CAPITOLO 12

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«Sei pronta?»

Pamela mi passa un paio di salviette mentre mi aiuta a pulire il maglioncino rosso.

«Maledetti bambini!»

Borbotto strofinando con tutta la forza che ho.

«Dai, Lilia calmati...»

Dice lei cercando di consolarmi.

«Possibile che i genitori non possano stare più attenti ai loro figli? Guarda che mi hanno combinato... Ho gelato su tutta la maglia!»

Sbuffo frustrata. Possibile che non me ne vada mai bene una?

«Stai tranquilla Lilia, vedrai che ora la sistemiamo.»

Mi consola paziente Pamela. Sbuffo nuovamente sedendomi stanca sul lavandino del bagno dedicato allo staff.

«Proprio oggi, poi...»

Borbotto tra me e me ripensando alla telefonata di ieri. Improvvisamente Pamela si ferma e mi guarda accigliata.

«Aspetta un attimo. Tu sei arrabbiata perché all'incontro non ci vuoi andare in queste condizioni?»

Mi domanda sempre più sbalordita. Spalanco gli occhi rendendomi effettivamente conto di ciò che ho detto.

'Secondo me tutto ciò non porterà a nulla di buono... '
Per una volta siamo d'accordo.
'Concorda piuttosto sul fatto che io te lo avevo detto. '
Guastafeste.
'Sempre meglio che guastaneuroni! '
Prima o poi ti sfratto, sappilo.

«No...»

Biascico senza convincere nemmeno me stessa.

«Oh mio Dio! Cavolo Lilia, sai questo che vuol dire?»

La sua espressione è un misto di stupore e malizia. La guardo supplicandola di non proseguire oltre. So benissimo dove vuole andare a parare ed effettivamente non ha tutti i torti.

«Significa che lui ti piace ancora!»
«No!»

Quasi urlo balzando in piedi come fossi una molla. No, no e no, io non provo più niente per lui e, anche se fosse, mi costringerò a dimenticarlo. Ora c'è Colin nella mia vita e, anche se io per il momento non me la sento, abbiamo intenzione di sposarci.

«Lilia non fare la scema, io non mi preoccupo del mio aspetto se non so di dover incontrare il ragazzo che mi piace!»

Esclama lei con noncuranza mentre torna a strofinare il maglioncino ormai fradicio. Mi chiedo come diavolo farò a metterlo, anche solo per tornare a casa a cambiarmi, visto il suo attuale stato e, insieme al freddo che c'è fuori diventerei un ghiacciolo.

«Davvero? Ma ti sei vista?»

La osservo accigliata. Lei si guarda senza capire.

«Che cosa c'è?»

Mi domanda ancora senza comprendere le mie parole.

«Sei vestita come se dovessi andare ad una festa super elegante piena zeppa di vip!»

Esclamo ovvia. Ma come fa a non rendersene conto? Lei, per tutto rispetta, mi lancia un'occhiataccia e sospira tornando nuovamente all'opera.

«Comunque non ti devi preoccupare, il tuo maglioncino sarà perfettamente pulito ed asciutto per le diciannove.»

Sentenzia sicura.

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