L'origine dell'odio (Capitolo 34)

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2 settimane dopo

Il giudice aveva deciso di mandare Pietro Romeo ai domiciliari. Ad attenderlo fuori dal tribunale c'era la sua famiglia con De Luca ed un altro paio di uomini. Il boss, ammanettato, era accompagnato da due Carabinieri, messi alla sua sinistra ed alla sua destra. I suoi figli continuavano a chiamarlo con grande gioia e lui rispose sorridendogli.

Il rumore del motore di una Vespa si fece sempre più vicino. "Don Romeo!" urlò uno dei due uomini a bordo del motociclo. L'interpellato alzò lo sguardo e, insieme ai due uomini dell'Arma, venne crivellato di colpi, cadendo a terra. La Vespa accelerò, sparendo poco dopo.

Tutti, rimasti scioccati dalla scena, corsero verso il corpo di Pietro Romeo ormai senza vita. "Papà!" urlarono disperati i bambini, con lacrime di dolore che solcavano i loro volti. Avrebbero voluto correre ad aiutarlo, ma De Luca, anche lui con gli occhi lucidi, li caricò in macchina e li fece portare via. Poco dopo accorsero altri Carabinieri, per capire cosa fosse successo ai loro colleghi.

2 giorni dopo

Al funerale di Pietro Romeo era pieno di gente: dai bambini agli anziani, dai personaggi più popolari ai meno popolari. La sua bara venne sepolta accanto alla lapide dei genitori. Vincenzo aveva terminato le lacrime: adesso era il momento della vendetta.

Dopo un paio di ore dalla cerimonia, De Luca andò a prendere un whisky in un bar. Accanto a lui si sedette un altro uomo di statura media. "Ottimo lavoro. Adesso però dovete andarvene" disse il consigliere della famiglia Romeo, porgendo una mazzetta e due biglietti aerei all'altro. L'uomo mise in tasca i soldi ed i biglietti: "Perché dovremmo andarcene? Ormai la famiglia Romeo è stata distrutta". "O picciriddu, Vincenzo, ora vorrà vendetta. È come a so padri" rispose De Luca, mandando giù con un sorso solo il cicchetto ed uscendo dal locale.

Il piccolo Vincenzo, cercando di non pensare al padre, andò nella solita gelateria. Stavolta però, il gelataio lo trattò con fare freddo e distaccato, cacciandolo via. La gente smise di salutarlo ed i bambini con cui giocava di solito iniziarono a prenderlo in giro, picchiarlo e sputargli addosso. Dentro il suo cuore cominciava a maturare l'odio verso quella gente, un odio che non si sarebbe placato più.

5 anni dopo

"Eh? Vuoi vendicare a tuo padre?" ripeté De Luca. "Esatto" rispose fermamente Vincenzo Romeo: "Voglio ammazzare quei figli di puttana che hanno tradito mio padre!". L'uomo scoppiò in una risata: "Mi piaci ragazzo, ragioni proprio come a iddu. Ma adesso non puoi fare nulla, guarda" disse, porgendogli un volantino: "È un'Accademia che si trova a Napoli, lì potrai trasformare la rabbia che provi in forza per schiacciare i tuoi avversari!".

Pochi giorni dopo, Vincenzo e Riccardo partirono per l'Accademia di Napoli, dove vi rimasero per 10 anni. Una volta tornati, i due avevano affinato molto le loro abilità: Vincenzo era arrivato al livello di un Guardiano, ma inizialmente non aveva interesse nel diventarlo. Riccardo, invece, voleva progettare la costruzione di un'Accademia anche a Reggio Calabria, con l'intenzione di aiutare il profondo Sud.

4 anni dopo

Grazie ai fondi della famiglia Romeo, la costruzione dell'Accademia di Reggio Calabria era stata completata. Riccardo fece il questionario e venne promosso a maestro. Vincenzo, invece, iniziò ad occuparsi degli affari di famiglia e a creò un rapporto con Ares, il quale lo fece entrare nella squadra Zubinov. In pochi mesi riprese possesso dei territori appartenuti precedentemente da suo padre.

Grazie alla sua influenza, la famiglia Romeo piantò delle basi solide in Calabria, espandendosi in tutto il Meridione e garantendosi un gran consenso tra la popolazione. Nel 2011, gli allievi, i maestri e l'ex Guardiano Esposito elessero all'unanimità Vincenzo Romeo come Guardiano del Mezzogiorno a vita.

Grazie alla sua nuova carica, Vincenzo Romeo espanse ancora di più la sua influenza, mettendo mano principalmente sulla politica ed il traffico di sostanze stupefacenti. La fiamma dell'odio che ardeva dentro di lui fin da quando era giovane non si era mai spenta. Un piano progettato da anni sarebbe andato in atto la sera di quell'anniversario, se Mida e Lucia non si fossero messi in mezzo.

Qualche ora prima dello scontro tra Mida e Vincenzo Romeo

Un uomo aprì una cartina su una scrivania. Il Guardiano del Mezzogiorno cerchiò vari punti intorno a Reggio: "Voglio che entro stasera vengano piazzate cariche esplosive in tutti questi punti e che vengano affondati tutti i traghetti al porto. Isoleremo la città del resto del mondo e lasceremo che la sua gente si ammazzi da sola". I presenti annuirono con la testa ed eseguirono l'ordine. Autostrade, binari ed ogni altra via di comunicazione vennero circondate da chili e chili di tritolo.


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Riusciranno Mida e Lucia a fermare il piano del Guardiano?

Nel prossimo capitolo: "Lucia vs Vincenzo Romeo"

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