ATTO 2: La riunione straordinaria (Capitolo 17)

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Assemblea straordinaria dei Guardiani, Roma, 17:18

Mentre la sala per la riunione veniva preparata, la maggior parte dei Guardiani erano arrivati. Mancavano solo quelli dalle parti più estreme del globo, come il Sud America, l'Oceania ed il Sudafrica. Nel frattempo, era arrivato anche Darian, il quale si appoggiò su un muro, per non essere d'intralcio a coloro che dovevano allestire la sala. Insieme a lui, era arrivato anche Ares, il quale indossava un mantello rosso acceso che lo copriva dal collo ai piedi: "Che c'è, ti senti in soggezione perché sei quello col fisico peggiore?" lo punzecchiò Darian con tono sarcastico. "Le tecniche migliori non dipendono dal fisico" rispose il greco con voce pacata: "Dovresti saperlo, Sartori". I due si lanciarono come un'occhiata di sfida e Ares si diresse verso l'aula magna, dove stava per avere inizio l'assemblea.

18:23

Con la maggior parte dei Guardiani presenti, Furlan iniziò con l'argomento del giorno, parlando dell'evasione del penitenziario McBurn di vari criminali pericolosissimi. "Per evitare una situazione d'emergenza estrema" disse l'uomo: "Suggerisco di chiudere i confini nazionali e di controllare gli arrivi da porti e aeroporti negli ultimi tre giorni". Buona parte dei presenti era a favore della proposta. Ares si alzò in piedi: "Con tutto il rispetto, Guardiano Furlan" controbatté: "Sono partiti solo da un paio di giorni e stanno pure viaggiando in nave, mi sembra un po' eccessivo fare questi controlli in tutto il mondo, non crede? Proporrei di attuare il meccanismo che ha detto lei solo per i paesi più vicini all'Antartide, per evitare di creare terrore tra la popolazione e danni all'economia mondiale. Che ne pensate signori?" concluse.

Molti Guardiani appoggiarono l'idea di Ares perché più conveniente. Dopo le votazioni, il greco vinse con una percentuale del 67 per cento delle preferenze. Terminata l'assemblea, Ares si recò al bagno, prima però controllando che non ci fosse nessuno dentro. Indossò un auricolare: "Mi senti?". "Affermativo" rispose Tien Tsu dall'altra parte della cornetta; "Sono riuscito a convincere questi idioti a non chiudere tutti i confini, potete pure attraccare da me a Creta". "Ricevuto" rispose l'altro, chiudendo poi la telefonata.

Uscito dal bagno, Ares incrociò Darian, il quale gli chiese ridacchiando: "Adesso parli da solo nei cessi? Non mi stupirei se la prossima volta ti portassi una bacchetta magica!". Il greco accennò un sorriso e poi se ne andò senza rispondere alla frecciatina.

Nel frattempo, nell'altra parte della penisola, Mida e Lucia continuavano ad allenarsi. La ragazza parava tutti i colpi di Mida, il quale invece aveva incassato almeno la metà dei suoi. "Tsk! Mi aspettavo di più da te" disse la ragazza con tono deluso: "Anche se il maestro Darian ti ha preso sotto la sua ala, continui ad essere una delusione". Appena finì la frase, Mida la colpì con un destro in pieno volto. Poi un sinistro. Poi un altro destro. La colpì per dieci volte, prima che Lucia contrattaccò dandogli un calcio all'altezza dello stomaco.

"Vuoi giocare duro, eh?" disse la ragazza con un tono di sfida. Colpì Mida con un destro sul naso ed infine gli diede un calcio sul volto, scagliandolo contro una pietra. Lucia si mise la mano sul volto e notò del sangue: "Quel pivello sta facendo passi avanti, devo cercare di non farmi superare..." pensò. Mida si rialzò, appoggiandosi sulle ginocchia. La ragazza gli diede le spalle ed iniziò ad andarsene.

"*Anf anf* L'allenamento non è ancora finito!" disse il ragazzo con voce ferma, rimettendosi in posa da battaglia, nonostante il volto pieno di lividi. "Smettila" rispose Lucia: "Insistere non ti porterà da nessuna parte. Su, alzati e andiamocene".

"So che non sarò il più forte o quello con le tecniche migliori" disse Mida: "Ma se non mi spingessi ogni volta verso i miei limiti... non riuscirò mai a raggiungere gente del calibro di Darian, né tantomeno a sorpassarle. Quindi continueremo ad allenarci, che ti piaccia o no!". Dopo aver stretto il pugno con la mano destra, si lanciò verso Lucia, che ricevette un colpo sulla parte sinistra del volto. Dopo aver ripreso equilibrio, la ragazza lo colpì con un diretto allo stomaco. Vide però che il ragazzo non aveva nessuna reazione.

Abbassò lo sguardo e scoprì che Mida si era parato con la mano bionica e le aveva reso impossibile muovere il braccio. Per liberarsi dalla presa, Lucia colpì con un calcio il fianco del ragazzo, che lasciò la presa e venne investito da una serie di colpi al volto e all'addome. Mida fece qualche passo indietro e, quando Lucia stava per sferrare l'ennesimo pugno, bloccò il suo attacco con una mano, mentre con l'altra la colpì con un Fulmine della Fatica. La ragazza, dopo esser stata investita da una potente scossa elettrica, domandò: "Che razza di attacco è?".

"Si chiama Fulmine della Fatica" rispose Mida: "Come suggerisce il nome, deriva dalla fatica e dal dolore provati in battaglia, i quali vengono trasformati in energia, che a sua volta diventa una scossa elettrica. Quest'attacco è utile negli scontri di lunga durata, infatti può permettere all'utilizzatore di curarsi parzialmente. Ovviamente è inutile utilizzarlo all'inizio di una lotta".

"Interessante..." commentò la ragazza: "Ma non hai fatto caso a questo". Il ragazzo abbassò per un attimo lo sguardo e sentì un colpo fortissimo al torace che gli interruppe il respiro, venendo costretto a lasciare il braccio di Lucia. Prima che la ragazza scagliasse il colpo finale, il Grande Nano li interruppe per avvisarli che la cena era pronta. I tre cenarono e andarono a dormire presto, dato che non avevano nemmeno le energie per tenere le palpebre aperte.



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Tien Tsu e gli altri criminali arriveranno in Grecia da Ares? L'Ordine dei Guardiani avrà fatto bene ad approvare la proposta di quest'ultimo?

Come si riorganizzerà la Squadra Zubinov adesso che arriveranno vecchi e nuovi membri?

Nel prossimo capitolo: "Si prepara il piano"

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