🟠Cena di famiglia - Pietro Maximoff

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richiesta: NicolDiCaprio

🟠 - Pietro Maximoff ×

messaggio da: finto biondo ❤️
« spero che tuo padre non mi ucciderà quando lo verrà a sapere»

Sorrisi nel leggere quel messaggio, mi sdraiai sul letto e risposi.

messaggio a: finto biondo ❤️
« stai tranquillo, al messino gli verrà un infarto ahaha»

messaggio da: finto biondo ❤️
« sai che non gli vado a genio.
comunque ci vediamo tra un quarto d'ora, vado a mettere il giubbotto anti-proiettile ❤️

Mi schiaffeggiai la fronte e risi di vero cuore, ricordando ciò che era accaduto a Sokovia, nonostante ciò Pietro ci scherzava sempre su. Parlando di Sokovia mi spezza il cuore, rivivere quelle immagini nella mia testa è uno strazio, specialmente per quanto riguarda il rapporto tra mio padre e Pietro, distrutto.

messaggio da: papà
« con chi stavi sorridendo prima?»

Rimasi un attimo perplessa, tanto da guardarmi intorno, fin quando qualcuno non richiamò la mia attenzione.

"Quindi?"
mi girai di scatto portandomi una mano sul petto.

"Merda, mi hai spaventata!"
lo guardai con occhi sgranati, mentre lui accennò un piccolo sorriso, tornando serio poco dopo.

Mi alzai dal letto, così da poterlo aggiustare.
Decisi di ignorare la sua domanda, anche se conoscendolo, non avrebbe mollato facilmente. Adagiai il cuscino al suo posto e mi voltai verso la sua direzione, se ne stava appoggiato allo stipite della porta con le braccia conserte, scrutando attentamente ogni mia mossa, sospirai rassegnata e lo raggiunsi.

"Papà, non devi preoccuparti, non sono più una bambina e tu lo sai"
dissi abbracciando.

"Lo so piccola mia, mi fido di te, ma non mi fido degli altri!"
puntualizzò, ricambiando l'abbraccio.

"Promettimi che appena varcherá la porta d'ingresso non farai scenate"
lo supplicai, allontanandomi di poco per poterlo vedere in viso.

Annuì poco convinto. Sapevo quanto fosse protettivo verso i miei confronti, specialmente dopo essere diventata un Avengers, e quindi aver fatto la conoscenza di Pietro, ma questo non doveva assolutamente influire sulla mia vita, e questo lui lo sapeva benissimo.

"Oh, è arrivato!"
annunciai sentendo il campanello suonare.

Mi diedi un'ultima occhiata allo specchio, con la coda dell'occhio notai mio padre guardarmi quasi con malinconia, così lo abbracciai, questo lo lasciò parecchio sorpreso, ma capí quanto ci tenesse a me.
Scesi le scale in un baleno, ritrovandomi davanti alla porta di casa mia, la quale dava l'accesso a quello che sarebbe stato il mio ragazzo, - o almeno ci speravo.. -
Lo guardai sorridendo, corsi da lui gettandomi tra le sue possenti braccia, ridemmo entrambi quando barcollò leggermente, gli lasciai un tenero bacio sulle labbra, che ovviamente intensificò non curandosi del fatto che dietro di noi ci fossero i miei genitori.
Un colpo di tosse catturò la nostra attenzione facendoci voltare, rivelando mia madre al settimo cielo e mio padre, be, mio padre si.
Pietro abbassò lo sguardo verso di me, gli feci segno di andare.

"È un piacere vedervi.
Laura, Clint.."
pronunciò il nome di quest'ultimo quasi con timore.

Mia madre non smetteva di sorridere, era l'unica a conoscenza della mia relazione con Pietro, e a differenza di un'altra persona, lei era felice per noi.

[...]

"E quindi Y/n cadde come un sacco di patate, no lo giuro signora Laura, non riusciva a reggersi in piedi!"
concluse Pietro, ridendo a crepa pelle insieme a mia madre.

Mi coprì il viso imbarazzata, ovviamente aveva dovuto raccontare di quando andammo su una di quelle giostre che ti fanno venire il voltastomaco.
Fortunatamente la cena proseguì nel migliore dei modi, tralasciando qualche battutina da parte di mio padre o qualche occhiata di troppo.
Bevví un ultimo sorso d'acqua e mi pulí la bocca.

"Bene, visto che il dolce è ancora in forno io e Pietro andiamo in camera mi-"

"NO! No, perché non state qui, con noi?"
chiese mio padre, accennando un sorriso falso.

La mia espressione cambiò totalmente, ringraziai mia madre mentalmente quando si intromise tra me e mio padre.

"Perché invece non li lasciamo un pò da soli, in fondo sono di sopra, se hanno bisogno di qualcosa basta che urlino e noi andremo da loro"
appoggiò una mano sulla sua spalla, cercando di convincerlo.

"E va bene, ma guai a te, se solo ti azzardi a fare cose che nemmeno dovresti pensare!"
gli puntò un dito contro, prima di farci segno di andare.

Guardai in direzione di mia madre per ringraziarla, guadagnandomi un enorme sorriso da parte sua. Presi Pietro per la mano e lo condussi in camera mia, chiusi la porta dietro di noi e mi fiondai sulle sue labbra. Colto di sorpresa indietreggiò fino a sedersi sul mio letto, facendomi posizionare a cavalcioni sul suo bacino. Iniziai a muovermi su esso, ricevendo segni di approvazione da parte sua. Accarezzò la mia coscia risalendo fino all'orlo del mio vestito, spostandolo per arrivare agli slip. Sospirai sulle sue labbra quando iniziò a massaggiare la mia entrata col pollice, facendo movimenti circolare e precisi, gli strinsi i capelli, facendogli capire di andare più a fondo.

"Io ti ammazzo!"
entrambi ci staccammo alzandoci di fretta, guardando terrorizzati verso la porta.

Mio padre prese Pietro di sprovvista, lanciandogli un destro che lo fece perdere l'equilibrio. Sia io che mia madre urlammo all'unisono, correndo verso i due, ormai intenti a picchiarsi.

"Vi prego smettetela!"
ormai le lacrime cadevano copiosamente sulle mia guance.

Sentendo le mie urla smisero entrambi si scambiarsi pugni. Mia madre fece alzare Clint da terra, aiutandolo a reggersi in piedi, io andai da Pietro, steso a terra con la faccia ricoperta di sangue. Iniziai a versare tutte le lacrime che avevo in corpo, abbracciandolo e stringendolo a me. Per quanto sembrasse dolorante riuscì a mettersi seduto e stringermi a lui, con l'intento di calmare il mio pianto. Lo guardai in viso, accarezzandolo delicatamente per non recargli ulteriore male, mi sorrise debolmente, lasciandomi un bacio sulla fronte. Presi un'enorme respiro e mi voltai verso mio padre, sempre stando vicino a Pietro.

"Fin quando non avrai capito che niente e nessuno potrà separarmi da lui, non rivolgermi la parola, non venire in camera mia e non azzaddarti ad avvicinarti a lui.
È il mio ragazzo, che ti piaccia o no!"
conclusi, lanciando un profondo sguardo di tristezza e delusione a mia padre.

Amavo Pietro, e nessuno mi avrebbe impedito di stare con la persone che cura ogni mia ferita.


okay ora piango.

sono fiera di questo immagina, soprattutto spero di aver esaudito la tua richiesta, aggiungendo quel pizzico di drammaticità ahaha.

love uuu💖💖💖

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