52 Qualcuno è geloso

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<<Perchè hai parlato ad Arthur in quel modo?>>

La voce di Stephen interrompe in silenzio.
Siamo nella sua stanza mentre io sono alla ricerca di qualcosa di adatto e lui mi osserva disteso comodamente sul materasso.

<<Non mi piace quel tizio.>> Sentenzio finendo di piastrarmi i capelli.

Scuote lentamente la testa.

<<Volevi salvare Scarlett dalle sue grinfie.>> Mi corregge alzandosi.

So già che vuole avvicinarsi a me. Non mi resta che aspettare che le sue labbra si posino su di me.

<<Certo. È la tua ex e a volte si comporta da stronza, è vero. Ma ciò non cambia il fatto che se si sente in pericolo devo fare ciò che posso per aiutarla.>> Spiego posando la piastra sullo scaffale accanto allo specchio.

Stephen mi abbraccia cingendomi in vita.
Mi bacia delicatamente la spalla, spostandomi i capelli di lato.

<<Hai visto il suo sguardo?>> Domando iniziando a truccarmi.

Mi tornano in mente i sui occhi, fissi su quelli di Stephen.
Giuro che potevo sentire il suo cuore anche a quella distanza. Sembrava che potesse avere un attacco di panico da un momento all'altro.

<<Sì, lei è stata violentata da bambina.>> Mi spiega posando il mento sulla mia spalla.

Mi volto di scatto.

<<Cosa? Come? Quando?>> Domando preoccupata.

Ora mi sento in colpa per tutte quelle volte in cui ho desiderato darle fuoco.
Stephen mi prende le mano e mi fa sedere sul letto, accanto a lui.

<<Aveva dodic'anni. Un amico di suo padre una notte si è intrufolato nel suo letto. Lei non ne parlò mai, mi diceva sempre di sentire che fino al momento in cui non lo avrebbe detto ad alta voce non sarebbe stato vero.>> Mi spiega accarezzandomi i capelli.

Leggo nei suoi occhi la sofferenza che Scarlett gli ha mostrato.
Ora comprendo perchè é così attaccata a lui.

<<Quanti anni avevate quando vi siete conosciuti?>> Domando.

<<Io ne avevo venti e lei diciotto.>> Mi spiega senza capire il motivo della mia domanda.

Lui è stato il suo punto di riferimento come lo è per me, la differenza sta nel fatto che loro hanno trascorso anni insieme.
Forse lei non lo ama più, ha solo bisogno di avvertire la sua sicurezza. Di sentirsi protetta.

<<Perchè é tutto così incasinato.>> Mi lamento stendendomi a pancia in su.

<<Di cosa stai parlando?>> Chiede stendendosi accanto a me.

<<Ora non posso più essere gelosa Stephen! Lei ha bisogno di te.>> Spiego voltandomi nella sua direzione.

Mi guarda corrugando la fronte.

<<Tu sei il suo pilastro. Sei la sua ancora Stephen...>> Mormoro abbassando lo sguardo.

Mi afferra il mento con la mano per guardarmi negli occhi.

<<Sei così buona Maddison. Con chiunque.>> Il modo in cui mi guarda traspira stima.

Arrossisco e sorrido.

<<Quanto tempo abbiamo?>> Domando baciandolo.

Gli prendo il volto tra le mani e lascio cadere il piccolo asciugamano bianco.

OCEANO NEI SUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora