🟡Solo amici? - Steve Rogers

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richiesta: -RA1NDR0P-

HE/HIM.

🟡 - Steve Roger ×

Mancava ormai un quarto d'ora all'incontro con Steve ed io, stavo ancora lì, fisso come una mummia davanti al grande armadio di fronte a me.
"Una semplice uscita tra amici" lo aveva espressamente specificato.

" E quindi? Cosa mi metto?"
sbuffai esasperato.

Mi avvicinai aprendo anche l'altra anta, frugando al suo interno.
Alla fine cos'era migliore di un jeans, maglia e giacca di pelle?
Riguardai l'orologio, accorgendomi che mancavano davvero pochi minuti prima dell'arrivo di Steve, così ne approfittai per darmi l'ultima sistemata.

Riguardai di nuovo l'orologio sul mio polso, segnava esattamente le 20:30, mezz'ora fa doveva essere qui, che gli sarà successo qualcosa? Un imprevisto? Me lo avrebbe detto, almeno per messaggio.
Chiusi gli occhi per qualche secondo, buttandomi a peso morto sul letto, fin quando non udì un suono di clacson.
Mi alzai immediatamente dirigendomi verso la finestra, inquadrando subito la sua BMW nera. Sorrisi nel vederlo lì, ciò significava che non mi aveva dato buca come vedevo.

Chiusi il portone di casa a chiave e prima di voltarmi presi un lungo respiro, imponendomi mentalmente di risultare il meno agitato possibile.
Mi incamminai verso la sua direzione, lo vidi sorridere per poi staccarsi dal cofano.

"Vedo che entrambi c'è la siamo pensata."
disse indicando il mio giacchetto di pelle

Risi leggermente prima di abbracciarlo.
Mi era mancato.
Ultimamente aveva avuto diverse missioni, e questo lo avevo tenuto lontano dal posto per diverso tempo.

"Avevi detto solo un'uscita tra amici, se vuoi vado a mettere lo smoking"
indicai la casa dietro di me.

"Andiamo"
risi di gusto vedendo la sua faccia.

"Allora, dove andiamo?"
chiesi mentre allacciavo la cintura.

"Avevo pensato ad una pizzeria qui vicino, a qualche isolato più avanti. Dicono non sia male."

"Basta che si mangi!"


[...]


Il tragitto fu abbastanza tranquillo, se non per qualche canticchiare da parte di Steve sulle note di alcune canzone del suo tempo.
Poche volte lo notai intento a fissarmi, ercai di fare finta di niente, anche se sapevo benissimo che genere di sguardi erano.
Sganciai la cintura e aspetta Steve al di fuori dall'auto, così da poterci dirigere all'interno del ristorante.
Non era male, anzi, dava quel senso di tranquillità e serenità, come se fossi a casa mia. Ci accomodammo ad uno dei tavoli in fondo alla sala, sia perché era più tranquillo, ma anche perché meno gente vedeva Steve e meglio era.

"Quindi Leo, cosa mi racconti? notizie per il lavoro?"
chiese premuroso.

"Ohu, no. Niente."
abbassai di poco la testa.

"Non abbatterti prima ancora di aver iniziato, sono sicuro che andrà bene"
mi sorrise, ed io ricambiai.

"Tu piuttosto, trovato qualcuno?"
chiesi con tono divertito ma provocatorio.

Giurerei di aver visto per un attimo le sue guance tingersi di rosso, portò una mano dietro la nuca strofinandola su essa.
Mi guardò per qualche secondo, poi fece scioccare la lingua sul palato e parlò.

"Tu invece? Sei andato avanti dopo la piccola cotta verso i miei confronti?"

Lo fissai incredulo per la domanda che mi aveva posto. Se ne ricordava ancora.

"Se non erro, sei stato proprio tu a baciarmi, Rogers."
marcai bene il suo congnome, poggiando i gomiti sul tavolo e avvicinandomi di poco.

"Ero preso dall'alcool."
disse gesticolando con la mano.

"Avanti non inventare scuse, l'alcool non ha nessun effetto su di te. Lo sappiamo bene entrambi che c'è dell'attrazione, non mentire a te stesso!"
pronunciati seriamente.

Sospirò guardandosi in giro per poi prendere un sorso d'acqua dal bicchiere.
Lasciai morire il discorso, non aveva senso continuare a parlare di ciò.


[...]


Passamo la serata a parlare del più e del meno, tra qualche risata e le storie di lui con gli howling commandos.

"Ti va di andare a fare un giro? È ancora presto."
disse togliendo la mano dal volante per controllare l'ora.

"Se per te non è un problema"
gli sorrisi e lui ricambiò.

Dopo dieci minuti svoltò l'angolo, arrivando di fronte ad un piccolo laghetto, in cima ad una piccola collina.
Scesi dall'auto, e da lì ammirai la meravigliosa vista che mi si presentò davanti: i grattacieli e le luci facevano da contorno alla movimenta New York notturna.
Sentì la presenza di Steve farsi sempre più vicina, fin quando non poggiò le mani sui miei fianchi, sgranai gli occhi cercando di rimanere rilassato.

"Hai freddo?"

"Cosa?"
chiesi confuso, guardandolo.

"Hai la pelle d'oca sul collo, hai freddo?"
replicò.

Ci scambiammo un'occhiata veloce.
Non capì come, ma in un battito di ciglia mi ritrovai schiacciato tra lo sportello dell'auto e il corpo possente di Steve. Fu un bacio famelico. La sua lingua cercò subito la mia, mentre le mie mani vagavano sotto la sua maglia, accarezzando ogni centimetro della sua pelle. Scese con i baci fino al collo, dove indugiò per qualche minuto. Sospirai quando portò una mano sul cavallo del miei pantaloni, strinsi i suoi capelli rilasciando innumerevoli sospiri. Cercai di togliergli la giacca ma il suo corpo premeva sempre di più contro il mio, mentre le sue labbra erano intente a torturare la mia pelle.

"S-Steve."
mugugnai in preda al piacere.

Lo sentì sussurrare qualcosa di incomprensibile contro la mia pelle.
Così lo richiamai e lì, fu constretto a rialzare la testa. Mi incantai a guardare le sue labbra gonfie e rosee insieme ai suoi occhi pieni di desiderio.

"Andiamo a casa!"
sussusarrai piano ma deciso.

Mi guardò, inizialmente confuso, fin quando non capí le mie intenzione.

"Oh, non vedo l'ora!"

allooooora, essendo il mio primo capitolo al maschile non li lamento, ma a giudicare sarà la persona in questione.
inoltre volevo ringraziarvi per aver interagito col capitolo "richieste".

love uuu💖💖💖

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