EPILOGO

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«Amore, ce la fai?»

Mi domanda Jonathan arrivando in mio soccorso. Gli sorrido facendogli cenno di parlare a bassa voce.

«Sì, non ti preoccupare per me, piuttosto fai piano che si è appena addormenta...»

Gli dico indicando l'ovetto dove Juliet dorme beata.

«La porto io in casa, tu vai pure a riposarti...»
«Jonathan, non è mica la prima volta che lo faccio. Sto bene, piuttosto Tommy l'hai lasciato dalla signora Smith per venirci a prendere, vero?»

Gli domando uscendo dall'auto. Ignorando il lieve fastidio mi dirigo verso la casa della nostra vicina, la signora Smith. Quando sei anni fa ci siamo sposati io e Jonathan ci siamo trasferiti in una casa in un quartiere tranquillo e, senza neanche farlo apposta, abbiamo scoperto che la nostra nuova vicinanza era la mia ex vicina di appartamento quando ancora abitavo con Colin. È stata molto contenta nel vederci insieme che mi ha fatta quasi piangere di gioia.

«Signora Smith... Tommy, siete in casa?»

Dico bussando al portone. Tempo due secondi che la porta si spalanca e due furie vi escono velocissime.

«Mamma!»

Tommy mi abbraccia piano. Gli accarezzo la testa prendendogli la manina.

«Mi sei mancato anche tu mio piccolo principe.»
«Ce ne avete messo di tempo per tornare!»
«Signora Smith! Tommy l'ha forse disturbata?»

Le domando guardandola sorpresa.

«Ma che hai capito! Tommy è un amore, ma entrambi non stavamo nella pelle per vedere la nuova arrivata!»

Esclama la donna con un'energia da fare invidia ad un bambino. Sorrido divertita.

«Jonathan la sta portando in casa propria ora, perché non viene a vederla?»

Le domando prendendo lo zainetto dei giochi di Tommy. Non faccio in tempo nemmeno a fare un passo che la signora Smith è già all'ingresso di casa.

«Mamma...»
«Dimmi mio principe.»
«Com'è?»

Mi domanda titubante.

«Juliet?»
«Sì...»

Sorrido mentre pian pianino ci avviamo verso casa.

«Vediamo... è una gran dormigliona, ma quando si sveglia ha sempre tanta fame!»

Ridacchio mentre entriamo in casa.

«Ma guarda che angioletto... assomiglia tutta alla mamma!»

Bisbiglia la signora Smith. Lentamente Tommy si avvicina alla piccola.

«Amore, hanno chiamato i tuoi...»

Jonathan scende velocemente le scale cercando di fare meno rumore possibile.

«E cosa ti hanno detto?»
«Che partiranno domani col primo volo.»

Rido sedendomi sul divano.

«Sei stanca? Vuoi un po' di acqua?»

Mi domanda Jonathan massaggiandomi le spalle.

«Sono solo un po' assonnata, questa notte la bambina mi ha svegliato tre volte...»

Gli confesso sbadigliando.
Durante questi anni non è cambiato poi molto, Chassy ha avuto tre gemelli e lei è George sono felicissimi ed innamorati. Anche Izzy e Colin si sono sposati da un paio di anni ed ora passano gran parte del loro tempo a viaggiare per il mondo insieme.
Pamela, oltre ad essere un ottima zia acquisita, si frequenta dal matrimonio di Chassy e George con Manuel e sembrano essere fatti l'uno per l'altra.
Mio fratello ora è un pilota professionista ed è veramentre bravissimo, mentre i miei genitori ci chiamano tutti I giorni per parlare con Tommy, ed ogni volta che possono vengono a trovarci.
Ogni domenica Victoria, la madre di Jonathan, ci invita a pranzo e sono felice che il rapporto tra lei e i suoi figli si stia pian piano riaggiustando. Anche Jason, il fratello di Jonathan, viene spesso a trovarci per portare una marea di regali al suo nipotino adorato.
Per quanto me e Jonathan, ci siamo sposati sei anni fa ed abbiamo avuto subito Tommy, lui è un bambino molto dolce e gentile, ed è la fotocopia di suo padre, ed ora che è arrivata anche Juliet siamo in cinque a casa, senza dimenticare Cody che è diventato il migliore amico di nostro figlio.
In generale le vite di tutti noi procedono tranquille e felici.

«Sicuramente sarete stanchi... Lilia, Jonathan, voi due sete bellissimi ed avete una famiglia meravigliosa. Vi auguro tutto il bene che questo mondo può darvi.»
«La ringrazio e le auguro una buona serata signora Smith!»

Saluto la nostra vicina che pian pianino esce da casa lasciandoci soli.

«Hai visto che bella la tua sorellina, campione?»
«Sì...»

Boffonchia Tommy sedendosi in un angolo del divano. Io e Jonathan ci lanciamo una veloce occhiata interrogativa.

«Che c'è campione... sei geloso perché pensi che lei porterà via tutte le nostre attenzioni?»

Domanda Jonathan sedendosi accanto a lui. Tommy scuote la testa abbassando lo sguardo.

«Principe mio, cosa succede?»

Gli domando avvicinandomi ed accarezzandogli la guancia.

«Ho paura...»

Mormora piano. Cosa vuol dire? Ha paura di toccarla? Forse vuole prenderla in braccio...

«Hai paura di cosa?»

Gli domando cercando di capire i suoi timori.

«Ho paura di non essere un bravo fratello...»

Confessa con la voce tremante. Senza dargli il tempo di fare niente lo abbraccio forte.

«Amore mio, tu sarai un fratello maggiore fantastico, la tua mamma ed il tuo papà sono così orgogliosi di te... sei un figlio così incredibile che ancora oggi mi chiedo che cosa io abbia potuto fare per meritarmi te!»

Dico lasciandogli un bacio sui capelli color giallo miele.

«Campione, tu sei il nostro campione o sbaglio? Noi abbiamo fiducia in te e questo non cambierà mai.»

Continua Jonathan cingendo entrambi tra le sue braccia.

«Nessuno è perfetto, anche io e la mamma facciamo errori, l'importante è cercare di dare sempre il nostro meglio in tutto quello che facciamo, e tu in questo sei bravissimo, ecco perché ti chiamo campione.»

Conclude Jonathan scompigliandogli i capelli. Sento Tommy rilassarsi tra le mie braccia. Sono proprio fortunata ad avere un figlio dolce, gentile e premuroso come lui.

«Papà ha ragione, nessuno nasce sapendo fare tutto in maniera perfetta, per diventare bravi ci vuole tempo e pratica. Solo col tempo diventare bravi tutti insieme.»

Poso la mia fronte sulla sua, per poi strofinare il mio naso col suo. Lui mi sorride di nuovo pieno di vita.

«Guardate, sta per cominciare il film!»

Bisbiglia Jonathan indicando il televisore.

«Sì! Cody c'è il film!»

Esclama Tommy sdraiandosi sul tappeto ai piedi del divano insieme a Cody che scodinzola contento.
Lancio un veloce sguardo alla piccola Juliet che dorme tranquilla nel suo ovetto.

«Ti amo amore mio...»

Mormoro sistemandomi tra le sue braccia. Lui mi cinge il fianco con una mano e mi sistema sul suo petto.

«Anch'io ti amo pidocchio, ti amo così tanto che mi fa male il cuore.»

Mi lascia un caldo bacio sulla fronte mentre sorride contento. Sono grata al mondo per avermi dato tutto questo. Sono grata per aver incontrato Jonathan e per poter stare con lui per sempre, sono grata di aver avuto il nostro bellissimo primogenito Tommy perché non potrei desiderare di avere un figlio migliore di lui, e sono contenta che ora nelle nostre vite ci sia anche Juliet. La nostra famiglia si è appena allargata, ma l'amore che ci lega gli uni agli altri non cambierà mai. Io amo la mia famiglia e non la cambierei per nulla al mondo. Rifarei ogni singola cosa per arrivare qui dove sono ora, felice con l'amore della mia vita ed i miei splendidi due bambini. Io amo la mia vita e non smetterò mai di dirlo.

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