65 : 𝓝𝓾𝓸𝓿𝓸 𝓵𝓪𝓿𝓸𝓻𝓸

1.3K 97 120
                                    

25 maggio 1998

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

25 maggio 1998

Cassiopeia era emozionata e tremendamente in ansia per il nuovo lavoro. Si stava preparando per raggiungere il Ministero.

"Come siamo eleganti stamattina"
"Troppo?"

Indossava una completo nero e una camicia color crema sotto.

"Sei perfetta"

Andromeda le diede un bacio sulla fronte e le mise nella borsa un sacchettino con del cibo "A stasera"

Arrivò al Ministero; aveva un aria meno tetra rispetto all'ultima volta che ci aveva messo piede, era sempre inquietante ma non come prima.

Raggiunse l'ascensore e arrivò al Secondo Livello: Ufficio applicazione della Legge sulla Magia.

Percorse il lungo corridoio fino all'ala del Quartier Generale degli Auror, ad aspettarla c'era il Ministro in persona.

"Buongiorno signorina Lupin" la salutò lui, così fecero le due persone al suo fianco.

"Vieni, ti mostro il tuo ufficio personale"

Cassiopeia avrebbe voluto gridare di gioia ma rimase composta e seria.

"Questo è il tuo ufficio, ti affideremo un partner temporaneo fino a quando non ti sarai ambientata e sistemata." iniziò Kingsley "Andate a chiamarlo, grazie" si rivolse ai due assistenti.

Quando uscirono, Cassi rivolse all'uomo un sorriso sincero e felice "Grazie"

"Per qualsiasi problema, il mio ufficio è al Primo Livello" e uscì.

Cassiopeia si girò verso la scrivania e si buttò subito sulla poltroncina posizionata dietro e tirò un sospiro di sollievo.

L'ufficio era molto spazioso e molto illuminato anche se artificialmente, le pareti erano di un colore scuro e le piastrelle erano lucide, la scrivania però era di legno chiaro e la poltrona su cui era seduta era del medesimo colore e rivestita di velluto verde scuro.

"Salve" le disse una voce dalla porta.

Cassi realizzò solo dopo che quella voce le era familiare.

E che le era mancata da impazzire.

"Santo Godric" disse lei alzandosi di scatto e fiondandosi sul ragazzo davanti a sè.
"Sono anche io felice di vederti Cassi" ridacchiò.
"Sta zitto Fisher e abbracciami"

"Mi spaventi quando mi chiami per cognome"
"Facci l'abitudine" disse con tono intimidatorio.

Quando si staccarono dall'abbraccio, Samuel la guardò da testa a piedi.
"Sei cambiata così tanto"

"È un anno che non ci vediamo... penso sia normale" sorrise lei.
"Sembra molto di più"

Si misero a sedere uno davanti all'altro alla scrivania.

Cuori di Carta || Oliver BastonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora