"Mi dici di non piangere... ma cosa dovrei fare? Oliver dannazione mi hai distrutta! Guardami! Mi vedi? Io non sono un giocattolino, ho un cuore, un cuore vero non un cuore di carta che puoi accartocciare come e quando ti pare!" si avviò verso la po...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
6 luglio 1994
Erano passate diverse settimane dalla fine della scuola, Sirius aveva mandato a casa Lupin diverse lettere per far sapere a Cassiopeia e a Remus che stava bene.
I due Lupin avevano parlato più volte di cosa fosse accaduto nella Stamberga Strillante e, spesso, Cassi aveva notato come suo padre cercasse di cambiare discorso ma non era mai riuscita a capirne il motivo.
In ogni caso, la ragazza era più che felice di sapere la verità su Black anche se non poteva vivere con loro per il momento.
Ma estate non significava solo stare a casa con suo padre. Estate significava che stava arrivando il compleanno di Cassiopeia; infatti mancavano solo due giorni e Oliver sarebbe arrivato a momenti.
"Papà ripetiamo le regole" "Ripetiamo le regole" le fece il verso.
"A volte mi chiedo chi dei due è l'adulto..." prese un respiro.
"Non fare il duro" Remus alzò il pollice. "Non fare il geloso" alzò l'indice. "Niente racconti imbarazzanti di quanto ero piccola" alzò anche il medio. "Non entrare in camera se la porta è chiusa" "Metto io una regola... niente porta chiusa" "No papà, non rompere" "Non rompere te!" "Papà non puoi vietarmi di chiudere la porta e passare del tempo con il mio fidanzato" "Sappiamo tutti cosa accade dietro una porta chiusa" "Come se tu e papà non aveste mai fatto niente. Non mi dire cavolate!" "Io e tuo padre siamo una cosa diversa" "Non è diverso... anche voi facevate sesso"
Remus strabuzzò gli occhi.
"Sì, ho detto sesso, sesso, sesso, sesso, s-e-s-s-o" iniziò a correre per il salotto e la cucina per seminare il padre.
"Cassiopeia Lupin smettila! Giuro sulla tomba di tua nonna che ti metto in punizione" "Sesso" gridò l'ultima volta per poi chiudersi nella sua stanza.
Remus bussò più volte alla porta e gridò di aprire.
Poi il suono del campanello attirò l'attenzione.
"Merda" gridò Cassiopeia da dentro la stanza.
Essendo la casa disposta tutta su un unico piano c'era la possibilità che Oliver avesse sentito tutto.
"Papà vai ad aprire e sii gentile!"
Remus borbottando parole incomprensibili aprì la porta.
"Salve signor Lupin" "Oliver, come va?" "Bene signore" "Entra pure" disse spostandosi di lato per farlo passare.
Come inizio non sembrava male, no?
"Oliver" Gridò Cassi saltandogli a dosso.
Remus si schiarì la voce.
"Papà... regola numero due"
Lui alzò gli occhi al cielo "Vi chiamo quando li pranzo è pronto" e si chiuse la porta dietro di sé.
