51. Ritorno a scuola.

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♪-Personal

[grazie mille per le 600 visualizzazioni, grazie mille anche a quelli che hanno letto, votato e commentato la mia storia e grazie per avermi iniziata a seguire. THANKS🕷 💙]

"Caro diario,

Sono felice di annunciarti che dovrai  continuare a sopportare i miei scleri, dal momento in cui sono viva!

All'inizio ero morta ed è stato molto straziante, ma non solo per me, per tutti.

Ma nonostante questo, ho imparato qualcosa di nuovo:  ho imparato che la vita è preziosa e che non bisogna mai arrendersi. La morte uccide più quelli che sono intorno a te, me lo hanno dimostrato le persone che amo al mio funerale.

In realtà ho capito che ho poche persone, ma per loro sono davvero importante e questo è essenziale per me.

Ieri sono tornata in vita ed è stato tutto così veloce, da non crederci. Non credevo che fosse possibile ma Bonnie ed un'altra strega mi hanno aiutata, anche se non so bene come, infondo non conosco gli incantesimi.

Ti posso dire che io ho solo dovuto dare la mano a Bonnie, ed in men che non si dica ero tornata nel mondo dei vivi.

Sono corsa ad aiutare gli Avenger, ovviamente con le mie entrate di scena che non possono mancare.

Li ho aiutati ed ho sconfitto definitivamente Silas, ma è stato complicato, ora è difficile da spiegare ma proverò a farlo un'altro giorno.

Alla fine stavo per morire di nuovo, cadendo dal cielo dove c'era un'enorme nuvola, creata ovviamente da Silas, ma Peter mi ha preso.

Già Peter Parker, ho capito di esserne innamorata. Lo so, lo so, Weap Stark innamorata.

A proposito, Stefan provava dei sentimenti per me, ma ho dovuto dirli addio, sperando sia solo un arrivederci.

Comunque ora è tardi e dato che domani tornerò a scuola devo lasciarti, ma è stato bello tornare a scrivere.

PS: so che è passato solo qualche  giorno ma per me è un'eternità senza diario. "

La ragazza aveva ripreso il suo diario tra le mani, dopo questo tempo di assenza, che doveva essere permanente, ma per fortuna non è stato così.

Lo poggiò sul comodino, si mise sotto le coperte morbide e calde e piano piano si addormentò.

---

Weap si alzò in piedi alle prime luci del mattino, con il sole che le puntava sul viso.

Si stiracchiò le braccia e si vestii subito, notevolmente energica.

Passò qualche minuto ed era già pronta, così si diresse in cucina per fare colazione.

Scese le scale e vide, come ogni mattina, Pepper e Tony che stavano per uscire.

<Buongiorno> esclamò la ragazza.

<Buongiorno Weap, dormito bene?>

<Buongiorno!> risposero i due contemporaneamente.

<Si molto. Andate già a lavoro?>

<Si, tu invece non vai a scuola?> chiese il padre alzando un sopracciglio.

<Ovvio! Secondo te me lo perdo? Devo fare la mia entrata da ragazzina sopravvissuta ovviamente.> rispose ironicamente la figlia.

Tutti iniziarono a ridere, poi ognuno andò per la propria strada, ossia la via di scuola e del lavoro.

Dopo un po' di camminata, Weap si trovò davanti all'entrata della sua scuola.

C'erano molti ragazzi e ragazze che iniziavano a bisbigliarsi, ma a lei non importava.

Iniziò a percorrere nuovamente i corridoi della scuola, dirigendosi al suo armadietto.

Nel percorso aveva tanti occhi addosso. Durante la sua assenza si era pensato di tutto: che lei non riuscisse a controllare i suoi poteri, che fosse morta, che si fosse trasferita, che fosse andata con gli Avenger in missioni.

Le infermiere non avevano migliorato la situazione con i professori, dal momento in cui li hanno raccontato che le ferite di MJ gliele aveva procurate lei.

Fortunatamente gli studenti non ne sapevano nulla.

Come le aveva detto Stefan tempo fa, qui con un solo errore sei sulla bocca di tutti, anche se in realtà lo sei sempre e comunque.

Mentre camminava verso il suo armadietto, la ragazza si guardava in giro, per cercare Peter, Ned e soprattutto MJ, con cui non aveva ancora parlato dopo averla ferita.

Con qualche sguardo qui e lì notò il volto di Peter e corse da lui immediatamente.

Li posò due mani davanti a gli occhi.

<È inutile che ti chieda chi sono perché lo avrai già capito> tolse le mani e lui si voltò.

Era un po' cupo e serio, ma con lei non lo era molto spesso.

<Ciao Weap> disse fingendo un piccolo sorriso. La ragazza lo guardò molto confusa.

<Che hai Parker? Sei diverso dal solito...>

<Va tutto bene, Weap, va sempre bene.> disse quasi arrabbiato.

<Io non ti capisco, puoi parlarne con me dimmelo no?> chiese lei.

<Ho detto che sto bene!> Weap origliò due ragazze che bisbigliavano tra loro iniziando a sentire due o tre parole.

<Litigi tra coppia> bisbigliava una. Weap, frustata, si voltò verso la mora che aveva pronunciato queste parole.

<Siamo migliori amici, non una coppia. Potete almeno spettegolare su qualcosa di vero? dato che dirvi di farvi una vita come si deve è troppo da chiedere> rispose arrabbiata.

<Già infatti, siamo migliori amici. Solo quello> disse quasi rattristito Peter.

Ad ogni parola che pronunciava il ragazzo, la rossa era sempre più confusa.

<Che hai? La smetti? Qual è il tuo problema? Ho fatto qualcosa? Dimmelo diamine!> urlò la ragazza.

Lui alzò gli occhi al cielo.

<Il mio problema è inesistente e lo vedi solo tu, io sto benissimo! Non farmelo sempre ripetere! Basta> rispose .

<Lo vedo solo io? Che cavolo stai dicendo?>

<Sai io...>

In quel momento l'attenzione dei due ragazzi si posò su un gruppo di ragazzi che stavano facendo un'entrata favolosa, interrompendo la discussione dei due.

Erano 5 in totale: una ragazza alta, con gli occhi blu, un bel viso delicato e con le lentiggini, i capelli sotto la spalla, biondi e mossi.

Una ragazza con i capelli liscio spaghetto e castani, come altrettanto gli occhi color mandorla, un bel fisico ed un sorriso luminoso.

Un ragazzo con dei capelli corti e neri, con gli occhi castani, un po' di barba, con svariati nei.

Poi li altri due li riconobbe e capii chi erano.

il diario di Weap Stark.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora