ROOMmate 3

CAPITOLO 58

«Mi dispiace per prima.»

Colin porge la mano a Jonathan che la afferra subito. Finalmente le cose si sono sistemate.

«Dispiace anche a me, perciò siamo pari.»

Senza Jace sorridendo soddisfatto. È già, sono proprio due brave persone.

«Però ricorda, se la farai soffrire ancora ti trascinerò personalmente all'inferno, chiaro?»
«Non potrei essere più d'accordo.»

Entrambi sorridono consapevoli della fine di questa lunga guerra. Finalmente tutti quanti possiamo tirate un sospiro di sollievo dopo anni di sofferenza. Sono così contenta.

«Caspita, ora che hai dimostrato di avere le palle non posso più chiamarti coi soliti soprannomi che ti ho dato!»

Escla Pamela sbuffando. Le tiro una gomitata trattenendo a stento le risate.

«Meno male... erano davvero pessimi ed offensivi.»

Dice lui di rimando. Scoppiamo a ridere divertiti. Questa nuova pace, questa serenità tra di noi è meravigliosa e mi piace tantissimo.

«A proposito, chi hai accompagnato Colin?»

Gli domando guardandomi intorno. Ora che ci penso quando è venuto da noi non c'era nessuno con lui. Non è che era una bugia? Non è che si è imbucato qui solo per parlare con me?

«Credo sia ancora in ba-»
«Sono qui.»

Spalanco gli occhi incredula. Tra tutte le persone che mi sarei aspettata di vedere, lei era l'ultima della mia lista, anzi forse il suo nome non c'era proprio su quella lista.

«I... Isabelle?»

Il suo nome mi esce più come una domanda che come una vera e propria constatazione. Ma che ci fa lei qui? E con Colin poi... ma che succede oggi?

«Ciao Lilia... da quanto tempo.»

I suoi modi sono impacciati, si vede che è davvero in imbarazzo.

«Già... credevamo tutti che non saresti venuta.»

Dico ricordandomi dell'ultima conversazione che abbiamo avuto.

«All'inizio non volevo venire, ma poi ho riflettuto a fondo sulle tue parole ed ho capito che stavo facendo un errore madornale.»

Mi rivela tenendo lo sguardo basso. Forse crede ancora che io e Chassy siamo arrabbiate con lei, ma non è così. Nessuno di noi aveva torto, semplicemente a modo nostro avevamo paura per Chassy ed eravamo preoccupate per lei.

«Nonostante tutto però non sono riuscita ad arrivare in tempo per la cerimonia... Chassy mi od-»
«Nessuna delle due ti odia Izzy. Già il fatto che sei qui sono sicura che farà molto felice Chassy, perciò non ti devi preoccupare.»

Le dico cercando di rassicurarla.

«E poi tu ti sei comportata così perché le volevi bene ed eri preoccupata per lei, e questo Chassy lo sa bene.»

Sorrido posandole una mano sulla spalla.

«Vai da lei e-»
«Devo prima scusarmi con te Lilia!»

Esclama lei tutto d'un fiato. La guardo sorpresa, mentre lei si fa sempre più agitata e nervosa.

«Se è per quella chiamata non hai nulla da scusarti, anch'io ho esagerato quindi-»
«Non è per quello.»

Mi risponde senza mai guardarmi in faccia. Ma che ha? Che cosa ha fatto di così orribile? Mi avrà bucato la ruota della macchina? Dubito che lo possa fare...