9 Alzati adesso Maddison

1.3K 36 0
                                    

Ci stacchiamo per riprendere fiato, senza interrompere il contatto tra i nostri corpi.
L'attrazione che proviamo l'uno per l'altra è la nostra malattia e dev'essere domata.
Mi allontano, prendendo la borsa che avevo gettato a terra poco prima.

<<Dove vai?>> Mi domanda seguendini con lo sguardo.

<<Mi hai umiliata questa mattina. Mi sono sentita così piccola...>> Mormoro dandogli le spalle per evitare di cascare nell'inganno dei suoi occhi.

<<Mi dispiace tanto Maddi, ma ho dovuto. Tra me e Scarlett ci sono affari di lavoro importanti.>> Mi spiega senza darmi una vera risposta.

Questo è il suo problema. Non dice mai nulla.
Non permette a nessuno di leggerlo, di conoscerlo.

<<Allora perché oggi avete discusso e se n'è andata? E perché mi ha messa in guarda su di te?>> Domando tutto d'un fiato, voltandomi nella sua direzione.

Sono troppo stanca per tenermi le paure dentro.
Non posso portare macigni dentro di me e fingere che vada tutto bene per il resto della vita.

<<Perchè ha capito che tra me e te c'è qualcosa.>> Sentenzia.

Il mio cuore sobbalza.
C'è davvero qualcosa? Anche lui mi desidera quanto lo desidero io?
Io non so cosa provo e non so cosa pensa lui, ma so che questa storia non porterà a nulla di buono.
Divoreremo le nostre anime a vicenda, siamo troppo tormentati.

<<Devo andare Stephen. Buonanotte.>> Sussurro richiudendomi nel mio appartamento prima che possa cercare di fermarmi.

Abbandono tutti i pensieri lasciandomi coccolare dall'acqua calda che scende dal getto come una benedizione per i miei muscoli tesi.
Finita la doccia torno nella mia stanza e ancora con l'asciugamano attorno al corpo, mi butto sul letto, notando un foglio di carta ripoegato su sè stesso sopra al comodino.

Mi odierai quando leggerai queste parole, ma sono un codardo.
Ora sarò su un aereo, pronto a decollare per scappare dal ragazzo che tu credi possa renderti felice.
Forse sei attratta dal suo fascino, dalla prepotenza e dall'arroganza che lo accomunano a tuo padre.
Ad ogni modo, non so il motivo per il quale tu non lo veda, ma è pericoloso.
I lividi che ho sul volto me li ha provocati lui. La sera che ho scoperto del vostro bacio, dopo essermene andato, lui mi ha seguito, minacciandomi quasi a morte.
Maddison, sei una ragazza speciale, meriti di più, anche se credi il contrario.
Non tutti gli uomini sono tuo padre.

Ti voglio bene,
Daniel.

Accartoccio il pezzo di carta, lanciandolo dall'altra parte della stanza.
Il mondo sembra cadermi addosso.
Il ragazzo affascinante della porta accanto è davvero pericoloso ed io ne sono attratta, come insetti dalla luce.
Quel fascio di luce che tanto bramano, poi finsice sempre per ucciderli.
Daniel ha rischiato la vita a causa mia.
Mi porto una mano sulla fronte, esasperata, in preda al panico.
Se mi fossi cacciata in un guaio più grande di me?
Come ho potuto credere in un rapporto di due giorni?
È proprio vero che gli adolescenti vivono tutto sulla loro pelle come se le situazioni li inghiottissero.
Mi siedo a terra, con la schiena appoggiata alla parete.
Mi sento così impotente e piccola, non so cosa fare, come affrontarlo.
Ho paura possa farmi del male, anche se nel profondo sento che non lo farebbe.

<<Nonna? Ti disturbo?>> Domando aspettando una risposta dall'altro campo del telefono.

<<No bambina, che succede?>> Mi domanda preoccupata.

OCEANO NEI SUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora