25 Mitch Harris

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<<È questo tuo padre?>> Mi domanda
Stephen pronto a spezzargli ogni singolo osso.

<<Non ho soldi da darti. Vattene o giuro che ti do' fuoco.>> Sibilo a denti stretti avanzando verso di lui.

Ora che ho Stephen accanto mi sento molto più forte.
Lui mi fa sentire forte.

Mio padre mi guarda con quei suoi grandi occhi verdi ignettati di sangue.
L'ultima volta che l'ho visto mi ha lanciato addosso una bottiglia di birra.

<<Non sono qui per soldi bambina... Sono qui per sostenere la mia famiglia per il lutto di...di->> Inizia a balbettare.

Si avvicina a me con l'intento di abbracciarmi, ma Stephen mi fa da scudo, estraendo dalla tasca il portafoglio.

<<Quanti soldi vuoi per levarti di torno?>> Gli domanda estraendo cinquanta dollari.

Immediatamente Mitch li afferra aguzzando la vista come un falco in alta quota.
È sempre lo stesso stronzo egoista.

<<Per qualche banconota in più potrei anche evitare di tornare domani...>> Bofonchia leccandosi le labbra.

<<Mitch, razza di bastardo vattene subito!
Sei venuto qui, al funerale di mia madre per elemosinare soldi!>> Urla mia madre in lacrime.

Non l'avevo mai vista così disperata.
Ha la voce strozzata dal pianto, forte ma allo stesso tempo che lascia trasparire le sue insicurezze.
Tutte le paranoie che mio padre le ha procurato.
Mio fratello la ferma prima che possa tentare di colpire Mitch.
Come una ruota, inizio a piangere.
Vedere mia madre così mi distrugge e l'alcol non mi protegge da tutte le emozioni. Tutto questo è più grande di me, più forte delle mie mura.

<<Stephen...>> Riesco a dire il suo nome.

Soltanto il suo nome, perché solo lui è in grado di rassicurarmi.
Sono lui sa mettere a tacere le mie urla, solo lui calma la marea del mio cuore.

<<Vieni qui piccola...>> Mormora aprendo le braccia.

Mi lascio coccolare dalle sue braccia forti e possenti.
Le uniche braccia in grado di proteggermi da tutto e da tutti.

<<Tieni, non farti più vedere.>> Sbotta Stephen lanciandogli delle altre banconote.

Le afferra al volo, infilandole in tasca prima che Stephen possa cambiare idea.
Si avvia verso l'uscita, lasciando dietro di sè tutta la tristezza che credevo di avere sepolto.
Ha riportato nella mia vita i mostri che credevo di avere lasciato sotto al mio piccolo letto nella mia vecchia casa.
Ha riportato il caos dentro di me.

<<Ci rivediamo Amy, magari quando il cane da guardia e gli altri due sono fuori dai paraggi.>> Esordisce posando la sua mano sulla maniglia della porta.

<<Mi chiamo Maddi...>> Sussurro impercettibile.

<<È forse una minaccia?>> Sbotta Stephen scattando verso di lui.

Mitch scappa via prima che Stephen possa mettergli le mani addosso, segnando probabilmente la sua fine.

<<Maddi, tesoro...>> Mia madre mi abbraccia, cercando di confrontarmi con le sue esili braccia.

<<Mamma perfavore... Torna in hotel, cerca di rilassarti... Io voglio stare da sola.>> Mormoro cercando di essere gentile.

Non crollare Maddison, non adesso.

Mia madre annuisce debolmente, avvicinandosi a mio fratello per farsi accompagnare fuori.
Quando passa di fianco a Stephen gli posa una mano sull'avambraccio.

OCEANO NEI SUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora