65. Parigi

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Era l'ultimo giorno a Venezia. Weap voleva salutare Janette per l'ultima volta, dato che si è comportata da amica. Andò in piazza, cercandola. Il sole pomeridiano era alto e fermo nel cielo blu. Dopo vari passi la vide su una panchina, mentre il sole caldo le baciava il viso. Si avvicinò a lei.

<Ciao Janette!> la donna si voltò verso di lei.

<Buon pomeriggio Weap, come va? Vedo che stai meglio da ieri.>

<Già, sto molto bene> si sedette affianco alla donna.

<Hai risolto tutto?> chiese.

<Si...> sospirò. <Oggi è il mio ultimo giorno, volevo dirti addio.>

<Addio a te, Weap. É stato un vero piacere conoscerti.> concluse. Si sorrisero, poi Weap si alzò dalla panchina, lasciando la donna sola. Ne approfittò per fare ricerche sulla creatura del giorno prima. Dato che non sapeva la lingua, doveva usare Internet.

Entrò in una biblioteca per navigare sul web in pace. Si sedette in un tavolo tutta sola, dove der anche un computer. Lo accese, iniziando a cercare in svariati siti, finché non ne trovò uno "creature mitologiche sui 4 elementi principali".

Iniziò a leggere scoprendo svariate cose al riguardo: sono creature mitologiche create dai quattro elementi principali, ossia terra, acqua, aria ed il più pericoloso, il fuoco e Possono evolversi.

La ragazza non trovava più nulla di utile, così spense il computer. Appena lo spense qualcuno si sedette vicino a lei ed era Fury.

<Stark.>

<Fury, che ci fai qui?>

<È per la creatura acquatica. Dobbiamo indagare, non sappiamo da dove vengono, ma vedo che tu hai già scoperto qualcosa, Stark.>

<Si ho scoperto un po' di cose: sono 4 totalmente, aria, acqua, terra ed il più pericoloso ossia il fuoco, possono evolversi, ma non si sa da dove vengono. E ora che facciamo?>

<Aspettiamo il prossimo attacco, chiameremo te e Parker appena attaccheranno.>

<D'accordo, io devo andare, oggi partiamo a Parigi.> Fury annuì. La ragazza prese le sue cose e uscì fuori dalla biblioteca. Camminò per un po' di tempo, godendosi Venezia gli ultimi istanti, infine al tramonto andò in albergo, a recuperare tutte le sue cose e per partire a Parigi.

Andarono in aeroporto. Mise la sua valigia in ordine e si sedette vicino a Caroline. Da lontano vide Peter che parlava con Ned, che in seguito si alzò. Andò  verso di lei.

<Ehi Weap ecco-> iniziò, ma la ragazza lo interruppe.

<Se sei venuto per Peter dilli che ora faccio un viaggio con Caroline perché non la voglio lasciare da sola e sono ancora arrabbiata con lui.> rispose.

<Certo, ma vedi davanti a noi c'era una donna piena di profumo e lui è allergico.> Weap sospirò e si passò una mano sul viso.

<Ned non prendermi mai più per il culo, non sono scema.> rispose. Ned si allontanò, tornando dall'amico e scoraggiato.

<Perché sei ancora arrabbiata?> chiese Caroline 

<Le parole non le dimentico facilmente... ora ti va un bel film?> rispose. La bionda capi che era meglio non approfondire l'argomento, così annuì rimanendo in silenzio ed iniziando il film.

Ore dopo atterrarono alla romantica Parigi. Uscirono dall'aeroporto, con le valigie in mano. Camminarono fuori dall'aeroporto notarono la torre Eiffel da lontano.

<È stupenda! Io già amo la francia!> disse entusiasta Caroline.

<Bella e romantica... carina.>  commentò Weap. Iniziarono un'altra avventura, di nuovo con il gruppo insieme.

Passarono la giornata visitando monumenti e musei, facendo shopping e mangiando i piatti tipici della francia, ovviamente accompagnato da foto, video ricordi e tante risate. Come al solito.

La sera era alle porte, infatti il sole stava per calare.

<La Francia è stupenda! Mi sono divertita tantissimo!> esclamò Caroline.

<Manca l'ultima tappa!> disse Weap indicando la torre Eifell proprio davanti a loro.

<Già, aspettiamo la classe... secondo voi come si sale?> disse Caroline confusa.

<C'è l'ascensore.> rispose Weap ridacchiando. Minuti dopo la classe le raggiunse. Caroline corse dal ragazzo, felice di vederlo. Weap sorrise.

Da lontano notò anche il fidanzato di qualcun'altro: il suo Peter. Sorrise e camminò verso di lui.

<Ciao...> disse lei, lui le sorrise.

<Ciao, ti è piaciuta Parigi?>

<Si molto, manca solo la torre Eiffel è tra poco ci andremo.>

<Già.> concluse.

<Bene ragazzi direi che possiamo andare in cima!> esclamò il professore. I ragazzi andarono verso l'ascensore, presero i biglietti ed entrarono. L'ascensore salì fino in cima.

I ragazzi uscirono trovandosi sulla cima della torre. Il tramonto stava colorando il cielo è da lì era magico osservarlo.

<Bene ora andate dove volete!> comunicò il professore, così Weap non esitò a prendere Peter per mano e correre dove si vedeva meglio tutto il panorama.

<È magico!> disse la rossa.

<Si...> rispose. Guardarono fissi il cielo, poi il ragazzo sospirò <senti Weap, mi dispiace tanto per quello che ti ho detto, non volevo davvero.> la ragazza sorrise.

<Va tutto bene, ora lo so> rispose. Il ragazzo ricambiò il sorriso, poi mise una mano in tasca, tostando fuori un piccolo scrigno.

<Weap tra poco faremo un anno e volevo dirti che io-> iniziò a parlare. La ragazza era emozionatissima, ma un vento che si fece sempre più forte interruppe e rovinò il momento.

Il vento iniziò a farsi così forte da iniziare a spingere le persone, che stavano cadendo pian piano.

Weap intervenne subito e li salvò con la sua energia, ma era molto inutile, perché il vento stava portando via anche lei.

Tutti iniziarono ad allarmarsi, mentre Weap cercava di mantenere la calma, proprio come Peter.

Weap iniziò a scivolare, sbattendo contro la grata della torre Eiffel, ma nonostante questo continuava a salvare le persone.

<Il tuo costume?> chiese Weap

<Non c'è l'ho!> rispose Peter.

<Cerca qualcosa per coprirti il viso, poi andrò in Hotel a prendertelo.> urlò.

<D'accordo...> disse Peter. Il vento iniziò a smettere, ma creò un tornado, con un volto, proprio come il mostro d'acqua: era il secondo degli elementi.

il diario di Weap Stark.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora