70 : 𝓤𝓷𝓪 𝓬𝓮𝓷𝓪 𝓼𝓹𝓮𝓬𝓲𝓪𝓵𝓮

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30 gennaio 2001

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30 gennaio 2001

Un altro anno se n'era andato.

Era stato un anno strano, in positivo.

Erano cambiate tante cose.

George e Katie avevano avuto un bambino, un maschio. L'avevano chiamato Fred.

Bill e Fleur invece avevano chiamato la loro bambina Victoire, in onore della battaglia di Hogwarts che cadeva nel giorno del suo compleanno.

Teddy cresceva, ormai aveva quasi tre anni ed era il bambino più curioso del mondo.

Elizabeth e John, i figli di Alicia e di Tyna, stavano diventando uno l'opposto dell'altro: Beth, così la chiamavano tutti, era sempre agitata, non stava mai ferma e per questo aveva un bernoccolo o un livido nuovo a settimana; mentre John era pacato, calmo e silenzioso.

Vedeva quasi regolarmente Cassius, quando non era in viaggio per lavoro, e a volte insieme a Tyna in onore dei vecchi tempi di Hogwarts e del loro strambo trio.

Vedeva George almeno una volta a settimana, avevano deciso di darsi appuntamento per mangiare a casa di uno o dell'altro; nonostante George fosse fidanzato e papà a tempo pieno, trovava sempre tempo per la sua migliore amica.

Angelina si vedeva raramente, era sempre occupata in allenamenti o partite, così come Lee, diventato ormai uno dei più famosi commentatori a soli ventuno anni.

Il cambiamento migliore però era la sua nuova relazione.

Era ormai ufficiale che Cassiopeia Lupin e Samuel Fisher fossero fidanzati.

Da quella sera al sushi avevano continuato a frequentarsi, scoprendo di essere una coppia davvero vincente.

Non litigavano quasi mai, soprattutto perché non avevano motivo di farlo; erano sinceri l'uno con l'altra e se avevano problemi ne parlavano senza esitazione.

Vivevano praticamente insieme, Samuel stava più spesso a casa di Cassiopeia e di Andromeda che a casa sua, ma a tutti piaceva la sua compagnia.

Sam portava allegria e buon umore; riusciva a calmare il piccolo Teddy come nessuno riusciva e ad Andromeda piaceva davvero tanto conversare con lui.

"È un ragazzo d'oro" ripeteva in continuazione la donna.

E lo era davvero.

Samuel aveva accettato la situazione di Cassi senza esitazione, si era fatto coinvolgere completame senza mai lamentarsi e questo faceva sentire bene la Lupin.

Cassiopeia stava bene con Samuel, come non stava da tanto tempo.

"Cassi" si sentì chiamare.

"Sì?"

"C'è Sam"

Cassiopeia si sbrigò a mettersi le scarpe e scendere le scale.

Samuel le aveva solo detto di essere pronta alle 20 di quella sera, senza dirle nient'altro.

Cuori di Carta || Oliver BastonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora