35 Baci per empatia

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A causa degli straordinari questa sera ho finito alle otto di sera di lavorare. Indosso la mia giacca in pelle per uscire a fumare una sigaretta, ma appena infilo la mano nella tasca mi ricordo del biglietto di Tyler.
Rileggo il suo numero e il suo indirizzo un paio di volte.
È amico di Stephen, il ragazzo che amo con tutta me stessa, non potrei mai fare una cosa del genere, ma so che Tyler è il tipo di persona di cui ho bisogno ora.
Voglio imparare ad essere forte e sicura di me come lui. Voglio capire dove trova tutta questa sicurezza.

Fermo il primo taxi che mi passa davanti per dargli l'indirizzo di Tyler. Non credo gli dispiaccia una mia visita, è stato lui a dirmi dove abita infondo.
Ringrazio il taxista pagandolo e mi avvicino all'imponente casa.
Che lavoro fa per potersi permettere una villa del genere?
È enorme e moderna, a due piani, ed è circondata da un splendido giardino verde.
Mi incammino lungo il vialetto in mattonelle grigie per arrivare all'ingresso. Poso lentamente l'indice sul campanello.

<<Maddison?>>

Tyler viene ad aprirmi alla porta con un'espressione sorpresa. Non si aspettava di vedermi.
Indossa dei semplici pantaloncini neri ed una felpa grigia.

<<Scusa, lascia stare...>> Borbotto pentendomi di essere qui.

Mi ferma invitandomi ad entrare.

<<Complimenti, bella casa.>> Esordisco sfilandomi la giacca.

Lui la afferra posandola su un piccolo porta abiti di legno.
Mi ringrazia e mi trascina da qualche parte sul retro della casa.

<<Non hai visto la mia parte preferita.>> Commenta continuando a camminare.

Lo seguo senza contraddizioni. Dove mi sta portando?

Arriviamo ad un enorme sala relax, con una parete interamente in vetro, che dà al retro del giardino, dove sorge una splendida piscina interrata, ricoperta da una piccola serra.

<<Spogliati.>> Esordisce iniziando a togliersi i vestiti. In pochi secondi rimane in soli boxer, mettendo in mostra i leggeri addominali che spiccano sotto alla pelle.

<<No! Scordatelo.>> Sbotto scuotendo la testa.

Non entrerò mai in quella piscina con lui, in solo intimo.

<<Nemmeno se ti offro dell'ottimo champagne sotto alle stelle? Nella piscina riscaldata?>> Cerca di convincermi prendendo dalla credenza due calici e una bottiglia di champagne.

Alzo le sopracciglia, iniziando a prendere in considerazione l'offerta.
L'importante è non andare oltre al contatto visivo.
Quale persona rifiuterebbe champagne e piscina riscaldata sotto al cielo stellato?

<<E risponderai a tutte le mie domande.>> Esclamo puntandogli un dito contro.

<<Assolutamente.>>

Inizio a spogliarmi, lasciando i miei vestiti sopra al divanetto bianco al centro della stanza.
Mi accompagna all'interno della serra solare, posando i calici e la bottiglia sopra ad un piccolo tavolino. Chissà quante ragazze avrà adescato in questo modo.

<<A cosa pensi?>> Mi domanda entrando in piscina.

Lo segno iniziando a ridere.

<<A quante ragazze avrai portato qui prima di finirci a letto.>> Rispondo in completa sincerità.

<<Non azzeccherai mai il numero.>> Risponde lui porgendomi un calice.

Chiudo gli occhi godendomi il momento di pace.

OCEANO NEI SUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora