18 febbraio 1997
"Quindi vivete insieme adesso?"
"Non lo definirei vivere insieme"
"Ma è quello che state facendo da più di due settimane"
"Cosa c'è che non va Sam?"Il ragazzo sbuffò.
"Baston non mi piace e mai mi piacerà"
"Devi starci insieme tu o io?" ridacchiò Cassiopeia sorseggiando il caffè."Che differenza fa?"
La ragazza scoppiò a ridere.
"È così divertente?" Samuel fece una smorfia "Senti, lui non mi piace, io non piaccio a lui e in più ti tratta da schifo"
"Due su tre..."
"Ne sei sicura?"
"Non mi tratta da schifo" rispose convinta alla domanda del ragazzo."Ripensa almeno a cinque momenti carini da quando hai finito la scuola"
"Mi porta la colazione a letto ogni mattina"
"Poi?"
"Facciamo sesso"Lui alzò gli occhi al cielo "Scommetto che non è neanche bravo"
"Mi chiede ogni poco se sto bene"
"Hai cinque anni e ti fai male stando in piedi? A me non sembra""Mi fa compagnia stando a casa mia mentre mio padre non c'è"
"Quello lo faccio pure io eppure non stiamo insieme"Poi rimase qualche attimo in silenzio.
Cosa aveva fatto Oliver di carino per lei in quei mesi?
"Non sai neanche tu cosa dire... senti, se io fossi fidanzato con una ragazza, cosa che fortunatamente non sono anche se tutte mi vogliono" Cassi alzò gli occhi al cielo divertita, tornando ad ascoltare Samuel "la riempirei di attenzioni, di baci, di regali se non li chiede, di complimenti. Quando è stata l'ultima volta che te ne ha fatto uno?"
Cassi balbettò un po' ma chiuse subito dopo la bocca.
"Non la farei mai dubitare di me o dei miei sentimenti. Non la farei mai sentire sola. Mi presenterei a casa sua senza preavviso anche ogni giorno dicendole avevo voglia di vederti e non riuscivo ad aspettare ancora. Lui lo fa?"
"No" voleva gridare ma si limitò a giocare con il suo anello.
"Cassi, io ti voglio bene, sei una fantastica amica ma non credo che questa relazione ti stia facendo bene... quanto pensi possa durare questa tranquillità? Un'altra settimana? Un mese? Poi? Litigherete ogni giorno di nuovo?"
Senza dire nient'altro Cassiopeia si alzò, lasciò i pochi soldi sul tavolino e tornò a casa.
Samuel aveva ragione.
Samuel aveva ragione su ogni cosa ma Cassi non voleva accettare la cosa.
Perché ammetterlo avrebbe significato far crollare la loro relazione di quasi tre anni in un paio di secondi e di certo non era quello che voleva al momento.
STAI LEGGENDO
Cuori di Carta || Oliver Baston
Fanfiction"Mi dici di non piangere... ma cosa dovrei fare? Oliver dannazione mi hai distrutta! Guardami! Mi vedi? Io non sono un giocattolino, ho un cuore, un cuore vero non un cuore di carta che puoi accartocciare come e quando ti pare!" si avviò verso la po...