2 maggio 1994
Cassiopeia era totalmente assente. Erano settimane che si comportava in maniera strana: usciva durante la notte senza dire niente, spariva per ore da sola, faceva tardi la mattina a lezione.
In più si stavano avvinando gli esami, il che voleva dire passare molto più tempo a studiare e questo valeva anche per Oliver, perciò si vedevano solo la sera in sala comune o nel letto quando decidevano di dormire insieme, ma da quanto sgattaiolava fuori dalla torre, non stavano insieme neanche la notte.Quel pomeriggio, Cassi si trovava in biblioteca da sola, assorta dai suoi pensieri e dalla pila di libri posta di fianco a lei.
"Lupin... Oliver ti sta cercando dice che è urgente" le disse con tono preoccupato Angelina interrompendo la sua sessione di studio pomeridiana.
Cassi sbuffò ma raccolse le sue cose e si avviò da sola verso la Torre dei Grifondoro.
Entrò nella sala comune, c'erano molte persone che studiavano o giocavano a qualche gioco magico, ma di Baston nessuna traccia.
Così decise di salire nel dormitorio dei ragazzi.
Bussò alla porta.
"Oliver tutto bene? Angelina mi ha detto che era urgente..."
Il ragazzo la stava aspettando in piedi in mezzo alla stanza.
"Chiudi la porta" disse serio. Lei lo fece.
"Mi fai preoccupare"
"Io ti faccio preoccupare? Io? Cassi che succede?"
"Non succede niente... perché?" ma la sua voce risultò insicura."Sei strana, non sei più tu"
"Sono sempre la stessa Oliver... sono solo stressata per gli esami" provò a dire.Come poteva dire al suo fidanzato che fosse piena di dubbi?
"No, non è solo questo. Te lo leggo in viso"
Lei scosse la testa.
"Perché non mi dici la verità? Sono il tuo ragazzo, no?" aveva alzato la voce."Non c'è niente da dire Oliver"
"So quando menti! Perché non puoi essere sincera e basta?"Cassi sentì un vuoto dentro.
Aveva passato l'ultimo mese a mentirgli, non aveva detto la verità sui biglietti e sull'anonimo.
"Oliver non se lo merita" pensò.
"Scusami ti prego..." sussurrò lei torturandosi le mani per il nervoso.
Si avvicinò a lui, buttò tutte le sue cose per terra e lo abbracciò.
"Piccola... sono qua per te lo sai"
"Lo so, scusami davvero... è che... è complicato, lasciamo perdere"
"Va bene" non l'avrebbe di certo obbligata a parlare. "Sappi che quando vuoi dirmelo, io ci sono"La ragazza annuì e abbozzò un sorriso.
"Mi daresti un bacio piccola? È tanto che non lo fai"
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Cuori di Carta || Oliver Baston
Fanfiction"Mi dici di non piangere... ma cosa dovrei fare? Oliver dannazione mi hai distrutta! Guardami! Mi vedi? Io non sono un giocattolino, ho un cuore, un cuore vero non un cuore di carta che puoi accartocciare come e quando ti pare!" si avviò verso la po...