CAPITOLO 1

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«Svegliati amore, oggi è il tuo primo giorno di lavoro!»

Mi stiracchio tra le sue braccia beandomi del suo profumo di menta e cioccolato.
Le sue labbra si posano sulle mie in un caldo e casto bacio di buongiorno.

«Buongiorno anche a te, ragazzo rosso.»

Biascico con la voce ancora impastata dal sonno.

«Ragazzo rosso?»

Domanda divertito lasciandomi un altro dolce bacio sulla tempia.

«Esatto, non mi veniva in mente nient'altro che si abbinasse ai tuoi capelli rossi.»

Gli lascio un altro cauto bacio a stampo e mi alzo diretta verso il bagno.
In questi cinque anni sono cambiate molte cose e, soprattutto, sono cambiata molto anch'io. Ora vedo le cose con gli occhi di una donna e non più una ragazza come in passato. Non perderò tempo a dire che ho perso completamente le tracce di Jonathan, perché ora lui e tutto quello che lo riguardava sono acqua passata e dimenticata. Ora, da pochi mesi, vivo a Brooklyn ed ho un ragazzo da ormai quattro anni col quale convivo. Ho finito la Pratt Institute University con il massimo dei voti e poi ho finalmente trovato lavoro in una famosa galleria d'arte internazionale come guida turistica. Alcuni amici, durante questi lunghi anni, purtroppo li ho persi, come Alec e la sua squadra o Beck il mio primo ex. Altri invece, come Izzy e Chassy, mi sono sempre rimasti vicini e tuttora, con loro due, ci sentiamo ogni fine settimana, per quanto sia possibile. Anche loro hanno trovato subito lavoro, Chassy come supplente di una scuola media di Brooklyn, mente Izzy è stata ingaggiata come fotoreporter a New York, così ora è un po' più difficile trovarci fisicamente, ma le chiamate ad ogni ora non mancano mai. Isaac invece si è trasferito alla fine del secondo anno in Canada con la madre, dopo il divorzio dei suoi. Ci scriviamo ogni tanto, ma il rapporto, col passare del tempo, si è un po' perso a causa della lontananza. Infine ho fatto nuove conoscenze come Pamela, la mia collega di lavoro, e Jarret, anche se l'ho conosciuto alla festa di fine anno del mio primo anno, che ho scoperto, oltre a fare il barman nel tempo perso, essere un bravissimo architetto. Insomma la mia nuova vita non è certo perfetta, ma a me piace così com'è.

«Quanto ti manca Lilia?»

Mi domanda bussando alla porta.

«Quasi finito...»

Dico tra una smorfia e l'altra per cercare di truccarmi il meglio possibile.

«Ok, intanto preparo la colazione.»

Sorrido immaginandolo ai fornelli mezzo addormentato e con indosso il mio grembiulino rosa.
Senza perdere altro tempo mi sistemo i capelli che ho tinto di biondo in una crocchia in bilico tra il precario e l'elegante, ed esco dal bagno. Di corsa apro l'armadio e ne estraggo un jeans nero ed un maglioncino di cashmere color caki melange e le scomode ma obbligatorie scarpe col tacco nere.

«Come sto?»

Entro in cucina facendo un piccolo giro su me stessa.

«Sei perfetta come sempre amore mio.»

Mi si avvicina afferrandomi i fianchi dolcemente. Anche con i tacchi dodici lui è comunque più alto di me.
Come se si fosse sentito escluso Cody, il nostro cucciolo di labrador, abbaia cercando le coccole.

«Cosa c'è piccolo Cody super monello!»

Esclamo abbassandomi per poi accarezzarlo dolcemente. Cody è un suo regalo di Natale dell'anno scorso, ed ora ha quattro mesi.

«Ok, vado.»

Dico addentando un donuts ed avviandomi velocemente verso la porta.

«Ti accompagno?»
«No, ci vado da sola!»
«Hai preso le chiavi?»

Mi domanda con un sorriso divertito. Freneticamente mi tasto le tasche completamente vuote.

«Cavolo!»
«Eccole qui, la prossima volta sta più attenta.»
«Grazie amore, mi hai salvato!»

Dico tra un morso e l'altro.

«Prego. Ti amo!»
«Ti amo anch'io e ricordati di portare fuori Cody prima di andare in ufficio!»

Saluto Colin prima di chiudere la porta alle mie spalle.

ROOMmate 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora