«Hey, Lilia, tutto bene?»
Sussurra Pamela una volta uscite dal negozietto, affrettando il suo passo per stare dietro al mio.
Decido di non dire una parola e di proseguire verso casa il più velocemente possibile. So bene che è un comportamento da maleducati e che non ho motivo di fare così con lei che conosce bene la storia quanto me e Chassy, eppure non me la sento di parlarne. Dopotutto lei, nonostante non mi sia potuta rimanere accanto durante quel periodo, perché ancora non ci conoscevamo, mi è rimasta accanto adesso, dopo tutto quello che è successo in questo periodo, e, anche se è un'amica fantastica e so di poter contare sempre su di lei non voglio ancora trascinarla in questo casino più di quanto già non sia coinvolta ora.«Li-li-a!»
Esclama scandendo bene ogni sillaba mentre mi afferra con forza la manica del cappotto. Senza avere il tempo di capire cosa stai succedendo me la ritrovo davanti con la sua tipica faccia imbronciata.
«Allora, mi vuoi rispondere?»
Sbuffa quasi infastidita.
«Non ho nulla. Sto bene.»
Mi limito a rispondere con tono calmo, accompagnando la voce con una lieve alzata di spalle, sperando di risultare il più convincente possibile.
«Certo, ed io sono la figlia di Mary Poppins e mio padre è Johnny Depp.»
«Voglio l'autografo allora.»Rispondo cercando di contrastare la sua ironia tagliente con la mia simpatia, o almeno con qualunque cosa che in questo momento possa sembrare meno pensierosa ed assente di quanto, in realtà, non sia.
«Davvero spiritosa. Sputa il rospo.»
Continua socchiudendo gli occhi in due strette fessure.
«Che cosa è successo nello sgabuzzino?»
Domanda, ora, inclinando leggermente la testa.
«Niente, abbiamo solo parlato, tutto qui.»
Continuo sperando di riuscire a depistare il suo infallibile fiuto da detective di gossip e pettegolezzi dell'ultima ora, che proprio ora, la sta portando dritta dritta dove non voglio che arrivi.
«Già, ovvio, è infatti approvato da studi svolti da psicologi e dottori pluri premiati che tutti gli esseri umani dopo una normale chiacchierata con il proprio migliore amico, solitamente che si sta per sposare, diventano inspiegabilmente depressi e taciturni e, quando messi alle strette dalla fantastica ed onnisciente Pam, cercano di fuggire come avessero il fuoco dietro al culo.»
Dice lei con fare quasi teatrale, come se si stesse realmente ricordando un qualche strano documentario sull'argomento.
«E come dare loro torto? Dopotutto è un evento molto importante, non credi?»
La assecondo cercando di liberarmi dalla sua presa. Il tentativo di divincolarmi fallisce miseramente quando lei, di peso, mi trascina verso la mia auto.
Senza dire una parola mi fa cenno di salire, poi si avvia verso l'altro lato della macchina per fare lo stesso. Decido di fare come vuole, non vedendo altre valide alternative per la fuga.«Ora che siamo sole ti conviene parlare perché la mia pazienza ha un limite e non credo che tu sia nelle condizioni di poterlo oltrepassare e rimanerne illesa.»
Sbotta con tono leggermente infastidito dopo una decina di minuti passati in un rigoroso silenzio.
«Non ho voglia di parlarne.»
Dico semplicemente, sperando che mi lasci in pace.
«Si tratta di lui, vero?»
Domanda lei girandosi per guardarmi. Ovviamente no, stiamo parlando di Pamela, era scontato, quasi logico, il fatto che non potesse lasciare stare.
Non ricambio il suo sguardo, tenendolo invece basso sul tappetino dell'auto sotto i miei piedi.«Sì.»
Rispondo soltanto rassegnata.
«E quindi?»
«Quindi cosa?»
«Ti rimetterai con lui?»
«Cosa? No, sto con Colin!»
«Persino lui credo che sappia che tu non lo ami veramente e non lo hai mai amato.»Esclama lei con una punta di sarcasmo nella voce.
«Ti prego non cominciare anche tu...»
«Sai che è la verità, non puoi continuare così per tutta la vita Lilia.»Continua facendosi seria. Leggo nei suoi occhi la sua preoccupazione che però, invece che rassicurarmi della sua reale amicizia nei miei confronti, mi irrita come mai prima d'ora.
«E anche se tutto questo fosse vero cosa mi consigli di fare, eh? Mollare la mia vita stabile, dove tutto è sempre tranquillo e sicuro, per buttarmi nella bocca di un vulcano sperando di trovarci dei cuscini sul fondo?»
Sbotto esasperata per tutta questa situazione che prima o poi mi farà ammattire.
«No, non ho detto questo. Non devi per forza mollarne uno per stare con l'altro!»
Esclama lei col sorriso in faccia.
«Tu hai respirato per troppo tempo una qualche sorta di veleno che ti ha sciolto il cervello!»
Dico io rivolgendole un'occhiataccia. Lei non sembra farci caso, mentre con la voce piena di entusiasmo inizia ad illustrarmi il suo piano.
«Quello che intendo è che quel nonno che tu chiami ancora fidanzato non c'è e, da quello che mi hai detto starà via ancora per un po' e quindi questa cerimonia capita a fagiolo per capire se veramente il manzone è cambiato o se deve ritornare nel buco di fogna dal quale è sbucato.»
«In pratica mi stai suggerendo di tradire Colin, e ti prego basta chiamarlo nonno, con una persona che potrebbe ferirmi ancora, giusto?»Le chiedo sempre più sconcertata.
«No, non ti ho detto di farci qualcosa, qualcosa di serio intendo, intanto vedi se è cambiato.»
«Sì, e che faccio, lo invito a ballare e poi gli chiedo se ora non è più lo stronzo di un paio di anni fa?»Continuo al limite della sopportazione.
«Buona idea, solo non invitarlo a ballare... Invitarlo piuttosto come tuo accompagnatore alternativo al matrimonio della tua amica, e poi, se tutto fila liscio, vedi come vanno le cose e decidi.»
Risponde tranquilla.
«E se poi le cose vanno male hai sempre la tua via sicura nella quale ritornare, mentre, invece, se le cose dovessero andare bene finalmente molleresti lo scafandro e cominceresti a fare anche tu un po' di sano sesso che non guasta mai!»
Sentenzia poi con un sorriso malizioso.
«Pamela!»
Urlo quasi soffocandomi. Per quanto tutto quello che ha detto portasse ad una conclusione alla quale ora non voglio pensare, anche per via dei precedenti avvenimenti che ci riguardano, tutto il concetto, se applicato come si deve, potrebbe funzionare. Certo è che se decido di agire in questo modo non posso tornare indietro e se dovessi essere scoperta rischierei di perdere entrambi. Devo rifletterci bene, non è una decisione che va presa alla leggera.
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ROOMmate 3
ChickLitSequel ROOMmate 2 (Trilogia) Nella vita incontrerai 3 tipi di persone: quelle che ti cambieranno la vita, quelle che ti rovineranno la vita e quelle che saranno la tua vita. Dopo cinque anni dalla scomparsa di Jonathan, Lilia termina gli studi e s...