CAPITOLO 13

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Una volta parcheggiata l'auto mi affretto ad entrare nel Black Rose Bar sperando di non vederlo già lì. Preghiera esaudita.

«Hey Lilia!»

Mi giro verso Jarret che, da dietro il bancone, mi sorride mentre prepara un paio di spritz per delle ragazze che lo guardano come se lo volessero sbranare da un momento all'altro.

«Ciao Jarret...»

Mormoro avvertendo l'ansia cominciare a salire minuto dopo minuto.

«Che succede oggi.»

La sua espressione spensierata si colora di curiosità.

«Ho un incontro...»

Rimango vaga anche se so già che non appena Jonathan entrerà, Jarret lo riconoscerà subito probabilmente fraintendendo.

«Con?»

Con scioltezza deposita i cocktail sul tavolino sorridendo gentile alle due ragazze che per poco non si sciolgono.
Distrattamente mi siedo in uno dei tavolini vicino alla vetrata dove le decorazioni di Natale sono ancora appese nonostante la festa sia ormai passata da un mese.

«Quand'è che la signora Parker si deciderà a levarle?»

Domando divertita a Jarret che, dopo avermi raggiunta, mi si siede accanto.

«Sai che a lei piace il Natale.»

Mi risponde con un'alzata di spalle. La signora Parker è la proprietaria del Black Rose Bar ed è una donna sulla sessantina molto dolce e solare che, quando serve, sa anche farsi valere. Solitamente lavora durante il mattino perché poi, durante il pomeriggio, cucina per i suoi nipoti che la vanno a trovare tutti i giorni.

«Come sta?»
«A patre il solito problema all'anca, benone direi!»

Esclama lui ridendo divertito. Sorrido anch'io immaginandola brontolare, come sua consuetudine, conto Jarret per la sua sbadataggine.

«Allora?»

Mi domanda sottovoce. Sospiro scuotendo la testa. Tanto lo vedrebbe.

«Devo incontrare Jonathan.»

Sussurro diretta. Speriamo non faccia scenate.

«Nuovo collega?»

Domanda curioso.

«Quel Jonathan.»

Preciso con un sospiro. Il suo volto diventa cupo mentre elabora la cosa.

«Lilia, io non lo conosco ma tutte le volte che ti ho vista stare male per lui mi bastano per non sopportarlo.»

Borbotta lui fissandomi contrariato.

«Dobbiamo solo parla, non ho intenzione di  fare nient'altro con lui!»
«Colin lo sa?»

Domanda senza nemmeno ascoltarmi.

«No.»

Rispondo un po' infastidita. So bene che incontrarlo non è la migliore delle idee, ma è necessario per chiudere quel capitolo della mia vita che ancora mi perseguita.

«Quindi tu ti vedi con la tua ex fiamma senza che il tuo ragazzo lo sappia. Davvero maturo Lilia.»

Sbotta lui allibito.

«È solo un incontro, non stiamo uscendo per divertirci o altro. Questa sarà l'ultima volta che ci vedremo.»

Sentenzio decisa. Lui mi guarda scettico, poi, senza dire una parola, si alza e torna al bancone.

«Non ci credo.»

Borbotto sconcertata. Si è arrabbiato con me.

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