Arrivo all'Accademia (Capitolo 2)

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19 febbraio 2021, 16:07

Suona il campanello, Mida scende al piano di sotto per rispondere: c'è un pacco proprio per lui. Una volta preso e aperto scopre il contenuto: un biglietto con su scritto "Prato della Valle, statua di Francesco Petrarca. Portare solo il contenuto del pacco. Si consiglia di essere presenti almeno 10 minuti prima dell'orario d'apertura". "Ah già, l'incontro è domani" pensa, dentro al pacco, però, c'è qualcos'altro che attira la sua attenzione: sembra una tuta da palestra grigio scura, è della taglia giusta. Mida se la prova e nota subito il fatto che essa sia molto aderente, ma non limita affatto i movimenti, anzi, sembra sentirsi molto più agile di prima; "Ora che ci penso, è simile a quella che indossava quel Darian l'altro giorno... beh, devo dire che sta decisamente meglio a me eheh. Sarà meglio metterla via, i miei potrebbero pensare che sia andato in centro a spendere soldi e non ho voglia di rovinarla subito". Sin dal primo incontro con Darian, Mida sentiva che, dentro di lui era cambiato qualcosa; quella malinconia, quel dolore fisico e dell'anima sembravano come svaniti, ma sotto sotto era un po' titubante: "Siamo sicuri che ciò che è successo lunedì sia vero? Ha quasi rotto un muro con un solo pugno, e senza farsi nulla" pensava "Non è che magari quello si dopa?" alcune volte fantasticando un po' troppo "E se mi avessero drogato?" in questi casi, Mida dimostra di avere davvero una grande immaginazione...

20 febbraio, 15:48

Mida arriva al Prato della Valle di corsa, aveva quasi rischiato di perdere l'autobus perché si era addormentato. La piazza, come al solito, era piena di gente.

Mida arriva davanti alla statua di Petrarca, di fianco a lui, ci sono 5/6 ragazzi ed un paio di ragazze che più volte lo guardano disgustati e continuano a parlare dei loro affari a voce alta, come mercanti ambulanti che cercano di attirare a loro la clientela.

 "Parlassero almeno di cose intelligenti" pensa. "Ehi tu, dove vai vestito così di merda?" gli dice una delle due ragazze ridendogli in faccia, "Senti oca, non ho pane da darti, quindi vedi di girare largo" risponde freddamente Mida con uno sguardo impassibile, con la stessa freddezza di un cecchino che prende la mira per poter usare al meglio l'unico proiettile rimastogli. Due dei ragazzi gli si avvicinano, uno lo prende per il colletto della tuta: "Come cazzo hai chiamato la mia tipa, coglione?" "Oca, non vedo metafora più giusta. Ora, cortesemente, lasciami stare, non ho voglia di litigare" ma non sembra che la sua risposta sia stata gradita "MI PRENDI PER IL CULO, COGLIONE?" "Non serve scaldarsi" "STAI ZITTO BRUTTO COGLIONE, ORA TI FACCIO PASSARE LA VOGLIA DI FAR LO SPIRITOSO" alza la mano destra, la chiude in un pugno e la scaglia con una gran forza sul viso di Mida; "Non s'avvicina minimamente alla forza di Darian" pensa, dopodiché muove la testa all'indietro e, con uno scatto improvviso, colpisce con la fronte il naso del ragazzo, il quale inizia a perdere sangue e toglie le mani dalla tuta di Mida, che si prepara a scagliare un altro colpo. 

Gli torna alla mente il momento in cui aveva visto Darian usare la sua tecnica: "Vediamo se funziona" pensa. Posiziona una gamba di fronte all'altra, mette il braccio sinistro davanti al destro e, una volta presa la mira, esclama, senza volerlo, "Pugno dei 100 tori imbufaliti". Mentre il colpo stava per essere scagliato, per un istante, si illuminò di una luce rossa, ma si videro anche le risate di alcuni passanti che avevano sentito in quel momento le parole di Mida, che si sconcentrò, la leggera luce rossa scomparve e il pugno prese il ragazzo solo di striscio. Il ragazzotto stava per tirare un gancio verso Mida, quando uno dei suoi compagni lo ferma e gli sussurra all'orecchio "Dai andiamo via, quel tipo sembra essere con lui e non voglio averci niente a che fare" e, dopo poco, il gruppetto se ne andò.

In effetti, si stava avvicinando una figura a noi familiare, un uomo sul metro e novanta, con un sorrisetto si avvicina a Mida: "Vedo che hai già fatto il riscaldamento" era Darian.

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