richiesta: herondaleparker
🔴 - Peter Parker ×
Essere la ragazza di Peter Parker ha i suoi vantaggi, quali? Facile, nessuno.
Ogni qual vota ci incontriamo per fare qualsiasi materia riguardante la matematica, chimica o fisica sono costretta a non muovete la testa dai libri.Oggi invece è proprio lui ad avere bisogno del mio aiuto. La prossima settimana deve consegnare un lavoro per storia dell'arte, in particolare sull'architettura italiana, quindi mi sono "offerta volontaria" per aiutarlo.
Suonai più di una volta al campanello, la porta si aprí, rivelando una zia May ricoperta di farina e cacao. Iniziai a ridere vedendola in quello stato, sul suo viso il sorriso che aveva quando mi vide tramuto in un espressione offesa, portando le mani sui fianchi.
"È così che di saluta la persona che ti sfama ogni qual volta vieni qui?"
chiese."Scusa zia May, ma fai troppo ridere"
dissi avvicinandomi."Oh vieni qua!"
mi fece segno di abbracciarla."Perfetto adesso sono sporca anche io"
dissi guardandomi la maglia."A Peter piaci ugualmente!"
mi informò prima di entrare in cucina."Chi è che mi deve piacere?"
il rumore dei passi sulla moquette mi fece girare verso le scale.La figura di Peter fece capolinea nel salotto.
Indossava una maglia grigia e un paio di pantaloni di tuta neri. Mi avvisi verso di lui, che mi accolse con le braccia aperte e il sorriso sulle labbra."Ciao bimbo ragno"
lo baciai dolcemente, ma il signore non aveva intenzione di lasciarmi andare."C'è tua zia di là!"
mi staccai da lui dandogli un leggero pugno sul braccio."Zia noi andiamo su!"
urlò per farsi sentire."Ma ci sono i biscotti Peter!"
disse affacciandosi sulla porta.Peter alzò le spalle prendendomi poi dal braccio e trascinandomi sulle scale.
Entrammo dentro camera sua, che subito chiuse a chiave, poggiai lo zaino sulla scrivania e tolsi la giacca. Mi girai verso di lui che subito attaccò le sue labbra alle mie, lasciandomi sorpresa. Strinsi i suoi capelli intensificando il bacio, il suo respiro accelerato colpiva le mie guance. Contro voglia mi staccai da lui."P-peter dobbiamo... dobbiamo studiare"
lo informai col fiatone.Annuì controvoglia aggiustandosi il ciuffo, abbassai lo sguardo e sorrisi compiaciuta.
"Il ragnetto di sì è svegliato"
lo indicai con lo sguardo."E non andrà a dormire per un bel pò"
mi informò lui, dandomi una pacca sul sedere.[...]
"Avanti ripeti, chi è il maggior esponente dell'architettura italiana?"
mi posizionai di fronte a lui."Uh, okay.."
diede un'ultima occhiata al libro e poi inziò."L'architettura rinascimentale si sviluppò a Firenze, dove, durante il periodo romanico, si era mantenuta una certa continuità con le forme chiare e regolari dell'architettura classica. Il punto di svolta, che segna il passaggio dall'architettura gotica e quella rinascimentale, coincide con la realizzazione della cupola del Duomo di Firenze, eseguita da Filippo Brunelleschi tra il 1420 ed il 1436. Tuttavia, la prima opera pienamente rinascimentale è lo Spedale degli Innocenti[6] costruito dal medesimo Brunelleschi a partire dal 1419. A questo fecero seguito le basiliche di San Lorenzo e Santo Spirito, la Sagrestia Vecchia e la Cappella dei Pazzi, opere nelle quali lo stile brunelleschiano diede origine a decorazioni in pietra serena applicate su impianti derivati dall'unione di forme geometriche elementari (quadrato e cerchio). L'arte del Brunelleschi fu d'ispirazione per diversi architetti del secolo, come Michelozzo, Filarete, Giuliano da Maiano e Giuliano da Sangallo; in particolare, quest'ultimo fissò i principi dell'arte fortificatoria detta fortificazione alla moderna, della quale è considerato il fondatore insieme col fratello Antonio da Sangallo il Vecchio e Francesco di Giorgio Martini.
Alcuni anni dopo l'esordio di Brunelleschi si registra l'attività di Leon Battista Alberti, che a Firenze eseguì il Palazzo Rucellai e la facciata di Santa Maria Novella. L'Alberti, profondamente influenzato dall'architettura romana, lavorò anche a Rimini (Tempio Malatestiano) e Mantova (San Sebastiano e Sant'Andrea). Un suo allievo, Bernardo Rossellino, si occupò del riassetto della cittadina di Pienza, una delle prime trasformazioni architettoniche ed urbanistiche della storia del Rinascimento."
concluse prendendo un'enorme respiro.Applaudí entusiasta.
In poco tempo avevo memorizzato gran parte di quello che avrebbe dovuto presentare.Mi alzai posizionandomi sulle sue gambe, agguantò il mio sedere stringendo tra le mani.
"Penso proprio che ti meriti una bella ricompensa."
alzò un angolo della bocca, posizionandosi meglio sotto di me.Gli lasciai una scia di baci dalle labbra fino alle clavicole, leccando e mordendo piccoli lembi di pelle. Sospirò poggiando le mani sulla mia schiena, per poi inserirne una dentro i pantaloni, stringendomi una natica, quel gesto mi invogliò a muovermi sul suo bacino, aumentando il gonfiore sotto i suoi boxer. Inserì una mano sotto la sua maglia, accarezzandogli l'addome.
"Il mio ragnetto.."
sussurrai sulle sue labbra.Si alzò di scatto buttandomi sul letto, posizionandosi tra le mie gambe. Entrambi togliemmo i vestiti, rimanendo soltanto in intimo.
"Il tuo ragnetto vuole tessere la sua ragnatela, dentro di te."
disse mordendomi il seno.Portai le mani dietro la schiena sganciando i ferretti del reggiseno, mentre Peter continuava a succhiare i capezzoli facendoli indurire. Inserí le dita dentro gli slip massaggiando il mio clitoride col medio per poi inserirlo al mio interno. Lo strinsi al mio petto, ansimando il suo nome, mentre continuava a torturarmi sia i seni che la mia parte più sensibile. Mi dimenia sotto di lui.
"... di più"
lo supplicai.Sorrise sul mio petto. Abbassò i boxer liberando il suo membro gonfio. inserì due dita dentro la mia bocca, che laccai, per poi lubrificare il suo membro. Lo guardai eccitata più del subito. Picchettò sul mio clitoride per entrare lentamente. Strinsi le sue spalle gemendo. Solo in quel momento mi ricordai di zia May, sgranati gli occhi coprendomi la bocca.
"Peter.."
lo richiamai."Si.."
alzò la testa dal mio collo."Zia May!"
pronunciammo all'unisono."Cazzo.."
ma la sua imprecazione era dovuta a ben altro, e io lo capí benissimo.Aumentò il ritmo delle spinte, mi coprí la bocca con la sua mano per non urlare, con l'altra mano invece andò a stimolare il mio clitoride col pollice. Strinsi gli occhi animando, tolse la mano sostituendolo con le labbra, baciandomi con forza. Dalla sua gola uscì un suono gutturale, riversandosi in me, graffiai la sua schiena muovendo il bacino contro di lui. Uscì da me per mettersi al mio fianco.
"Ti sono venuto dentro.."
disse con fiatone."Prendo la pillola"
lo rassicurai."Ragazzi? Aprite, ho portato i biscotti."
la mia sanità mentale nel frattempo
👁️👄👁️, andata.io vi giuro che scrivere queste cose e farmi venire idee col ciclo è una tortura bella e buona.
ora mancano altri due rossi, Bucky e Loki.love uuu. 💖💖💖
STAI LEGGENDO
Marvel - immagina & oneshot
Fanficraccolta di immagina e one shot sui personaggi della marvel. - smut and soft. ⚠️ - tutto quello che leggerete qui è frutto della mia immaginazione, vietato copiare.