30 Nuovi vicini

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<<Questa sera l'imprenditore più bello della città ti porta fuori a cena.>> Esclama Stephen aiutandomi con gli ultimi scatoloni.

È arrivato il fatidico giorno. Oggi lascio la casa di Emery.
Mi sento tremendamente in colpa all'idea di dover abbandonare questo posto. Avevo promesso a mia nonna che mi sarei presa cura del suo appartamento una volta diventato mio, invece lo sto lasciando.
Chissà se i futuri proprietari lo terranno bene e lo puliranno come faceva lei. Emery si ostinava continuamente a pulire tutto ciò che le capitava davanti.
Chissà se si decideranno a cambiare l'impianto elettrico una volta per tutte.
Guardo Stephen corrugando le sopracciglia al ricordo del nostro primo incontro.

<<A che cosa stai pensando? Spero tu non abbia cambiato idea.>> Borbotta cercando una risposta svelta nel mio sguardo.

Gli sorrido con gli occhi lucidi.

<<No Stephen. Stavo riflettendo. Se non fosse stato per questo appartamento io e te non ci saremmo mai conosciuti. Se non fosse stato per Emery ora non saremmo qui, insieme.>> Spiego prendendo una vecchia foto in bianco e nero di lei e del nonno da giovani.

Erano così belli e innamorati. Hanno avuto mia madre quando la nonna aveva appena ventiquattro anni, mentre il nonno ne aveva trentadue.
A ripensarci la differenza d'età tra di loro e tra me e Stephen non è molto diversa. Forse è per questo che Emery tifava per noi.

<<Siamo destinati a stare insieme.>> Esclama portando l'ultimo scatolone nel suo appartamento.

Mi guardo attorno un'ultima volta.
Mi godo il profumo di questa casa per un altro secondo, poi riconsegnerò le chiavi al proprietario del palazzo.
Devo solo godermi questo posto un ultimo momento prima di dirgli addio. Non sono pronta.

<<Dobbiamo andare Maddi, i proprietari sono arrivati con i nuovi acquirenti.>> Mi spiega Stephen abbracciandomi da dietro. Sospiro annuendo.

Non voglio lasciare a degli sconosciuti questo posto. Devo conoscerli prima.

<<Prego, venite, lei era la vecchia proprietaria...>> Sento la voce di Richard, il proprietario, farsi più vicina.

Cosa diamine ci fa Mitch qui insieme a questa donna?

<<Sì lo so, è l'ingrata di mia figlia.>> Boccheggia Mitch sedendosi sul divano senza ritegno.

Guardo Stephen, che sembra imitare il mio stato d'animo.
Sono furiosa. Uno come lui non può permettersi di vivere nella vecchia casa della nonna.

<<Quindi io sono la tua nuova mamma?>> Domanda la donna porgendomi la mano.

La guardo disgustata con il fumo che mi esce dalle orecchie.

<<No. Ho già una madre.>> Sibilo a denti stretti.

È un padre, che non ho mai avuto.
Stephen mi tira indietro prima che possa iniziare a litigare con i nuovi vicini.
Questo è un colpo basso anche per uno come Mitch.

<<Sì Richard, la prendiamo. Ci trasferiamo subito, Jenna dagli i soldi.>> Ordina Mitch posando i piedi sopra al tavolino in soggiorno.

Non posso vederlo un secondo di più.

La signora minuta dai capelli castani e gli occhiali buffi paga Richard, che esce dall'appartamento senza dire una parola.
Credo che abbia capito con che persona ha a che fare, ma poco gli importa.

<<Non puoi vivere qui.>> Sbotto guardando Mitch, che getta la cenere della sigaretta sul tappeto bordeaux.

<<Non sei più padrona di questo posto. Ora vai, voglio riposarmi un po'.>> Sentenzia invitando me e Stephen ad andarcene.
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<<Non ci voglio credere, l'hai visto? È tornato per darmi il tormento, me lo sento!>> Esclamo esausta.

OCEANO NEI SUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora