71. illusioni in ogni angolo

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<Come chi sono?> chiese confusa la riccia.

<Sono serio Mj! Non in tv io non ho visto le gemelle.>

<Perchè ti preoccupi tanto?>

<Sono in pensiero per Weap...>

<È anche perché sei Spiderman.>

<Mi dici delle gemelle? Non ho visto nessuna gemella.>

<Sai ti ho fregato, perché in realtà non siete mai andati in tv, quindi tu per averlo visto dovevi essere lì dal vivo e se non mi sbaglio eri in bagno.>

<Va bene, io sono Spiderman, ma ora mi devi dire delle gemelle!>

<Lo sapevo! Le gemelle, erano vestite nello stesso modo, avevano lo stesso volto, solo che una stava a terra, a guardare e non so cosa stesse facendo, poi è scomparsa nel nulla... ma ora che lo dico ad alta voce inizio a pensare che non siano state gemelle...>

<Sono illusioni! Ci hanno presi in giro! E hanno preso in giro Weap! Le hanno fatto vedere qualcosa che io nemmeno so precisamente. Diceva che io stavo con te ma io con te ci ho sempre e solo parlato... poi pensaci, proprio quando ha conosco Janette sono successi i problemi e perché Mysterio non era lì al primo mostro? Non lo so che hanno in mente, ma hanno qualcosa di cattivo in mente.>

<Andiamo da Weap! Chiamala!> urlò Mj. Uscirono di corsa dalla stanza, nel mentre il ragazzo chiamava Weap, che ormai stava  aspettando Happy.

Il telefono squillò. Era Peter.

<Ah, non l'ho bloccato?> disse. Rifiutò la chiamata, bloccando il contatto e anche quello di Mj.

<Bene, almeno non rompono più.> disse. L'aereo finalmente atterrò, così non esitò ad entrare all'interno.

<Ciao Happy.> disse cupa.

<Ciao Weap, ti è piaciuta la gita?> chiese. La ragazza non lo guardò nemmeno.

<No.> rispose netta, posando la valigia, per poi sedersi sul sedile del jet privato.

<D'accordo...> rispose facendo altrettanto.

<Diamine! Non risponde! Mi ha pure bloccato.> disse Peter deluso e preoccupato.

<Ha bloccato anche me. Mio dio ora che facciamo?> disse Mj altrettanto preoccupata, alzando lo sguardo dal cellulare.

<Caroline! Lei può contattarla!> propose Peter.

<Giusto andiamo!> disse. Si precipitarono davanti la porta di Caroline. Bussarono.

La ragazza aprì poco dopo, con la faccia stanca e appena sveglia.

<Ragazzi! Sono le 11:30! Domani ci tocca un bel viaggio che volete?>

<È per Weap! È andata via ma è in pericolo! Grave pericolo!> la bionda di preoccupò.

<Cosa le è successo e dove è andata?>

<Storia lunga, ci serve solo il tuo cellulare!>

<D'accordo, ma dopo mi dovete spiegare tutto.> chiari lei. I due ragazzi preoccupati annuirono in attesa del telefono. Caroline tornò in camera, prese il cellulare e lo diede a Peter.

Lo accese, andò sui contatti cercando il suo numero, poi la chiamò.

Weap stava guardando fuori dal finestrino, facendo riaffiorare tutti i ricordi con il suo ex fidanzato, creando lacrimoni che scivolavano sul suo viso.

Flashback

<Dove mi stai portando?> chiese incuriosita Weap in una giornata calda e soleggiata, nei primi fiocchi della primavera.

<Ora vedrai.> il ragazzo la teneva per mano, trascinandola in un luogo per farle una sorpresa. La ragazza era così entusiasta.

Dopo aver passato quella piccolo bosco, si ritrovarono davanti ad un lago, molto grande e con un prato fiorito, che circondava l'acqua illuminata dal sole che, ormai, stava calando. Creando sfumature aranciate sul cielo.

La ragazza rimase stupita ed era così felice. Il ragazzo la osservava sorridendo.

<Che c'è?> domandò la rossa accorgendosi degli sguardi che le rivolgeva.

<Sei davvero bella quando sorridi.> la ragazza arrossì. Rimasero in silenzio.

<Perchè mi hai portato qui?>

<So che ti piace guardare il tramonto e le stelle, così eccoci qui. Ho letto su internet che qui si vede benissimo e già sta iniziando. Probabilmente non ti piace ed è un po' stupido e non è molto fico e io->

La ragazza lo bloccò con un bacio.

<È bellissimo! Stupendo. Grazie.> pronunciò in seguito. Lui sorrise.

Si avvicinarono al lago. Peter immerse pochi secondi la mano. L'acqua era tiepida. Si voltò verso Weap e la buttò in acqua.

<Cosa fai! I vestiti!> disse.

<Ti avevo detto di vestirti male.>

<Peter, io non riesco a vestirmi male.> disse ironica lei. Lui rise. Si tolse la maglietta e si buttò in acqua.

<Ma che fai!> urlò lei ridacchiando.

<Niente, mi diverto.> rispose.

<Questo tecnicamente è il nostro primo appuntamento.> disse lei abbracciandosi a Peter.

<Già...> rispose.

<Vorrei durasse per sempre.>

<Non succederà, ma si ripeterà all'infinito. Questo momento non durerà per sempre, ma dicono che un uomo si innamora solo una volta, quindi il mio amore per te è e sarà per sempre.>

<Io non credo nel per sempre.>

<Io si e ti farò cambiare idea. vedrai un giorno.>

Fine flashback

<Io avevo detto che non ci credo...> disse sotto voce piangendo. Il suo pianto venne interrotto dalla suoneria del telefono. Weap lo guardò vedendo il nome dell'amica Caroline. Si asciugò le lacrime.

<Ehi Caroline, ora non ho molta voglia di parlare ma ti spiegherò tutto, sono anche quasi atterrata, penso manchino circa 20 minuti.>

<Weap ti devo avvertire> la ragazza riconobbe la voce di Peter, interrompendolo.

<Allora non l'hai capito? Sono un gioco vero? Vaffanculo, di nuovo.> attaccò la chiamata. Come biasimarla, non sapeva della illusione creata da Janette.

Spense del tutto il telefono, per evitare ulteriori contatti.

<Fantastico! Ha attaccato anche qui.> disse Peter. I suoi occhi si iniziarono a fare lucidi.

<È in pericolo è l'unico modo per salvarla è andare a New York e spiegarlo tutto... ma cosa vuole Janette da lei?>

<Se magari mi spiegate la situazione potrei aiutarvi> disse Caroline.

<In poche parole una donna ha creato delle illusioni, spezzando il cuore di Weap e facendoci combattere contro mostri che tecnicamente non esistono. Li ha anche dato un ciondolo strano che si illumina.>

<Un ciondolo?>

il diario di Weap Stark.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora