CAPITOLO 46

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«Lilia, sei sicura che sia questa l'ora?»

Mi domanda Jonathan appoggiandosi all'auto.

«Nel messaggio diceva che dovevamo trovarci qui già dieci minuti fa...»

Dico confusa mentre rileggo per l'ennesima volta il messaggio che Chassy mi aveva inviato qualche ora fa.

«Non è che si è sbagliata?»

Continua lui guardandosi intorno per cercarla.

«Forse ha trovato traffico.»

Sospiro rimettendo il cellulare nella borsa.

«Perché non provi a chiamarla?»

Mi domanda lui trascinandomi tra le sue braccia e lasciandomi un caldo bacio sulla fronte.

«E se stesse guidando?»
«Ne dubito fortemente, ultimamente si era sempre fatta accompagnare da sua madre per via della sua... condizione, no?»

Riflette lui un po' imbarazzato.

«Già forse hai ra-»

Non riesco nemmeno a finire la frase che il mio telefono inizia a squillare. Lo afferro e sul display leggo il nome di Chassy.

«Oh, è lei...»

Mormoro per poi accettare la chiamata e portare il cellulare all'orecchio.

«Pront-»
«Scusami tanto Lilia, ma Chassy ha avuto un malore!»

La voce della madre di Chassy sovrasta qualsiasi altro suono mettendomi subito in allarme.

«Chassy come sta?»

Domando pregando affinché lei stia bene.

«Sì tratta del bambino, i dottori dicono che potrebbe anche non farcela!»

A quelle parole cerco, senza nemmeno rendermene conto, la mano di Jonathan che, prontamente si fa trovare per darmi tutto il suo supporto.

«S-sto arrivando!»

Esclamo cercando di schiarirmi le idee sul da farsi.

«Sono così felice che Chassy abbia te come amica! Se solo dovessimo perdere questo bamb-»
«Mamma, smettila di spaventare la gente e passami il telefono.»

La voce di Chassy, dall'altra parte della cornetta, interrompe quella di sua madre con fare leggermente infastidito.

«Ma Chassy...»
«Niente 'ma'.»

Ascolto in silenzio quella litigata tra madre e figli senza riuscire a capire più niente. Se è così grave perché Chassy sembra essere così tranquilla?

«Lilia, sei tu?»

La sua voce mi riporta coi piedi per terra.

«S-sì...»
«Bene, sono contenta di sentirti. Non fare caso a quello che ti ha detto mia madre, sai che a volte tende ad ingigantire un po' troppo le cose!»

Esclama lei marcando molto sulle ultime parole.

«Ma allora cosa è successo e tu come stai?»

Le domando senza, però, riuscire a levarmi la preoccupazione dalla testa.

«Io ed il bambino stiamo benissimo, ho solo esagerato col movimento ed ho avuto qualche perdita, ma i dottori hanno detto che non c'è nessuno problema se mi riposo per un paio di giorni.»
«Ma gli appuntamenti? Vuoi che li rinviamo?»

Le domando perplessa. Meno male che sia lei che il bambino sono in salute.

«Assolutamente no, Io ho intenzione di sposarmi per la data prefissata e, di conseguenza, non possono essere né spostati, né tanto meno saltati tutti gli incontri!»

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