<<Quindi è lui tuo padre?>> Mi domanda Jessica sedendosi in braccio a Josh.
Loro due sono seduti su una poltroncina in pelle di fronte a me e Stephen, che invece, siamo seduti sopra ad uno sdraio morbido.
Le amiche di Jessica sono andate via da poco e Tyler è ancora all'interno della sua casa per parlare con Mitch.
Mi domando cosa voglia guadagnarci da ciò, di certo non la mia approvazione.<<Sì.>> Borbotto guardando a terra.
Indosso una semplice tuta e una felpa di Stephen. Ha il suo profumo, ma non quello artificiale in boccetta.
Profuma della sua pelle.<<Possiamo metterlo in un aereo e spedirlo in Giappone se preferisci.>> Cercando tirarmi su il morale Josh, strappandomi un sorriso forzato.
Non mi va di rovinare la festa.<<Jessica, non abbiamo ancora visto le stelle cadenti. Oggi è la notte perfetta.>> Esclamo alzandomi in piedi per raggiungere il giardino della casa.
<<Hai preso questa ossessione da tua madre. Passava tutte le notti estive ad aspettare che cadesse una di quelle palle di luce.>> S'intromette Mitch che barcolla.
Tyler lo aiuta a stare in piedi e lo fa stendere su un altro lettino.
Sicuramente desiderava sbarazzarsi di lui, penso roteando gli occhi.
Mi allontano insieme a Jessica e Josh, lasciando Stephen parlare con Tyler.
Gli animi sono tutt'altro che calmi.
Finisce sempre così. Uno dei due mi ferisce e l'altro lo attacca.
Solo la pedina che bilancia le loro emozioni.<<Vuoi che se ne vada?>> Mi domanda Jessica a bassavoce.
<<Vorrei solo che smettesse di essere cosi... Mitch.>> Sentenzio con le lacrime agli occhi.
Piango di continuo.
Piango sotto alla doccia, piango in mezzo alla folla.
Piango perché ogni attimo felice della mia vita non è altro che un intervallo tra due brutti.Jessica mi abbraccia circondandomi la vita con le braccia.
Posa la testa sulla mia spalla e mi lascia un bacio su di essa.<<Maddison.>> La voce di Tyler richiama l'attenzione di tutti.
Mi volto e lo vedo indicare con una mano l'interno della casa, mentre Stephen mi fa cenno di entrare.
Sospiro lentamente e faccio come mi dicono.<<Credevo fosse quello che volevi. Tuo padre al sicuro.>> Sbotta chiudendo la porta in vetro alle sue spalle.
Inizia a camminare per allontanarsi dallo sguardo curioso di tutti, che da fuori lanciano occhiate investigative.
Lo seguo fino alla cucina, dove finalmente mi lascia il tempo di parlare.<<Ti sembra al sicuro? L'hai fatto bere e ora si sente in potere di giudicare chiunque e distruggere la mia vita, di nuovo!>> Sbraito e la mia voce viene interrotta dal pianto.
Mi asciugo il volto con le mani dando le spalle a Tyler.
Nessun essere intelligente sanguinerebbe tra gli squali.<<Mio padre è morto per overdose. Era proprio come quello stronzo seduto lì fuori. Lo avevamo abbandonato tutti perché aveva reso le nostre vite un inferno.>> Mi confessa.
Mi affera i fianchi per farmi voltare verso di lui.
Resto immobile in seguito al suo gesto, così il suo corpo resta solo a qualche centimetro dal mio.<<Sto cercando di aiutarti, più di chiunque altro qui dentro e in quella stupida clinica.
Sono soldi spesi al vento. Mitch non vuole smettere di drogarsi o di bere.>> Mi spiega mantenendo una posizione ferma.<<Lui era d'accordo.>> Sibilo fissando le sue labbra. Se dovesse scapparmi lo sguardo nei suoi occhi, temo che non resisterei dal cascarci dentro.
<<Voleva riappacificarsi con te prima di morire.>>
Faccio un passo indietro, scontrandomi con il frigorifero.
Prima di morire?<<Cirrosi epatica, da un paio d'anni, con un tumore al fegato al terzo stadio. Gli resta solo qualche mese.>> Mi comunica abbassando la voce.
Come se non pronunciare quelle parole ad alta voce potesse aiutare a non renderle reali.
<<E ho scoperto tutto questo in qualche ora.>>
Alzo improvvisamente lo sguardo verso di lui.
I miei occhi si posano sui suoi, ma non ci cado dentro. Resto sul precipizio in punta di piedi.<<Se stai cercando di ferirmi per vendicarti di Stephen io->> Mi interrompe prima che possa finire la frase.
<<Smettila con questa storia. Ti ho già detto cosa provo per te.>> Mi ricorda sistemandomi una ciocca di capelli dietro alla spalla, lasciandomi scoperto il collo.
Se questa non è una bugia allora il momento tanto atteso dalla famiglia Della Costa sta arrivando. La morte del peggior essere umano incontrato.
Ho aspettato per anni di sentire questa notizia, eppure ora che é così vicina tutto sembra perdere di significato.
L'odio nei suoi confronti.
Le paure da lui create.
Il rancore.
Tutto è svanito di nuovo.<<Maddison mi dispiace tanto, non ero io a dovertelo dire...>> Mormora Tyler allontanandosi da me.
<<Sentirmelo dire da qualcun altro non avrebbe alleviato il dolore.>> Affermo asciugandomi le lacrime con La manica della giacca.
Tutto accade troppo velocemente.
Tyler mi prende viso tre mani avvicinando le labbra alle mie.
Mi bacia con delicatezza. Nelle sue labbra si nasconde una dolcezza innata.<<Che fai?>> Domando spingendolo.
Lui resta in silenzio. Non si pente di ciò che ha fatto. Adora la sensazione che la vendetta nei confronti di Stephen gli dà.
Lo guardo disgustata e ferita. La gente colpisce sempre dopo averci resi vulnerabili.<<Voglio andare a casa.>> Sentenzio tornando nella serra.
Afferro le mie cose e le getto tutte nella mia borsa con rabbia.
<<Cos'è successo? Cosa ti ha detto?>> Mi domanda Stephen cercando di calmarmi.
Tyler torna da noi, camminando come se potesse calpestare tutti lungo il suo cammino. Ancora non riesce a togliersi quel ghigno dall'espressione.
<<Mi ha detto della tua imminente morte, papà.>> Sbotto guardando Mitch, che assiste alla scena inerme.
<<E dopo avermi vista piangere, affitta dal dolore, ne ha subito approfittato per la sua stupida vendetta nei confronti di Stephen e ha deciso di baciarmi.>> Confesso di fronte a tutti, voltandomi verso il diretto interessato.
L'espressione di Tyler cambia.
Forse perché sa che Stephen potrebbe progettare di ucciderlo a momenti, o perché sostiene fermamente la sua teoria sul fatto che non cerca vendetta, ma che prova dei sentimenti.
Dovrebbe capire che non ci si approfitta dei momenti deboli delle persone per dimostrare ciò che si prova.<<Cos'hai fatto?>> Sibila Stephen stringendo la mano in un pugno.
Lo guardo avvicinarsi a Tyler con un'aria minacciosa, ma Tyler non si sposta. Non batte ciglio. Resta immobile con lo sguardo sulla mia figura.
<<Stephen lascia stare...>> Provo a farlo ragionare avvicinandomi ma mi fermo non appena lui sferra un destro sul volto di Tyler.
Corro per fermarli, ma due braccia mi bloccano.
<<Non si fermano due leoni in lotta.>> Mi avverte Mitch sottovoce.
<<Non sono leoni, e non sono pedine del tuo gioco. Lasciali fuori dalla tua pazzia e dal tuo caos, papà.>> Esclamo avvicinandomi a Stephen e Tyler, aiutata da Josh.
Spazio d'autrice:
mancano solo due capitoli, come credete che finirà?
STAI LEGGENDO
OCEANO NEI SUOI OCCHI
RomanceLa storia di un amore proibito, passionale e travolgente. Due anime simili in lotta contro loro stesse. Due menti che si attraggono. Due corpi che si appartengono. Questa è la storia tra l'affascinante e temerario ventisettenne Stephen e la coraggi...