14 : 𝓗𝓸 𝓮𝓼𝓪𝓰𝓮𝓻𝓪𝓽𝓸

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9 dicembre 1993

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9 dicembre 1993

Cassiopeia aveva sempre odiato la Torre di Astronomia, aveva capito che le grandi altezze non le piacevano per niente ma quella sera aveva bisogno di un posto tranquillo e isolato.

Dopo la discussione con Oliver non si era più fatta vedere, aveva fatto il suo giro di ronda e poi si era rifugiata sulla torre per poter restare in silenzio.

Sperava con tutta se stessa che quella sera lei e Baston riuscissero a non litigare ma a quanto pare era andato tutto in fumo appena nominati i serpeverde.

Cassi sbuffò, si sentiva distrutta, odiava litigare con i suoi amici perché per lei erano la cosa più importante che avesse oltre a suo padre e sapere che uno di loro provava così tanta ostilità nei suoi confronti la faceva sentire in qualche modo sbagliata.

Così si affacciò verso il Lago Nero e osservò la grande distesa di acqua che in quel momento sembrava come ghiacciata.

Rimase lì molte ore. Tornò, senza fare rumore, nella sala comune ma non rientrò nella sua stanza, aveva il timore che le sue amiche fossero ancora sveglie e la potessero riempire di domande a cui non voleva rispondere. 

Così decise di mettersi sul divano e calò in un sonno profondo grazie al rumore del fuoco che piano piano si affievoliva.

10 dicembre 1993

Cassiopeia si svegliò a causa dei rumore della Sala Comune. Era mattina inoltrata ormai.

Aveva una coperta a dosso, ma non ricordava di averla quando si era addormentata.

Si mise seduta, guardandosi intorno, e un pezzo di carta, dove poco prima era distesa, attirò la sua attenzione.

Si mise seduta, guardandosi intorno, e un pezzo di carta, dove poco prima era distesa, attirò la sua attenzione

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L'anonimo l'aveva vista dormire, era stato lui a metterle la coperta? 

Sperò di sì.

Dopo aver nascosto il biglietto nella tasca della felpa che ancora indossava dalla sera precedente salì in camera trovandola stranamente vuota.
Decise di farsi una doccia e si rese conto che nell'ultimo periodo stava dormendo ovunque tranne che nel suo letto e si promise che quella notte sarebbe stata tra le coperte del suo letto a baldacchino. Aveva davvero bisogno di una dormita profonda.

Cuori di Carta || Oliver BastonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora