4. L'allenamento

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♪- Unstoppable, Sia

La mattina dopo, Weap si svegliò tardi. Sgranò gli occhi e si alzò in piedi. Si diresse in cucina, dove vide gli Avengers, o quasi.

<Pronta?> chiese Steve. La ragazza le rivolse uno sguardo confuso.

<Per fare cosa?>

<Oggi ti alleniamo, ti aiuteremo con i poteri e faremo un po' di corpo a corpo.> rispose Steve.

<Ah ed oggi conoscerai Pepper, la mia fidanzata.> disse Tony. Sorrise entusiasta.

<Allora mi preparo e andiamo.> disse correndo in camera. Si mise i vestiti del giorno precedente, non avendone altri e corse dagli Avengers.

<Eccomi.> disse.

<Allora iniziamo, ho chiesto a Jarvis di creare un programma di programmazioni astrali, che produrranno programmazioni di soldati pronti a combattere. Livello medio, anche se non ti torceranno un capello, combatterete con le armi.> disse Tony.

<È geniale!> esclamò lei.

<Ho fatto di meglio, ma modestamente.> disse Tony. Steve e Natasha levarono gli occhi al cielo.

<Ora ti lasciamo da sola con questi uomini finti.> disse Steve uscendo fuori dalla stanza, seguito da Natasha.

<Non si chiamano uomini finti.> disse Tony. Si voltò verso Weap. <Cosa sono gli uomini finti? Da dove li esce.>

<Si vede che la tecnologia non è tra le sue mansioni, probabilmente, però devo ammettere che è simpatico quando ne parla al riguardo.>

<Si.> disse Tony uscendo dalla stanza. Le luci si spensero. Tutto d'un tratto si crearono delle proiezioni di uomini, circa un gruppo, che si avvicinava verso Weap.

<È tecnicamente che dovrei fare?>

<Loro ti colpiranno, tu schiva e ricambia, ogni volta che la parte colpita del loro corpo scomparirà, vorrà dire che l'hai presi bene, ma devo disintegrare ogni parte del loro corpo.>

<D'accordo.> concluse lei. Prese un bastone che stava a terra.

Il primo la colpì, schivò abbassandosi, li diede un calcio in pancia e con il bastone li colpì il fianco, distruggendolo.

L'altro si avvicinò a lei, iniziarono a combattere con i bastoni, pareggiando tutti, ma solo alla fine, Weap si spostò di lato schivandolo, prese il braccio dell'avversario tirandolo in avanti e con il bastone li colpì la testa, facendolo cadere in avanti. Infine li infilzò il bastone nella pancia, distruggendolo.

L'altro si avvicinò subito, cosi iniziarono a combattere, parando ogni mossa. Alla fine del combattimento, Weap li colpì le gambe facendolo cadere a terra e infilzando il bastone nel cuore.

Arrivò l'ultimo alle sue spalle, non seppe come ma lo percepì, fece una rondata, riuscendo a colpire il bastone e lasciando l'avversario disarmato, si buttò addosso a lui, iniziando a colpirlo in ogni parte del corpo con il bastone e schivando. L'ultimo colpo alla testa lo distrusse.

Le luci si riaccesero. Dalla porta di prima uscirono i tre Avengers.

<Brava, sei stata brava.> disse Steve.

<Noi non ce ne intendiamo molto, ma potresti combattere contro uno di noi.> iniziò Natasha avvicinandosi a lei e mettendosi in posizione di attacco.

<Emh... si, ma devo combattere contro di te?> chiese lei. Nat annuì.

<Ok... sono morta.>

<Tranquilla, non ci colpiremo davvero, quindi non ti farai male.> concluse iniziando a colpirla.

Weap parò tutti i colpì e li schivò, come fece Natasha. Il primo colpo per modo di dire lo diede Natasha, accostando una mano vicino alla testa di Weap.

<È siamo ad uno.> disse lei. Weap si alzò e ricominciò a colpirla, rientrando nella situazione di prima.

Stavolta fu lei a prendere Natasha, accostando una mano sulle costole.

<Uno.> ricominciarono e continuarono così. Natasha fece una mossa speciale e prese Weap in pieno.

<Due.> Weap si alzò e fece la stessa mossa.

<Due.> ricominciarono a combattere, sta volta l'ultimo round.

Tra calci pugni e ruote, fu Weap a vincere, accostando un cazzotto sul ginocchio di Weap.

<Ti avrei colpita qui, rompendo il braccio ed infine sul naso. Quindi tre e vittoria.> disse.

<È normale, sei bravissima ragazzina, come hai fatto a?>

<Vincere? Sai è da quando ho sei anni che faccio questo quasi tutto il giorno. Ma sei bravissima Natasha, è stato difficile batterti.> disse Weap aiutandola ad alzare.

<Davvero facevi solo questo?> chiese Natasha. Weap sospirò.

<Già, mi alzavano sempre la mattina presto, mi facevano gli esperimenti nella mia cella, mi lasciavano li qualche ora mentre insomma faceva effetto, nel frattempo scrivevo nel diario e mangiavo la disgustosa colazione. Poi dopo qualche ora mi venivano a prendere e mi portavano in palestra, dove mi insegnavano tutto del combattimento. Anche se avevo delle maniglie magiche che tenevano i miei poteri fermi.>

<Mi dispiace, te la senti di continuare l'allenamento?> Weap annuì.

<Perfetto, andiamo Tony e Steve usciamo e lasciamola controllare i suoi poteri per conto suo.> disse Natasha uscendo fuori. Steve e Tony la seguirono dopo aver scambiato un sorriso con Weap.

Weap provò a fare la stessa della sera precedente. Iniziò a creare le sfere e dovette ritirarle.

<Ce la posso fare... ce la posso fare.> continuava a ripeterselo mentre chiudeva pian piano le mani in pugni. Il bruciore si presentò nuovamente.

Non lo puoi controllare, non mi puoi controllare, rimarrai sempre sola. Non istigarmi, uccidi!

<Istigarti? A fare cosa? No sai che ti dico? Non mi importa, tu mi vuoi far paura ma non puoi.> Si che ti importa, la tua curiosità è indescrivibile.

La ragazza nemmeno rispose, continuò a concentrarsi, cercando di trattenere i suoi poteri. Chiuse gli occhi.

Fermati! Ho detto ferma! Ferma! urlò la voce. La ragazza aprì di scatto gli occhi, facendoli diventare completamente bianchi. Una cupola viola e nera la coprì, girando intorno a lei. Iniziò a volteggiare.

Iniziò a vedere delle immagini: una bomba, due bambini che andavano sotto il letto, la casa che si disintegrava e poi un nome.

<Lena?> disse infine cadendo a terra e svenendo.

il diario di Weap Stark.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora