43 : 𝓒𝓮𝓷𝓪 - 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮 2

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13 novembre 1996

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13 novembre 1996

Cassiopeia rimase pietrificata sulla porta, una mano sulla maniglia e il sorriso morto sul viso.

Era ancora in tempo per tornare indietro e non aprire?

Avrebbe tanto desiderato una giratempo e maledire la se stessa del passato.

"Hei"
"H-Hei" balbettò.

"Stupida, stupida, stupida"

"Tutto bene piccola?" Domandò con un sorriso preoccupato Oliver.

Lei sorrise appena e annuì.

"C-Come mai qua?"

"Cassi smetti di balbettare cazzo!"

"Mi hai scritto che volevi vedermi e eccomi qua"

"Ah" fu l'unica cosa che riuscì a dire.

Non sapeva se essere felice o delusa.

"Posso entrare?"

Cassi a quel punto accostò la porta e scosse la testa.

"Non è un buon momento, sai, serata tra ragazze... problemi di cuore... smalti"

"Cassi neanche tu credi a questa cazzata, quando mai ti sei interessata agli smalti?"

"Davvero? Fammi entrare così mi presento alla tua famosa amica"
"Oliver davvero, non è una buona idea"
"Perché?"

Cassi non sapeva cosa dire, balbettò qualche parola che neanche lei stessa riuscì a capire.

Oliver sembrava deluso.

"Amore scusami davvero, sono solo molto stanca"

Quelle parole sembrarono tranquillizzarlo, si avvicinò a lei con un sorriso, le diede un leggero bacio a stampo "Nessun problema piccola, sarà per la prossima volta"

"Buonanotte" concluse lei chiudendo la porta.

"Buonanot..."

"Cassi tutto bene? Chi è alla porta?"

"Maledetto Fisher, proprio ora dovevi venire fuori?"

Baston sentendo la voce maschile aprì con forza la porta spostando Cassiopeia ed entrò.

Rimase paralizzato alla vista del biondo nel mezzo della stanza con due bicchieri di vino in mano.

"Tu saresti?" Chiese Oliver freddamente senza staccare gli occhi dal ragazzo.

"Samuel, Samuel Fisher piacere" allungò la mano libera ma l'ex-capitano non ricambiò.
"Tu devi essere Oliver... Cassi mi ha parlato molto di te"

"Non posso dire lo stesso" la sua voce era piatta.

Cassiopeia sapeva cosa significava questo: Oliver non alzava mai la voce, non lo faceva quando era arrabbiato, non lo aveva mai fatto neanche mentre frequentavano Hogwarts, ma sapeva che più lui era calmo, più le cose sarebbero peggiorate.

Cuori di Carta || Oliver BastonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora