🔴Gigolò - Pietro Maximoff

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🔴 - Pietro Maximoff × y/n

Guardai con attenzione tutte le varie categorie che il sito mi offriva, variano da genere in genere dai gay ai transessuali, etero, mature, hardcore, insomma di tutto e di più. Ma cosa ci facevo su questo sito dannazione...
Afferrai il mouse facendo scorrere la freccetta fino alla x, quando un profilo attirò la mia attenzione:

PIETRO MAXIMOFF:
anni: 24
categoria: gigolò.

Era un bel ragazzo, quasi mi dispiacesse il fatto che avesse intrapreso quella carriera.
Le informazioni del suo profilo dicevano che era uno dei migliori dell'agenzia, offriva servizio ad ogni tipo di ragazza/donna, nessuna esclusa, solamente per dare piacere e farle sentire bene, dava attenzioni la dove l'altro corpo era incapace di arrivare.

Al diavolo, cosa avevo da perdere.

Risposi a tutte le domande che il sito richiedeva e infine aggiunsi l'indirizzo di casa e l'orario che preferivo per l'appuntamento.
Tremai al solo pensiero che un uomo sconosciuto avrebbe violato il mio corpo per sempre, anche se sotto il mio consenso.
Mi alzai dalla sedia dirigendomi verso l'armadio, indecisa su cosa indossare.
Non potevo certamente presentarmi a lui in pigiama, dovrei almeno darmi una sistemata ai capelli e mettere qualcosa di più adeguato..
Afferai una maglietta bianca e dei pantaloncini che arrivavano fin sopra il ginocchio.
Fortunatamente non avevo vergogna del mio corpo, era una delle poche cose di cui andavo fiera, qualche volta.

Guardai l'orologio e già segnava le 21:00.

"Cazzo, devo muovermi!"
mi affrettai a sistemare la stanza ed il salotto, fin quando il campanello non suono.

"Un attimo!"
urlai in modo da farmi sentire.

Raggiunsi correndo la porta, prima di afferrare la maniglia presi un lungo sospiro.
Abbassai la maniglia ed aprí la porta, rivelando di fronte a me il tanto atteso momento.

"Buonasera signorina.
È lei Y/n Y/s?"
mio dio era una visione...

"S-si, prego entri pure."
mi ripresi da quel piccolo stato di trance e lo feci entrare.

"Si accomodi pure dove meglio preferisce.
Emh.. vuole qualcosa da bere?"
lui rise vedendomi così agitata.

"In realtà sono parecchio stupito, mi aspettavo una signora adulta pronta a cavalcarmi per scaricare tutta la frustrazione!"
spalancai gli occhi per le parole che aveva utilizzato.

"E invece.."
avanzò fino a raggiungermi.

"Mi trovo di fronte ad una bellissima ragazza."
mi sorrise, un sorriso misto tra il dolce e il malizioso.

"Mh, possiamo andare in camera."
annullai il contatto visivo e gli feci segno di seguirmi.

Mentre salivamo le scale sentivo il suo sguardo bruciamo la pelle, buttai fuori un lungo respiro cercando di non farmi vedere da lui. Entrammo dentro la stanza, mi sedetti sul letto e lui copiò il mio gesto, rivolgendomi un lieve sorriso.

"Sei.. nervosa. È la prima volta che chiami qualcuno per darti piacere?"

"Si, qualcosa del genere.."
risposi imbarazzata.

Mi strofinai un braccio guardando altrove, sentivo l'ansia farsi strada dentro di me e questo non era un bene.
Volevo togliermi questo sfizio, che poi non era altro che un semplice bisogno carnale.
Alzai il viso e vidi Pietro intento a togliersi la giacca poggiandola sulla sedia.
Si girò verso di me prendendomi la mano.

"Guarda che non farò niente di quello che pensi anzi, io sono qui per farti stare bene.
Ma devi affidarti a me affinché questo possa accadere."
gli sorrisi debolmente.

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