26. esclusa

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<La creatura che hai in te, non è comune, non sappiamo molto al riguardo, ma è molto pericoloso.>

<Grande! Non l'avevo capito, puoi dirmi qualcosa che non so?>

<Bene allora, abbiamo avuto a che fare con questo mostro anche tempo fa, questa strega lo ha combattuto, ma non ha vissuto abbastanza per raccontarlo, sappiamo però che proviene dall'antichità, tipo una leggenda. Per sapere di più ti abbiamo spiato e...>

<Aspetta, tu mi hai spiato? E perché parli in plurale?>

<Si e parlo al plurale perché ho una squadra che si trova a Mystic Falls. È da anni che cerchiamo di capire questo mostro, anche se per ora abbiamo avuto qualche informazione in più.>

<Ossia?>

<La legenda narra di una creatura oscura, che ha bisogno di impossessarsi dei corpi altrui e soprannaturali, quindi anche con poteri, più sono forti più è attratto. Tu hai una potenza inimmaginabile a quanto pare, perché è rimasto in te a nutrirsi anni ed anni perché ha sempre tanto da prendere. Un'altra cosa che lo alimenta è la morte, che lo tiene a bada. Messi insieme sarà potentissimo è l'unica che lo può uccidere sei tu. Per ora lo tieni a bada molto bene, ma prima o poi uscirà e se non lo fermi sarà la fine.> prese il cellulare dalla tasca e lo pose a Weap.

<Se nel caso saprò qualcosa in più ti scriverò.> Weap lo imitò con il suo cellulare.

<Se nel caso succede qualcosa di strano ti avvertirò io.> si scambiarono i numeri di cellulare e tornarono alla festa.

<Ehi giovane coppia!> esclamò Liz appena li vide.

<Oh no, Liz, non siamo...> iniziò Weap.

<Siete stati da soli in un angolino a lungo, vi siete sussurrati smancerie?>

<Liz no, cioè lui? No non saremo mai una una coppia, noi due siamo solo amici, conoscenti. Niente flirt, nessuna coppia, nulla, quasi invisibile per me.>

<D'accordo abbiamo capito Weap.> sul volto di Weap si presentò un'espressione al quanto arrabbiata.

<Oh... Lena, Lena.>

<Weap? Perché l'hai chiamata come... o mio dio! Perché tu sei Weap Stark?!> urlò Liz. Weap li tappò la bocca con la mano.

<Non urlarlo! È un segreto! Non deve saperlo nessuno.>

<Infatti... nemmeno lei. Ci penso io, tu divertiti, ci metto qualche secondo.> commentò Stefan. Prese Liz per un braccio e la trascinò al piano di sopra, lasciando la confusa e pietrificata Weap, da sola.

<Non dirmi che... se te la porti... mio dio non voglio nemmeno pensarci, forse si è meglio che vada a cercare Peter.> si disse sotto voce. Iniziò a girovagare per tutta la casa, senza la minima traccia di Peter.

<Ned sai dove si trova Pete?> chiese Weap avvicinandosi a Ned poco più lontano da lei.

<Non lo so è scomparso!>

<Vabbè grazie comunque.> si voltò, vedendo una mischia di gente che ballava, così si intrufolò.

Con la musica a tutto volume, la gente che iniziava a girare intorno a lei e la confusione, iniziò ad avere le vertigini e la presenza della voce nella sua testa. Bei bocconcini! Commentò  la vocina. Weap uscì fuori dal gruppo, aveva un forte mal di testa, iniziò a camminare verso il bagno, mentre tutto intorno a lei sembrava muto, confuso e sfocato.

Entrò in bagno, chiuse la porta e si teletrasportò in camera sua. Si buttò sul letto, anche se niente stava cambiando. Così scese di sotto, ancora un po' messa male. Iniziò a guardarsi intorno, trovò gli occhiali di Tony, stranamente incustoditi. Li indossò.

<Allora cerca su internet "Come faccio se ho mal di testa?">

<Rilevata acqua nel costume di Spiderman, sembra in pericolo, le coordinate sono le seguenti.>

<Cosa?! Al ponte! Devo correre.> esclamò togliendo gli occhiali. Si teletrasporto nel posto stabilito. Arrivata si tuffò in acqua e cercò Peter. Lo vide poco dopo, non troppo lontano da lei.  Si teletrasportò, li afferrò un braccio e tornò a riva con il teletrasporto.

Prese respiro qualche istante e poi si posò sul corpo di Peter, iniziando a provare tecniche di rianimazione che aveva visto nel laboratorio. Si alzò di colpo, proprio quando li stava per fare la respirazione bocca a bocca. La ragazza si spaventò.

<Che stavi facendo?>

<Sentivo se sta mattina ti sei lavato i denti!> disse sarcasticamente. Si calò nelle sue braccia.
<Mi hai fatto prendere un colpo, Parker!> esclamò.

<Grazie di avermi salvato.>

<Adesso andiamo a casa mia, ci asciughiamo ed infine mi dici cosa cavolo è successo.>  annuì e usarono il teletrasporto per attivare in camera di Weap. C'era un po' di imbarazzo tra i due, ma Weap non lo fece notare.

<Ora vado a prendere delle asciugamani e qualcosa di caldo di sotto.>

<D'accordo.> Weap uscì dalla stanza, fece per iniziare la scalinata, ma la sua attenzione venne presa dalla voce di Pepper e Tony, dal momento in cui aveva preso una pausa.

<Devi chiamarlo, per lei dovresti imparare a mettere da parte l'orgoglio.>

<Lui non riuscirà a far tanto, a questo punto me la cavo da solo.>

<Mio dio, tu stai rischiando così tanto per il tuo maledetto orgoglio Tony? Dici sul serio?>

<Non rischio nulla, basta informarsi ed il gioco è fatto.>

<Ascolta Tony, Steve ti ha dato il cellulare per rimanere in contatto nel caso di pericolo.>

<Tu pensi che lei si farebbe aiutare? Come posso dirli "ti hanno abbandonato per nascondersi dal segretario e adesso vivono le loro vite ma ora che hai questo mostro sono tornati?" così è peggio.>

<Ormai lo hai fatto papà.> disse Weap scendendo le scale. Era arrabbiata, aveva le lacrime agli occhi.

<Loro mi hanno abbandonata e tu sapevi che si tengono tutti in contatto tranne io? Tutti si sentono in caso di pericolo ma io no? Perché non me lo hai detto?! Io ho bisogno di loro, le loro promesse di merda le ho in testa! E tu... tu...> pian piano si creò l'aura intorno a se, gli occhi scintillanti è un enorme mostro che ricopriva il suo corpo, come un fantasma. Si guardò e se ne accorse.

<No!> urlò teletrasportandosi. Si trovava sul tetto, con il vento in faccia, mentre sentiva un dolore allo stomaco, come se qualcosa voleva uscire. Si avvicinò al bordo e guardò di sotto, trovata da un pensiero di buttarsi.

il diario di Weap Stark.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora