2. Fidarmi non è del mestiere

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♪-Human/Christina Perri

<Andiamo a casa Weap.>

<Casa? No, non di nuovo per favore, no!> urlò iniziando a piangere. Thor che aveva il suo braccio tra le mani, rallentò lentamente la presa. La ragazza cercò di liberarsene del tutto.

<Non di nuovo, non portatemi in quel posto! Per favore!> urlò cadendo a terra. Tony corse in suo soccorso, come anche Natasha e Steve.

<Quale posto? Di che parli?> chiese Natasha.

<Dove ero prima, a casa, ma era brutta. È brutto stare a casa, dove ti fanno solo del male!> disse piangendo.

<No, casa non è questo Weap. Casa è un edificio con delle persone che ti vogliono bene, che ti amano a casa non ti fanno del male, ti fanno solo del bene. È un posto dove rifugiarsi, non scappare, altrimenti non è casa.>

<Ma io per casa intendevo la mia villa in California.> disse Tony.

<Andrà tutto bene... tutto bene.>

<Tony, penso che non sia in ottime condizioni per fare un viaggio. Rimanete alla Stark Tower.> propose Steve. Tony sbuffò ed annuì svogliato.

<Allora adesso andiamo tutti a pranzo, pensiamo al tesseract e poi torniamo qui, dove ci racconterai tutto d'accordo?> disse Natasha rassicurando la ragazzina, che annuì abbozzando un sorriso. E così fecero.

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<Allora, ora che abbiamo iniziato a conoscerci bimba, raccontaci di te.> iniziò Stark.

<Te la senti?> chiese Natasha. La ragazza annuì, successivamente fece un lungo sospiro ed iniziò a raccontare.

<Mi sono svegliata in una stanza, tutta bianca, con un letto ed un vetro. Sentivo freddo e addosso avevo svariate ferite. Affianco a me c'era un diario, il famoso diario, provai a leggere, ma una parte era bruciata ed era anche molto nuovo. Non riuscì a capire molto, solo che avevo due fratelli e due genitori, ma li chiamavo con dei nomignoli, per cui non so nulla di loro, zero assoluto... mi ricordavo ciò che mi piaceva fare, come parlare, camminare eccetera, ma non ricordavo nulla che mi era successo prima di quel giorno e non so ancora il motivo.> fece una pausa, sapendo cosa stava per raccontare. I suoi occhi iniziarono a creare lacrime. <Una donna si avvicinò a me aveva una...una...> non riuscì a continuare che scoppiò in lacrime. Natasha corse da lei.

<Scusate se non ce la faccio, sono un disastro!> urlò Weap.

<No va bene, hai raccontato abbastanza, quando te la sentirai continuerai a raccontare.>

<Si e noi nel fratello cavalcheremo degli unicorni! Non possiamo stare qui all'infinito aspettando una risposta!> urlò Tony.

<Mi dispiace Tony, forse è meglio se me ne vado.>

<No, rimani qui comunque.> la interruppe subito Stark.

<Hai lo sguardo stanco, dormi un po' e quando ti sveglierai raccontaci d'accordo?> Weap annuì, insoddisfatta di se stessa. Si buttò nel divano e cerco di addormentarsi.
Gli Avengers né approfittarono per farsi un drink.

<Come facciamo? Sembra davvero traumatizzata, sicuramente le è successo qualcosa di spaventoso.> disse Natasha. Tony spostò lo sguardo sul diario della ragazza.

<Forse possiamo scoprirlo senza di lei> disse avvicinandosi ad esso.

<Tony no! Ci è legata ed è privacy.> disse Steve.

<Dorme come un tasso non lo saprà!> esclamò lui prendendolo tra le mani. Si schiarì la voce ed iniziò a leggere ad alta voce una pagina.

"Caro diario,

Non so cosa mi sia successo, so solo che mi sono svegliata su questo pavimento bianco e gelido, con il corpo pieno di ferite e con te alla mia destra.

Leggendo la prima pagina, ho solo capito di aver 6 anni e che ho due fratelli, una femmina ed un maschio.

Sinceramente sono triste, ho dolori su tutto il corpo. Poco dopo averti trovato, una donna si è avvicinata a me, con una puntura enorme, piena di non so quale sostanza violacea. Mi disse di stare calma e di non preoccuparmi.

Mi prese e mi poggiò in un lettino legandoli, per poi infilare la puntura al braccio sinistro.
Il mio braccio iniziò a bruciare, provocandomi un grande dolore e creando una specie di aura intorno ad esso.

La donna risolse tutto bucandomi con un'altra puntura che mi provocò ancora più dolore. Poco dopo, iniziò a visitare tutto il mio corpo, scrivendo qualcosa nel suo taccuino. Ho provato un dolore indescrivibile e spero non ricapiti mai più, anche se su questo ho qualche dubbio"

Tutti rabbrividirono. Tony chiuse di corsa il diario e lo poggiò sul comodino.

<È così che le hanno dato i poteri, con una sostanza chimica credo. Aveva solo sei anni e le hanno fatto questo.> disse quest'ultimo voltandosi contro la ragazza più che addormentata.

<Non è una coincidenza che la chiamavano Weapon, pensateci.> disse Natasha.

<Li stavano dando dei poteri per usarla, usarla come arma.> disse Bruce.

<Già, ma come hanno fatto? Perché a lei e a questa età? Perché nessuno la cercava quando era scomparsa? Come ha fatto a perdere la memoria? Chi sono loro?>

<Non lo sappiamo, ma dobbiamo aiutarla, se lo merita, merita dì avere una famiglia.> disse Steve.

<Così piccola, sarà rimasta traumatizzata da questi orrendi fatti ed è per questo che ha paura di tutto.> disse Natasha.

<Una ragione in più per aiutarla.> commentò Steve.

<Non sappiamo nulla di lei, ma dobbiamo scoprirlo, ad ogni costo, forse ci sono maniaci che trasformano i bambini in mostri.>

<Non in mostri, è come se mettessero un mostro in loro.> la voce di Weap appena sveglia prese l'attenzione degli Avengers.
<Una cosa che non vi ho detto è che ho una voce, in testa, ogni volta che sono un pericolo e qualcuno ha intenzione di farmi del male, lei mi parla, mi spinge ad uccidere e scatena i miei poteri.> si alzò dal divano. <Nemmeno io so niente di me, ma so ciò che ho passato e sono qui per scoprire altro, scoprire tutto, è il mio obbiettivo è chi mi vuole aiutare è il ben venuto.> Tutti annuirono.

<Allora direi che non sei arrabbiata con me per aver letto il tuo diario?>

<No, non lo sono Tony. Però vi avverto, io non mollo, non mollerò mai finché non troverò risposte, anche se durerà anni di ricerca. Devo scoprire tutto sul mio passato e allo stesso tempo, imparare a gestire la voce ed i miei poteri.>

<A noi sta bene, noi siamo pronti ad aiutarti.> disse Natasha.

<Infondo è questo che fanno gli eroi.> concluse Thor.

il diario di Weap Stark.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora