<Thanos? Chi è Thanos?> Janette non rispose.
<Janette, io posso aiutarti, tu puoi aiutare me però? Magari se mi spieghi potrei cambiare idea e potrei aiutarti.>
<Solo se prometti che mi farai uscire da qui... non voglio starci, mi scambiano per pazza!> Weap ci pensò un'attimo.
<Ok, ma il ciondolo te lo tieni!> Janette annuì. Weap uscì dalla stanza, avvisando le guardie.
<Salve, io e gli altri Avengers pensavamo che qui non è la prigione adatta a Janette, sa per i suoi poteri, potremmo occuparcene noi, dobbiamo occuparcene noi.> la guardia annuì quasi senza importarsene.
Prese Janette ed uscirono fuori dalla prigione. Weap mise le manette alla donna.
<Perchè queste?>
<Non mi fido di te!> Janette sbuffò. La rossa trascinò Janette, poi si teletrasportò insieme a lei.
Arrivarono nella vecchia Stark Tower, che nessuno aveva ancora affittato ne demolito.
<Perchè qui?>
<È il posto migliore per nasconderti, comunque cerca di iniziare le tue frasi senza "perché" all'inizio e composte da due parole.> la donna levò gli occhi al cielo.
Weap iniziò a pronunciare un incantesimo, che serviva per bloccare Janette e che permetteva di far decidere solo ed esclusivamente a Weap chi entrava o usciva dalla torre.
<Per quale motivo mi confini qui?>
<Quante domande! Sei stressante!> Weap pronunciò le ultime parole.
<Ho finto, ora parla o ti porto dove eri prima.>
<Gentilezza ha abbandonato là chat.>
<Fiducia ha abbandonato là chat 3 anni fa.> ribattè Weap. Janette sbuffò e Weap si mise a braccia conserte.
<Posso avere...> iniziò Janette.
<Non puoi avere nulla, parla.>
<Dopo?>
<Forse, PARLA!>
<Da dove iniziò?> Weap si passò una mano sulla fronte.
<Oh santo cielo! Dall'inizio!>
<Allora il 20 maggio 1994 sono nata, esattamente a New York.>
<Ma mi prendi per il culo? Parla di Thanos e tuo fratello!>
<Ok la smetto... non mi piace parlarne, ecco perché mi dilungo... scusa.> fece un lungo sospiro.
<Quel giorno in cui è esploso il palazzo per via di tua sorella, ricordi?>
<Si, quindi?>
<Mio fratello era tra i morti, era lì e non si è salvato. Nonostante lui avesse i poteri, un ammasso di mattoni li cadde addosso, impedendogli di salvarsi... da quel giorno ho odiato gli Avengers... sono diventata più forte che mai, pianificando una vendetta.>
Weap ascoltò attentamente, mentre gli occhi di Janette si fecero lucidi pian piano.
<Un giorno decisi di andare su Titano, ma incontrai questo orrendo mostro, che prima ci abitava, uno sterminatore che usa come scusa "equilibrio nel mondo" insomma un clown... lui capì il mio odio, i miei sentimenti cattivi così mi propose un accordo "C'è un'energia particolare, una che può portare in vita tuo fratello, prima chi la possedeva si chiamava Verve Woman, ma c'è ne sono altre, devi cercarle, in cambio, quando tuo fratello tornerà in vita, dovrete unirvi a me ed aiutarmi a conquistare le gemme dell'infinito". non sapevo i suoi piani, non sapevo quello che voleva fare, ma mi fidavo. così ci cascai e quando trovai te, beh ecco ho capito che tu eri l'unica in grado di farlo.>
<Thanos ha dimenticato un dettaglio: se resusciti qualcuno con la tua energia, sarai tu a morire.>
<Lui ha detto che c'era una scappatoia, ma non me l'ha mai spiegata...>
<quando hai capito la mente malata di Thanos?>
<Alla fine scoprì che per recuperare alcune gemme bisognava fare atti orrendi, mi aveva tradita, mi aveva ingannata, non dicendomi tutta la verità, ma quando l'ho deluso facendomi catturare, mi ha distrutta interiormente>
Weap si commosse. Alla fine voleva solo suo fratello ed è stata ingannata.
<Mi dispiace tantissimo Janette.> non esitò ad abbracciarla. All'inizio rimase sorpresa, ma poi ricambiò l'abbraccio sfogando tutta de stessa.
<Io volevo solo mio fratello! Era l'unica persona che mi faceva sorridere! Io lo amavo Weap! Lo amavo immensamente! Non c'è la faccio senza di lui io ho bisogno di lui, è la mia metà!>
<Tranquilla... meriti di meglio.> si staccò dall'abbraccio. <inrita> pronunciò questa parola per annullare l'incantesimo ed in seguito tolse anche le manette a Janette. La donna fu sorpresa.
<Ascolta, anche Wanda aiutava l'Hydra, perché aveva sofferto, come anche Pietro, ed ora Wanda è un supereroe. Tu hai ancora un'altra possibilità, non sprecarla.> Janette pianse di gioia e abbracciò Weap.
<Sei una brava persona Weap, grazie per credere in me.> concluse. Fece per andarsene ma Weap la bloccò.
<Aspetta! Due cose, primo, manca il ciondolo> fece un incantesimo di annullamento.
<Ora posso anche usare i miei poteri?>
<Si, sei libera. Tieni comunque il ciondolo, non si sa mai. E secondo, Bonnie Bennet è una strega che può aiutarti con tuo fratello.> Janette sorrise. Era sul ciglio della porta, pronta ad uscire, ma si bloccò.
<Ci vediamo in giro, mi raccomando guardati le spalle.>
<Lo farò, e penserò a guardare anche le tue.> disse ridacchiando. Si scambiarono un ultimo sorriso poi Janette se ne andò.
Weap rimase sola, li guardando New York. Stava guardando in giro finché non notò il parco e si ricordò dell'appuntamento con il padre e Pepper.
<Oh no! Sono in ritardo.> usò il teletrasporto, trovandosi Pepper e Tony non molto lontani da lei. Corse da loro.
<Eccomi! Ho finito con Janette!>
<Eccola! Che vi siete dette?> chiese Tony.
<Nulla di importante.> disse Weap ridacchiando per la bugia. Poi iniziarono a camminare tutti insieme.
<Quindi cosa ne pensi dei preparativi per il matrimonio?> chiese Pepper a Weap.
<Mi piace molto! L'idea che avete di base è bella, la location anche, gli ospiti pure. L'importante è pensare in ogni minimo dettaglio affinché sia perfetto!>
<Ma in questo ci aiuterai tu vero?> disse Tony ridacchiando.
<Ovvio! È del mestiere ragazzi miei!> i tre scoppiarono a ridere.
La loro felicità venne interrotta poco dopo. Mentre stavamo passeggiando, un cerchio arancione è magico si aprì di fronte a loro, creando un portale da cui uscirono due persone, a loro sconosciute.
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il diario di Weap Stark.
FanfictionUna ragazza usata per degli esperimenti, con un potere particolare e piena di vuoti di memoria sulla sua infanzia, di cui l'unica cosa che li resta é un diario in cui rivolge tutta se stessa. Venne aiutata dagli Avengers che la portarono ad una vi...