2 : 𝓕𝓮𝓼𝓽𝓪 𝓭𝓮𝓲 𝓖𝓻𝓲𝓯𝓸𝓷𝓲

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1 settembre 1993

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1 settembre 1993

"Lupin pronta per la festa di stasera?" chiese Lee; Lee Jordan era il terzo componente che viaggiava fisso con i gemelli Weasley, erano inseparabili, ed era anche una delle poche che riusciva a riconoscerli.

Prima che Cassiopeia potesse rispondere all'amico, Silente iniziò a parlare dei cambiamenti all'interno della scuola e in particolar modo dei dissennatori.
"Per passare a un argomento più allegro" riprese, "sono lieto di dare il benvenuto a due nuovi insegnanti. Innanzitutto al professor Lupin, che ha gentilmente accettato la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure".
Pochi studenti iniziarono ad applaudire tra questi c'era Cassiopeia che si alzò in piedi e iniziò a gridare ricevendo sguardi fulminanti dai diversi tavoli.

"Stavi dicendo Lee?" chiese ridacchiando rimettendosi a sedere sulla panca.
"Ho chiesto se fossi pronta per la festa di stasera"
"Sono la regina della festa... sono l'organizzatrice migliore, secondo te non sono pronta?" Lee e i gemelli, seduti di fianco e di fronte alla ragazza scoppiarono a ridere.
Fred le si avvicinò all'orecchio e le sussurrò "Preparati per una sorpresa".

Dopo quella frase i ragazzi prestarono attenzione al capitano della squadra Grifondoro: Oliver Baston.
Oliver era la persona più fissata con il Quidditch che Cassiopeia avesse mai conosciuto, ma dietro quell'atteggiamento da generale c'era un ragazzo d'oro, sempre gentile e disponibile, con delle priorità sbagliate ma andava bene comunque.
Cassiopeia era l'unica tra il suo gruppo di amici, oltre a Lee, a non far parte della squadra di Quidditch, era una schiappa e soffriva di vertigini.

Quando finì la cena, Cassiopeia, entrando nel ruolo di prefetto, radunò i ragazzini del primo anno e li portò fino alla torre dei Grifondoro mostrando come accedere al dormitorio. Li mandò tutti a dormire. Trasgrediva le regole ma non lo avrebbe fatto fare ai primini di quell'anno.

Fred si alzò in piedi su una sedia "Signori e signore, buon anno scolastico a tutti!" gridò lanciando in aria qualche strano oggetto facendo luce e sparando coriandoli.

I gemelli Weasley erano l'anima della festa ma chi poteva biasimarli? Avevano inventato loro la tradizione di passare la notte del primo settembre in bianco, e se all'inizio rimanevano sveglie poche persone adesso la sala comune dei grifondoro era quasi totalmente piena.

"I ragazzi dal quarto anno in su si avvicinino a noi" iniziò George.
"Abbiamo qui per voi una sorpresa"
"Che mai nessuno aveva portato qua" continuò uno dei due gemelli tirando fuori da uno scatolone con almeno cinque bottiglie di Whisky Incendiario e altrettante di vino rosso.

A quella vista Cassiopeia strabuzzò gli occhi.
"No, ragazzi, questo è troppo" gridò avvinandosi a loro.
"Eh dai Cassi non fare il prefetto perfetto"
"Ci divertiamo solo un po' "
"Voi divertitevi pure, io non mi ubriaco" disse decisa lei arrabbiata non solo per l'alcol ma per essere stata chiamata Cassi.

Più di una decina di persone si avvicinarono ai gemelli per prendere qualche bicchiere pieno di liquore, tra cui Angelina e Alicia che le fecero un sorriso alzando i bicchieri in aria.
"Solo perché non hai mai bevuto in vita tua e hai paura non significa che gli altri non possano farlo" le sussurrò Fred all'orecchio, sapeva benissimo che una frase così non avrebbe mai lasciato indifferente la ragazza.

"Dammi qua idiota" buttò giù uno, due, tre, quattro bicchieri di Whisky.
"Questa ti supera fratello" disse George avvinandosi al fratello e a Cassi allungando loro un altro bicchiere a testa.

Era la prima goccia di alcol che Cassiopeia beveva; inizialmente le sembrò tutto normale, poi un'allegria che partiva dallo stomaco si espanse in tutto il suo corpo facendola ballare in mezzo a tutti gli altri studenti che come lei avevano deciso di divertirsi a ritmo di musica.
Tirò per un braccio le due amiche e tutte insieme iniziarono a ballare.

"Tieni Cassi" disse George arrivando dietro di lei all'improvviso, le passò un bicchiere di vino rosso che buttò giù in un solo sorso provocando una risata del rosso. Lei iniziò a ridere e come se fosse un gesto naturale mise le braccia dietro il collo di George iniziando a muoversi a dosso a lui.

Il rosso guardò il fratello, poco distante da loro, e di rimando gli fece l'occhiolino. Così George posò le mani sui fianchi della ragazza lasciandosi andare anche lui.

Ma questo era tutto ciò che Cassiopeia ricordava.

2 settembre 1993

La sveglia non voleva stare zitta e Cassiopeia mugugnò qualcosa di incomprensibile perfino a se stessa, allungò la mano e la buttò per terra rompendola in numerosi pezzi; si girò dall'altro lato e cercò di riaddormentarsi ma Alicia e la sua delicatezza femminile la fecero alzare dal letto.

Quando si voltò per riaggiustare la sveglia rotta trovò sul comodino un bicchiere, con un intruglio verde e un bigliettino.

Quando si voltò per riaggiustare la sveglia rotta trovò sul comodino un bicchiere, con un intruglio verde e un bigliettino

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Prese il foglio tra le mani, non riconosceva la calligrafia.

"Ali sai chi è venuto stamattina o ieri sera in camera?" chiese senza alzare gli occhi dal foglietto; lei scosse la testa.
Decise di annusare il contenuto del bicchiere, aveva un odore quasi vomitevole ma non poteva stare peggio di così, no?
Così buttò giù in un sorso e nel giro di qualche minuto si sentì come nuova; indossò la sua uniforme di seconda mano e scese in sala Grande a fare colazione.

"Come ti senti Cassi?"
"Fresca come una rosa... ma non si può certo dire la stessa cosa di te George" infatti entrambi i gemelli avevano una pessima cera, come se da un momento all'altro potessero iniziare a  vomitare in mezzo alla sala.
Si mise a sedere di fianco a Lee che dormiva con la testa poggiata sopra la mano mentre alla sua destra rimase un posto libero.

"Ragazzi avete fatto davvero molto rumore ieri sera... Percy stava impazzendo" disse una voce mettendosi a sedere di fianco a Cassiopeia.
"Per questo, Oliver, gli abbiamo dato un intruglio per dormire ieri sera" fece l'occhiolino la ragazza.
"Beh spero per voi che non abbiate esagerato, il Quidditch non aspetta di certo la vostra sbronza" disse con tono autoritario Oliver iniziando a mangiare.

Cassi iniziò a fissarlo.
"Ho qualcosa in faccia?" chiese lui alzando un sopracciglio.
"Perché non sei venuto alla festa ieri?"
"Quando Percy si è addormentato sono sceso per dare un'occhiata ma sono rimasto poco"
"Perché non ti ho visto?" chiese lei; era strano non vedere Oliver insieme agli altri della squadra, sembrava che preferisse la loro compagnia a quelli del suo anno, il settimo.
"Forse perché eri ubriaca?"
"Io non ero... ubriaca"
"Non sembrava"
"Se fossi stata ubriaca starei come loro adesso, non credi?" chiese lei indicando i gemelli e Lee che più che persone sembravano zombie.
"Hai ragione" disse lui con un sorriso dolce troncando lì la conversazione.

Ma Cassiopeia non smise di fissarlo così lui con un sorriso un po' imbarazzato prese la sua borsa contenente i libri e uscì dalla sala.

𝕒𝕟𝕘𝕠𝕝𝕠 𝕒𝕦𝕥𝕣𝕚𝕔𝕖

Iniziamo a entrare nella storia, secondo voi chi ha aiutato Cassiopeia con la sbronza della festa?

Se vi va lasciate una stellina e un commento e se avete consigli o idee scrivete pure!

Al prossimo capitolo!

(Revisionato✅)

Cuori di Carta || Oliver BastonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora