🔴Cibo italiano - Loki

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richiesta: ufwevans 

🔴 - Loki ×

Loki pov:

"Mi passi il piatto per favore?"
chiese Amanda mentre si rimboccava le maniche della felpa beige a collo alto.

"Voilá"
per un pelo Y/n non fece cadere il piatto.

Erano molto legate e si vedeva anche da un miglio di distanza, era come se fossero legate da un sottile filo rosso, che prima o poi si sarebbe staccato se una o l'altra poneva la parola "Fine"; si prendevano cura l'una dell'altra ed erano sempre presenti nel momento del bisogno, senza mai abbandonare l'altra. Sorrisi vedendole ridere per qualcosa detto da Amanda. Guardai Thor osservare con molta attenzione la sua ragazza, tra tutte le relazione precedenti avute, questa è quella giusta. Da cosa l'ho capito? Ogni volta che la vede o sente la sua voce, sorride come un bambino che riceve per la prima volta un regalo, ha gli occhi ludici e ha i brividi, appena lo sfiora. Stavano cucinando varie prelibatezze italiane e avevano chiesto a me e e Thor, di giudicare i loro piatti. Avevo già l'acquolina in bocca. Non avevo mai assaggiato la vera cucina italiana, ma anche se facesse schifo, avrei detto che era buona per non farle dispiacere.

"Amore mi allacci il grembiule?"
disse Y/n, venendomi in contro.

Devo ammettere che le curve sono veramente sexy su una donna. La voglia che mi assale nel levarle quella felpa e quei leggings, per accarezzare ogni curva del suo corpo.

"Loki?"
Y/n mi sventolava una mano di fronte al viso.

La fissavo a bocca aperta. Al solo suo pensiero, non ragiono più.

"Ehm si?" La guardai dritta negli occhi, lei arrossì leggermente.

"Mi aiuti?" accennó un sorriso.

Annuí con la testa e mi alzai per aiutarla, lentamente feci il fiocco, giusto per ammirare la sua curva del sedere.

Vedendo che Thor stava legando i capelli di Amanda in un morbido chignon, mentre lei si allacciava il grembiule; approfittai di prendere i fianchi di Y/n e farla avvicinare al suo caro amichetto. Lei si irrigidì.

"C-che fai?" sussurró cercando di allontanarsi, guardai in direzione del mio caro fratello.

Vedendo che stava baciando appassionatamente la sua ragazza, spinsi i miei fianchi contro il suo sedere, in modo che lo sentisse per bene. Y/n gemette leggermente.

"Shh dolcezza, il dolce arriva dopo"
dissi stringendo i suoi seni.

Giró lievemente il suo volto verso di me. Era completamente rossa in viso, le diedi un bacio sul collo e la lasciai andare, ma non prima di averle dato una pacca al sedere. Mi guardò storto e se ne andò in cucina, sculettando.

"Stai bene? Sei tutta rossa in viso"
chiese Amanda andando in contro a Y/n, mettendogli una mano in fronte.

"S-Si si si si, sto alla grande"
gli accarezzó la guancia e si misero all'opera.

"Thor com'è la cucina italiana?"
chiesi camminando per il salotto.

Non lo so perché camminavo avanti e indietro, ero in ansia forse. Dalla cucina si udivano delle risate e musica italiana, credo.

"Se devo essere sincero"
si passò una mano tra i capelli.

"È veramente buona, ma dopo due giorni,cominci a chiedere di nuovo della cucina asgardiana"
rise leggermente, mentre leggeva un libro.

Da come riuscivo ad intravedere dalla copertina, era il libro preferito di Amanda "Cime Tempestose". Lo seppi mentre discutevano animatamente di libri.

"Hai mai assaggiato la cucina di Amanda?" mi sedetti nella poltroncina vicino al divano, osservai la mia ragazza, incrociando le braccia; ascoltando ovviamente Thor.

"Si"
si morse il labbro e mi guardó

"È davvero brava e buona soprattutto, sta diventando anche molto brava con la nostra cucina"
sorrise, per poi girarsi nella sua direzione.

La osservava sorridendo.
Anche Y/n doveva essere brava con la cucina italiana, la cucina Asgardiana non ancora la testava. Perso nei miei pensieri, e a chiedermi se avessimo mai cucinato del cibo coreano insieme, accessi la tv e cominciai a guardare una puntata di un anime che trasmettevano, Thor invece si rimise a leggere.

I minuti sembravano non passare mai, nel frattempo io e Thor ci eravamo appisolati; io avevo appoggiato la mia testa sulla braciola, mentre lui l'aveva poggiata alla testata. Uno squillo di un telefono ci fece sobbalzare e svegliare.

"Ahh sarà sicuramente mamma!"
squittì Y/n entrando in sala a passi piccoli e rapidi, mi fece ridere leggermente.

Osservandola aveva la faccia sporca di cioccolata, soprattutto le labbra. Ma come ha fatto a sentire la suoneria, se dalla cucina proveniva una musica da discoteca? La musica italiana doveva essere veramente strana.
Prese il telefono in mano, sorrise e corse in camera sua. Curioso di sapere chi fosse la seguì, lasciando Thor sgattaiolare in cucina.

"Si certo mamma"
sospirò lei.

Parlava con sua madre, uno strano nodo si sciolse dal mio petto, entrai lentamente in camera sua, era poggiata con i gomiti alla scrivania vicino alla finestra.
Non si accorse ancora della mia presenza, quindi mi presi la briga di guardargli per bene il sedere. Senza rendermene conto, glielo palpavo già. Si girò di scatto, con la preoccupazione in viso, ma quando vide che ero io, si rilassò all'istante.
L'eccitazione cresceva in me, mentre continuavo a palpeggiare e ad accarezzare il suo lato b; mordendomi il labbro gli presi i fianchi e la feci avvicinare al mio membro. Sobbalzò e fece per alzarsi, spingendomi con la mano, ma la feci piegare di nuovo. Sapendo che non avrebbe vinto, sbuffò e continuò a parlare al telefono con la madre.
Accarezzando lentamente ogni curva del suo corpo e non trattenendo più l'eccitazione, con le mani feci appararire un preservativo, feci attenzione ad aprirla senza fare il minimo rumore e me lo infilai. Con un movimento fluido feci scorrere lungo le sue gambe, i leggings e le mutandine e in un colpò secco entrai in lei.  Si dimenò e gli tappai la bocca prima che potesse urlare. Aveva chiuso gli occhi e mi mordeva le dita. Cominciai a spingere a ritmi veloci e lei fece fatica a parlare al telefono, gemendo leggermente. Non facendocela più, chiuse il telefono e si girò verso di me, tutta rossa in viso.
Stava per rimproverarmi, lo vedevo dal suo viso, ma prima che aprisse bocca gli tirai i capelli e gli diedi uno schiaffo rumoroso su una natica. Urlò e gemette il mio nome, incredula.
Continuai a spingere in lei, toccando il suo punto debole e facendola venire nel giro di poche spinte, gemette il mio nome e poggiò la testa sulla scrivania.

"Sappi che dopo l'assaggio, voglio il bis. Ma in doccia"
sussurrai vicino al suo orecchio, stringendogli poi il sedere.

Mi mandò a quel paese, ridendo.

e con questo ho finalmente le richieste!!
ho già altre richieste da scrivere, vi ringrazio infinitamente per tutto il supporto che mi date ogni giorno.

love uuu. 💖💖💖

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