95. cuore di ghiaccio

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Dopo la lettera, Weap prese uno scrigno, in cui tenne tutti i ricordi di Peter, compresa la lettera. Lo chiuse e lo nascose sotto il letto.

Osservò la sua camera, notando il disordine. Sospirò e si mise a mettere in ordine tutto quanto.

Arrivò il tramonto, il momento più bello per Weap, in cui affioravano tutti i ricordi. Aveva appena finito di ordinare, così quando il cielo iniziava a colorarsi di arancione, scese di sotto con il teletrasporto.

Si sedette sul prato, con la testa levata al cielo. Chiuse gli occhi e ascoltò la musica con le cuffie alle orecchie.

Batteva i piedi a ritmo, mentre gli occhi osservavano il cielo creando lacrime e la mente era bloccata dai ricordi.

*INIZIO FLASHBACK*

Weap era ubriaca durante una festa. Alla fine di essa, voleva tornare a casa. Andò a cercare Peter ancora sobrio.

<Ehi bel fusto io ho proprio sonno.> disse quasi cadendo. Lui la prese al volo.

<Mio dio non ti ho mai vista in queste condizioni, direi che è disgustoso.>

<Io disgustosa? Tu disgustoso! Io voglio solo dormire chiaro? Ora lasciami andare a casa.> lei corse via e lui la raggiunse. La prese al volo e la tenne in braccio.

<Posso raccontarti una storia?> chiese Weap ridendo come una scema.

<Dai raccontamela.>

<una volta mentre stavo mangiando un toast al formaggio in un ristorante, ho pensato a te e mi sono messa a ridere malissimo, ma poi ho iniziato a soffocare e la cameriera mi ha buttato fuori. è per colpa delle camicie e del tuo "S-signor stark, mio sublime dio">

<Quindi è questo che pensavi di me appena mi hai incontrato?>

<Ovvio, mi sembravi uno stupido ragazzino un po' sfigato, molto sfigato.> lui rise. <A volte sembro un dinosauro, però un dinosauro tipo.> fece un verso strano. <t-rex, tu invece sei un gabbiano.> continuò Weap.

<Sei proprio stupida lo sai?>

<Grazie, ma tu di più.>

<Ma sei la mia stupida.>

<Io non sono di nessuno chiaro giullare di corte?!>

<Chiaro chiaro.> disse ridendo.

<Dopo mi dai il bacio della buonanotte?>

<Si certo certo.>

<Stiamo insieme tutta la notte? Ti voglio stritolare di abbracci.>

<Si anche tutta la vita se ti sta bene.>

<Si, ma poi lo compri tu l'abito da sposa.>

<Si certo.>

<Io voglio te nella mia camera, tutta la notte per sempre.>

<A me basta restare nella tua vita.>

*FLASHBACK FINITO*

Il tramonto finì, facendo calare il sole e mostrando le stelle nel cielo scuro. Fece un lungo sospirò e si alzò dal prato, prese forza ed entrò dentro casa.

Ad accoglierla fu Pepper in cucina, che la vide entrare.

<Ciao Weap, sei uscita dalla ti stanza giusto una tempo per la cena!> disse sorridente. Weap ricambio il sorriso.

<Ti aiuto ad apparecchiare.> disse Weap. Pepper annuì. Tirò fuori le posate e iniziò a preparare la tavola.

<Scusa se te lo chiedo, ma che facevi tutto questo tempo in camera?>

<Ricerche inutili per aiutare Peter...> Pepper si bloccò.

<Weap ascolta, si ci innamorata più di una volta. Un giorno lo dimenticherai e andrai avanti.>

<ma lui era l'unico in grado di scongelare il mio cuore di ghiaccio.> disse Weap. Pepper la guardò confusa non capendo.

<Forse ce ne un'altro che ci può riuscire.>

<Sai mamma, lui era diverso, lui non meritava questo, il destino lo ha portato in un posto migliore perché il suo cuore era troppo puro per questo sporco mondo...> commentò sotto voce Weap. Pepper sorrise con tristezza e pena per Weap.

<È pronto venite a tavola!> urlò Pepper. Weap si asciugò velocemente le sue lacrime e si sedette a tavola. Poco dopo arrivò Tony con in braccio Morgan.

<Uh che buono, dai Morgan andiamo a mangiare.> disse. Vedendo Weap sorrise e si unì a tavola. La cena passò in tranquillità.

Era abbastanza tardi per la piccola Morgan, che già mostrava di aver sonno.

<È ora di andare a dormire.> disse Tony.

<Sei vuoi faccio io...> si propose Weap prima che Tony prese in braccio la piccola. Lui annuì e Morgan sorrise. Weap ricambio il sorriso e la prese in braccio, percorrendo le scale fino alla
camera della sorellina.

La mise a letto e sotto le coperte.

<Bene, buonanotte.> disse posandolo un braccio sulla fronte.

<Mi racconti una storia?> chiese Morgan.

<Umh... non sono molto brava con le storie.... vediamo...> ci pensò qualche secondo. <Oh ecco!> si schiarì la voce.

<Questa è una stupida storia che leggevo quando ero piccola: tanto tempo fa, c'era una principessa, con una maledizione recata da una brutta e cattiva strega "quando compierai 16 anni verrai punta da un arcolaio e ti farà addormentare finché il tuo amore non ti darà un bacio" così successe, venne chiusa in un castello in attesa del principe che l'avrebbe svegliata. Lei già aveva conosciuto il principe Filippo mentre viveva con le fate e quando la maledizione si avverò e lui ne venne a capo, corse dalla principessa e le diede un bacio facendola svegliare. Incontrò la sua anima gemella, l'amore della sua vita e vissero per sempre felici e contenti, fine.>

<Cosa è un'anima gemella?> Weap sospirò accennando un sorriso.

<È qualcuno che ti sostiene sempre, la tua spalla su cui piangere nei momenti bui e a cui dedicare un grande sorriso nei momenti felici. La ami immensamente e non come semplici amici e credi sia la tua persona nella vita. Ti fidi immensamente di quella persona e sei pronto a fare tutto, anche rischiare la vita... sei sicuro che durerà sempre e per sempre, perchè sai che sarete... eterni.> disse abbozzando un sorriso malinconico.

<Tu hai un'anima gemella?>

<Prima si, credevo fosse l'amore della mia vita, finché... non se ne è andato per sempre...>

<È quel Peter di cui papà ci parlava sempre?>

<Si, proprio lui Morgan, Peter Parker, la mia anima gemella... il mio principe Filippo.>

<Io la troverò?>

<Certo, ora sei piccola, ma un giorno avrai anche tu un'anima gemella e spero che vivrai la storia più indimenticabile della tua vita, con un lieto fine diverso dal mio...> concluse Weap alzandosi e lasciando la camera. Spense la luce, mentre le lacrime le scorrevano sul viso. Corse in camera sua e si buttò sul letto pronta a dormire.

il diario di Weap Stark.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora