68. il sacrificio

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Weap rimase lì qualche minuto, chiamando subito il padre per il conforto, ma non li avrebbe raccontato nulla finché non fosse stata sicura, altrimenti avrebbe creato pasticci inutili.

Prese il cellulare e lo chiamò. Lui rispose all'istante.

<Ehy piccola me come va?> disse sarcastico, lei rise. Impossibile quanto la rendeva felice.

<Bene papà, qui ed molto bello, anche se non potrò stare molto in chiamata perché devo fare delle cose da supereroe con lo Shield ed il bimbo ragno, volevo solo dirti che mi manchi e che ti voglio tanto tanto bene.>

<Oh...Fury non me lo ha detto, non è nulla di troppo pericoloso vero?>

<No tranquillo, ci aiuterà anche un'altro supereroe, anzi due. Ciao ti amo 3000> concluse attaccando e senza nemmeno farlo rispondere.

<Aspetta chi sono gli altri due?> disse Tony notando che la figlia aveva chiuso la chiamata.

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Weap arrivò nel covo dello Shield.

<Ciao, scusate il ritardo.> disse lei.

Si mise davanti ad un caminetto, aspettando maggiori notizie. Affianco a lei c'era il ragazzo apparentemente distratto. Con quello che aveva visto prima non esitò a parlarli.

<Parker!> Lui si girò di scatto. <Tutto bene? Sei distratto...> continuò.

<S-si certo, tutto bene...> disse lui. Lei annuì sospetta.

<Non vogliono evacuare la città.> disse l'agente Hill interrompendo il silenzio. Nick Fury scosse la testa.

<Idioti> commentò. <Quale è il piano?> chiese la rossa.

<Saremo nella torre della cattedrale, facendo attenzione al mostro di fuoco che quando si presenterà vi contatterò via radio, poi io, Mysterio, Janette e Weap entreremo in azione.> disse Peter.

<Ricordati di tenerlo lontano dai civili e soprattutto dal metallo, che li da energia e si ingrandisce e se lo facesse riuscirebbe a prendere energia dal nucleo della terra e moriremo tutti senza nessuno speranza, perché sarebbe impossibile fermarlo ed io non voglio morti> disse Weap. Tutti la guardarono sorpresi.

<Ricerche.> si giustificò. Janette le sorrise orgogliosa.

<Bene allora prepariamoci.> concluse Fury ,dopodiché tutti uscirono andando a prepararsi per la battaglia.

Weap andò in camera sua nell'albergo. Prese il suo orologio con Friday all'interno, uno nuovo che aveva costruito con il padre.

Lo accese, mostrando uno schermo gigante e tridimensionale.

<Friday dimmi come posso intrattenere i miei amici, lasciandoli lontani dalla cattedrale.>

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<Buone notizie! Andiamo all'opera!> urlò il professore. I ragazzi che erano più che pronti per il festival, rimasero ad dir poco delusi.

<ed il festival?> chiese Betty.

<Ragazzi non ci capiterà mai più! Abbiamo i biglietti dell'opera gratis!> rispose il prof. I ragazzi non potevano fare niente, così rimasero in silenzio e delusi.

Gli alunni si misero in cammino verso il tetto, camminando tra le persone dirette al festival e rimanendo sempre più delusi e cupi.

Quando arrivarono, comprarono i biglietti e si sederono, tranne Peter e Weap.

<Mi sentite?> chiese Fury provando l'audio dei costumi.

<Si benissimo!> rispose Weap.

<Siete in posizione?> chiese Fury.

<No.> disse Peter.

<Come no?! Sbrigatevi a venire qui! Immediatamente!> urlò.

<Senti Fury, li abbiamo mandati all'opera proprio perché e lontanissima dalla cattedrale, sicuramente non ci mettiamo due minuti ad arrivare.>

<Ma hai il teletrasporto!> urlò Fury. Lei annuì imbarazzata.

<Si hai ragione, ci vediamo subito.> concluse.

<Tu sbrigati a mettere il costume!> ordinò a Peter. Lui annuì e corse ad indossare la sua tuta.

MJ arrivò dall'amica, che però era abbastanza arrabbiata con lei.

<Ciò Weap.> disse.

<Ciao Mj...>

<Hai visto Peter?> lei diventò stupita.

<Che devi chiederlo?>

<Oh niente di che, solo che me lo ha chiesto Ned.>

<Oh... d'accordo... scusa ha un po' di problemi, sta un po' male ed io devo andare a combattere una nuova creatura come quella acquatica, ma non d'acqua. In poche parole devo andare.> corse via, lasciando MJ da sola, o almeno credeva.

Infatti Mj la insegui fino in piazza, come fecero Betty e Ned, pensando che la riccia stesse andando al festival.

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<Fury ci siamo!> disse Weap. <Mysterio e Janette?> chiese sempre Weap.

<Eccoci.> dissero. Mysterio atterrò a terra, con Janette che lo seguiva.

Si misero nascosti su un tetto.

<Sei pronta? Stiamo per combattere un coso di fuoco, è fico ma rischiamo tanto.>

<Penso sarà tipo lava e comunque non ho paura.> disse lei fredda e distaccata.

Le persone in piazza si stavano divertendo, ma tutto d'un tratto, dalla fontana iniziò a fuori uscire della lava, che stava spaccando il pavimento e che ben presto diventò un mostro di lava e fuoco, con un volto. Era arrivato.

<Pronti ad attaccare.> disse Weap. Si buttò dal tetto atterrando a terra ed iniziò a fiondare sfere energiche.

<Come si uccide questo coso?> chiese. Le persone stavano evacuando la piazza, mentre Misterio stava aiutando la ragazza a sconfiggere il mostro, proprio come Peter.

<L'ultima volta non c'è l'ho fatta quindi non lo so.> disse.

<Fantastico.> commentò. La ragazza si guardò intorno, finché non notò Ned e Betty sulla ruota panoramica.

<Weap! Weap! Aiutaci!>

<Che. state facendo?!>

<Pensavamo voi foste andati al festival e vi abbiamo seguiti.>

Weap si mise una mano sulla fronte. Si teletrasportò da loro, li prese per mano e li teletrasportò al teatro.

<Oggi potevate morire! Almeno ora vi imparate a seguire quello che dicono i professori.> gli sgridò lei.

<Scusaci.> dissero contemporaneamente. Sospirò, poi scomparve via grazie al teletrasporto, tornando dai suoi colleghi, a cui si unirono anche Fury e gli altri agenti.

<Mi dispiace.> disse Mysterio.

<Cosa vuoi fare?> chiese Weap preoccupata.

<Quello che avrei dovuto fare tempo fa.> rispose. Iniziò a prendere così tanta energia e poi si buttò nel mostro.

<No!> urlò Janette disperata. Weap cercò di salvarlo, con scarsi risultati, quando il mostro la respinse era troppo tardi, non potevano fare più niente. Mysterio, tuttavia riuscì a distruggere il mostro, creando un'esplosione.

All'esplosione, tutti quanti arrivarono al centro della piazza, dove Mysterio aveva sconfitto il mostro.

Janette pregava che fosse vivo e gli altri erano preoccupati. Lui aprì gli occhi.

il diario di Weap Stark.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora