17. non si possono salvare tutti

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Stavano a lezione di geometria. Mentre Weap prendeva appunti, Stefan entrò in classe.

<scusi il ritardo> si giustificò lui.

salutò Weap e si sedette vicino a Flash sorridendoli.

<ma davvero Stefan e Flash sono amici?> chiese sottovoce a Michelle.

<Si, sono quelli più "popolari"> ma si poteva notare che non concordava tanto con questa cosa.

<come fa Flash a essere il più popolare? Cosa ci trovano in lui?> chiesi

<forse le persone hanno un debole per gli stupidi, anche se la maggior parte delle persone sono stupide. Tranne te e me, noi non lo siamo> Weap le sorrise e tornò a lezione.

La scuola finì, Weap decise di andare a descriversi al Decathlon.

<Ehi!> esclamò Stefan raggiungendola.

<Oh Stefan!> guardò il foglio di iscrizioni.

<Ti iscrivi?> chiese indicandolo.

<Oh no, stavo sperimentando la mia firma per farla ammirare a tutti.> lui rise.

<Effettivamente.>

<Tu sei qui per parlarmi o per iscriverti?>

<Entrambi...> Weap si tolse da davanti il foglio.

<Va bene io vado allora, è già troppo tardi.> concluse Weap andandosene.
——

Weap uscì dalla scuola, pronta ad andare a casa, finché non vide Natasha e si arrabbiò.

<Nat!>

<Ehi streghetta!>

<Avevo detto di no! Non mi potete venire a prendere o la mia copertura salta!> Entrò velocemente in macchina e Natasha partì.

<Ancora non capisco perché.>

<Perchè non voglio che mi vedano solo come "Weap Stark" la figlia di Iron Man ed un Avengers. Quando avrò fatto amicizia, con la mia storia falsa è normale potrò dirlo, almeno saprò che i miei amici sono veri.>

<Ohh capisco... ma ora te ne sei fatta alcuni?>

<Più o meno, c'è un ragazzo... si chiama Peter, ma anche un'altro che si chiama Stefan ed una che si chiama Michelle. Non sono miei amici, ma potrebbero diventarlo.>

<Quindi con i ragazzi solo amici?> chiese maliziosa Natasha.

<Si! Non cominciare!> disse ridacchiando. Arrivò una chiamata da Steve.

<Agente Romanoff!>

<Sono qui.>

<In Wakanda, a Lagos. Un gruppo di nemici cercano un'arma biologica.>

<Ricevuto, arriviamo!> concluse cambiando squadra.

<Sei pronta streghetta? Indossa la tua tuta.> Weap annuì. Aprì un borsone sotto il sedile, tirando la tuta, si mise ad indossarla.

<Che fisicaccio!> commentò Natasha.

<Grazie, l'allenamento da Avengers mi avvantaggia.>

<I ragazzi della tua scuola sono davvero fortunati.>

<Ma smettila e guida!> Natasha rise.

<Fatto!> concluse Weap rimettendosi la cinta.

Arrivarono nel posto assegnato e andarono sotto copertura in attesa di cose sospette.

<Che vedete?> chiese via auricolare Cap.

<Tazze, cameriere, Natasha...> rispose Weap.

<Sono serio Weap.>

<Strada tranquilla, poliziotti...> disse.

<Un camion dell'immondizia sembra sospetto.> avvertì Sam.

<Stalli addosso.> ordinò Cap. Sam volò intorno ad esso e lo seguì.

<Ha un'altro obbiettivo, si dirige al laboratorio.> disse Cap. Corsero verso esso. Weap li precedette teletrasportandosi.

Iniziò una battaglia. Sconfissero una parte dei nemici. A Rumlow ci pensò Cap, ma purtroppo riuscì a scappare con l'arma.

<Dobbiamo trovare chi dei rimasti ha l'arma.> ordinò Cap. Si mischiarono tra la folla, iniziando la ricerca.

Weap ne trovò uno, lo prese con la telecinesi e li svuotò le tasche, non trovando nulla.

<Ne ho trovato uno ma è pulito, per modo di dire.> li avvertì.

Gli altri Avengers combatterono contro i rimanenti.

<L'ho presa.> disse Natasha.

Tutto d'un tratto, Rumlow che stava combattendo contro Cap, tentò di suicidarsi.

<Penso di avere un bell'aspetto, tutto sommato.>

<Chi è il compratore?>

<Lo conosci, il tuo amico, il tuo Bucky.>

<cos'hai detto?>

<Si è ricordato di te. Ero lì. Ha pianto, finché non gli hanno rimesso il cervello in un frullatore. Voleva che tu sapessi qualcosa. Mi disse: "Per favore, dillo a Rogers:quando è la tua ora è la tua ora". E tu verrai con me!> Attivò il suo giubbotto e si accese, ma Wanda mantenne l'esplosione contenuta intorno a Rumlow usando i suoi poteri. Lo sollevò in aria prima di perdere il controllo, e l'esplosione finalmente sbocciò, devastando interi piani di un edificio. Weap lo raggiunse con il teletrasporto.

<dobbiamo salvarli> disse.

<Weap torna qui!> ordinò Steve.

<devi capire che ascolto gli ordini solo quando voglio> iniziò a teletrasportarsi, entrando dell'edificio e uscendo salvando le persone.

<Aspetta! Mio fratello è all'interno! Ti prego salvalo si chiama > Weap annuì, continuando a salvare tutti e cercando di trovare il fratello. Purtroppo l'edificio era grande e lei non era un super soldato, così non riuscì più ad andare avanti. Tossi per il fumo e cadde in un pianto isterico.

<Devo... devo salvarli!> esclamò. Steve la prese al volo portandola in macchina con gli altri Avengers.

<No! No! Luke! Luke! Dovevi salvarlo!> urlò la ragazza di prima.

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<Vari cittadini sono rimasti vittime di questo terribile incidente a Wakanda, altri salvati ma pochi. Wanda Maximoff, con le sue capacità.> disse il telegiornale.

<io non ce la faccio. Vado da Wanda>

<Sai che non è colpa tua vero? Sarebbero morte tantissime persone comunque.>

<Ma ne sono morti altri.>

<lo so, ma altri sono rimasti vivi>

<Grazie a te, non a me>

<Ascolta, in ogni situazione, ci sono e ci saranno sempre dei mostri. Noi cerchiamo di salvare più persone possibili, ma non riusciamo con tutti quanti.> Visione interruppe nella stanza.

<Visione!> esclamò Weap.

<Scusate, la porta era aperta...c'è un ospite.> concluse uscendo.

il diario di Weap Stark.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora