🔴Pattini - Peter Quill

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richiesta: Anna_Weasley_123

🔴 - Peter Quill × y/n

Il natale era ormai alle porte, tutti erano impegnati con i preparativi per decorare l'Avengers Town, persino Bucky si era offerto volontario per aiutare.

Mi diressi verso la stanza del mio ragazzo, aprì lentamente la porta sgattaiolandoci dentro, ritrovandomi di fronte la sua possente schiena. Camminai sulla punta dei piedi così da non farmi sentire, dal momento che stava ascoltando la musica con le cuffie, gli circondai il busto con entrambe le braccia lasciando dei teneri baci sulla schiena, in tutta risposta prese la mia mano destra portandosela sulle labbra facendomi poi girare, tolse le cuffie e le poggiò sul letto.

"Bene Star Lord, pronto per cadere con il sedere sul ghiaccio?"
lo presi in giro, prendendo la maglia sul comò porgendogliela.

"Ma é proprio necessario entrare dentro quel cerchio di ghiaccio? Posso sempre rimanere fuori e guardarti"
chiese speranzoso.

"Pista di pattinaggio Peter, pista di pattinaggio."

Avevo programmato quella giornata da una settimana ormai, ci tenevo parecchio. Volevo passare più tempo possibile con lui, essendo sempre in viaggio tra una galassia e l'altra ci veniva difficile stare insieme.

Mi guardò per qualche secondo, poi sospirò e mi diede un bacio sulla fronte.

"Va bene, andiamo a pattinare dentro al cerchio di ghiaccio!"
disse con tono giocoso gesticolano con le mani.

[...]

Una volta raggiunto il Wollman Rink, Peter guardò tutto meravigliato, era la prima volta che riusciva a passare il natale sulla terra e questo per lui era del tutto nuovo: l'atmosfera, i regali, gli addobbi, la neve, insomma tutto.

"Tu aspetta qui, io vado a fare i biglietti e a prendere i pattini."
lui annuì in risposta.

-

"Insomma riesci a staccarti da quel bordo e devo prendere il pinguino?"
sfrecciai verso di lui raggiungendolo.

"Pinguino?"
chiese confuso.

"Si, quello che si da ai bambini o alle persone che non sanno pattinare."
dissi ovvia.

Drizzò la schiena, riuscendo a rimanere per qualche secondo fermo senza scivolare, ma ovviamente appena spostò il piede in avanti dovetti affrettarmi per sorreggerlo, iniziammo a ridere entrambi mentre alcune persone guardavano divertite la scena.

"Facciamo cosi, adesso mi giro, tu aggrappati alla mia schiena e cerca di non uccidermi possibilmente."
sbuffò mentre circondava la mia vita con le sue possenti braccia.

"Bene, adesso mi muovo, vado piano o spedita?"

"MA SEI PAZZ-"

"Abbassa il tono genio."
lo ammutolì dandogli uno schiaffo sulla mano, ottenendo un pizzicotto sul fianco da parte sua.

Voleva giocare? Avremmo giocato.

-

Fortunatamente era riuscito a fare due giri, pur sempre attaccato a me però ci era riuscito. Le sue braccia cingevano ancora il mio busto, attirandomi di più a se, in questo modo avrebbe facilitato il mio intento.

Portai il bacino all'indietro, facendolo scontrare col suo, inizialmente non ci fece caso, ed io volendolo stuzzicare ripetei il gesto altre due volte. La sua presa aumentò, così come il suo respiro forzato sul mio collo, con una mano scostò i miei capelli da un lato avvicinando il viso al mio orecchio.

"Potrei sapere quale sono le tue intenzioni?"
sfregò il naso contro il mio collo.

"Quale intenzione, amore?"
chiesi innocentemente, marcando l'ultima parola.

"Guarda che ti ho capita y/n, devi solo chiedere"
ormai aveva capito cosa avevo in mente, ma non glie l'avrei data vinta.

"Non devo chiedere niente."
sussurrai.

Frenò di colpo facendomi scontrare pesantemente contro il suo petto.
Portò entrambi all'angolo della pista chiudendomi tra le sue braccia e le pareti laterali, adesso eravamo faccia a faccia.
Sorrisi soddisfatta nel vedere la sua espressione tra un misto di desiderio e frustazione.
Con la coda dell'occhio notai un piccolo gazebo con all'interno due bagni, lanciai un un'ultima volta uno sguardo malizioso a Peter e lo trascinai fino all'entrata.

"Scusi, potremmo usare il bagno? Non mi sento molto bene.."
chiesi con tono supplichevole al proprietario, che mi indico subito il piccolo gazebo.

Tolsi subito i pattini e mi diressi verso la meta stabilita mentre Peter copiava ogni mia azione.
Aprì la porta facendolo entrare per poi chiuderla con la chiave, fortunatamente era abbastanza spazioso per due persone.

"Se hai in mente quello che peso io, ti conviene non urlare troppo."

Lo afferrai per il colletto premendo le mie la labbra sulle sue, con la sua lingua intenta a cercare la mia. Con le mani mi affrettai a cercare la cerniera dei suoi pantaloni mentre la sua bocca vagava tra il mio collo e il mio seno, mordendo e succhiando avidamente lembi della mia pelle.
Alzai lo sguardo tenendo sempre gli occhi fissi nei suoi e scesi fino ad inginocchiarmi, arrivando davanti al cavallo dei suoi pantaloni, li feci scivolare fino alle caviglie e giocai per qualche secondo con l'elastico dei suoi boxer, osservando come diventavano stretti man mano che il suo membro cresceva. Passai la mano sul rigonfiamento facendo su e giù in modo da stuzzicarlo un pò, sotto il suo sguardo tirato e impaziente; voleva di più e anche io, ma volevo farlo penare un pò.
Dopo varie "carezze" decisi che era il momento di passare all'opera, gli tolsi i boxer poggiando subito la bocca sulla punta del suo membro facendolo sospirare di piacere, con la mano massaggiavo la parte che non entrava in bocca, mentre giocavo con la lingua sulla parte più sensibile di lui.
Afferrò la mia testa intenzionato a darmi un ritmo da seguire e così feci: il suo bacino iniziò a muoversi lento dentro la mia bocca mentre una una mano tirava leggermente la mia testa all'indietro in modo da guardami negli occhi, non distorse lo sguardo nemmeno per un secondo, d'altro canto io non volevo lo facesse, mi piaceva vederlo godere per mano e bocca mia.
Quando aumentò il ritmo capì che stava per venire così aumentai la pressione con la mano togliendolo dalla bocca, però mi fermò.

"Ferma, non voglio venire così!"
prese le mie spalle e mi fece alzare.

Mi fece appoggiare sul piccolo lavandino dietro di me, mentre con una mano alzò la gonna e spostando gli slip entrò in me con un colpo, ero abbastanza bagnata quindi era tutto più facile. Le spinte furono da subito veloci, colpendo prepotentemente il mio punto più debole, facendomi aggrappare alle sue spalle, affondai la testa nel suo collo in modo da non gridare. Portò una mano sul mio collo costringendomi a guardarlo, dovetti mordermi il labbro per non urlare e proprio in quel momento mi sentí come in un esplosione, un piccolo gemito scappò dalle mie labbra quando arrivai al culmine mentre Peter portò le labbra sul mio collo, mordendolo avidamente, così da non poter fare alcun tipo di rumore, al contrario di della sottoscritta. Una volta preso fiato uscì da me ripulendosi e prendendo della carta per poi porgemela.
D'altro canto sorrisi timidamente, tutta la sfacciataggine di prima era sparita.

"Ora che ci penso dovremmo venire più spesso in questo cerchio di ghiaccio!"
alzò un sopracciglio ridendo, coinvolgendo anche me.

BENE BENE BENE.
non so perché ma i capitoli a bollino rosso mi vengono in mente solo di notte, rip.
sooo spero sia di tuo e di vostro gradimento.

love u.  💖

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