Lucia infuriata (Capitolo 43)

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"Capisco" disse Mida: "E se mi rifiutassi?". Angel si tirò su le maniche: "Allora non mi lasci altra scelta...". Lucia lo fermò, prendendolo per il braccio: "Aspetta. Mida, ti prego, vieni con noi! Non ti faremo del male, lo stiamo facendo per il bene tuo e quello di tutti!".

"Ho detto che non me ne andrò da qui, Lucia. Anche se provassi che sono innocente, nessuno mi crederebbe. Quindi che senso ha venire con voi? Dai, andatevene e dite che non avete trovato nulla" rispose il ragazzo, dando le spalle agli altri due e tornando verso il suo piccolo falò.

La ragazza abbassò la testa e strinse i pugni: "Dopo 5 mesi... dopo tutte le notti passate a sperare che tu fossi ancora vivo... dopo tutti i pianti pensando al modo in cui te n'eri andato... DOPO 5 MESI IN CUI TE NE SEI ANDATO CI TRATTI PURE COSI'?!". Intorno a Lucia si accese una fiamma color rosso acceso, che la inglobò. Sulla sua fronte s'ingrossò una vena, come i capillari negli occhi, che si arrossarono.

Mida si girò in tempo per parare un pugno, mettendo le braccia a croce: "Tsk! Brucia!" pensò. "Cos'è, vuoi sfidarmi?" domandò il ragazzo. "Come puoi... come puoi essere indifferente a tutto ciò?!" esclamò la ragazza, tentando di attaccare Mida con un altro pugno, ma quest'ultimo lo schivò.

Il ragazzo, avvicinandosi con il Cringe di 1° livello, la colpì con un gancio destro sul volto. "Senti, non mi va di combattere. Ultimo avviso, andatevene!" disse con tutta calma. Lucia non lo ascoltò e partì all'attacco, calciandogli il fianco. Il colpo fece rotolare a terra il ragazzo per qualche metro.

Mida si rialzò, pulendosi il sangue dalla bocca. La ragazza gli si parò davanti, mirando al volto con vari diretti. Il ragazzo schivò tutti i colpi, fino a quando non gli arrivò una ginocchiata allo stomaco, che gli fece sputare dell'altro sangue. Prima con un destro, poi con un sinistro, Lucia colpì ripetutamente il volto del suo avversario.

"Maledetto!" gridava la ragazza mentre colpiva Mida in volto. Quest'ultimo attivò il Cringe di 2° livello e, grazie alla sua resistenza, incassò gli attacchi e colpì la ragazza con un destro diretto al volto, facendola schiantare contro una roccia. "Cosa c'è, è tutto qui quello che sai fare?" domandò il ragazzo, provocandola.

Lucia si lanciò verso Mida. Quest'ultimo iniziò a caricare un pugno. Mentre stava per scagliare il suo attacco, si ricordò di ciò che aveva passato 5 mesi prima con la ragazza: gli allenamenti, le battaglie, i bisticci, le risate e quando lo aveva aiutato con il suo passato.

"Tsk!" il ragazzo chiuse gli occhi e deviò di proposito il attacco, mancando l'avversario. Gridò poi dal dolore del colpo infertogli da Lucia, che lo ustionò e lasciò addirittura una piccola cicatrice. Mida, per via del dolore, cadde a terra. Lucia provò a dargli il colpo di grazia, ma Angel la fermò mettendosi in mezzo tra i due: "Basta così. Adesso va' a calmarti, io vado a pulirgli le ferite!".

La ragazza distese le spalle e la fiamma che la circondava si spense. "Va bene" disse, tenendo la testa china: "Intanto vado a chiamare Darian". Detto questo, andò a sedersi su una roccia lì vicino mettendosi le mani sul volto, con la testa che continuava a girarle.


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Cosa succederà a Mida, ora che è stato messo al tappeto da Lucia? Dal bosco si sente in lontananza qualcosa che si avvicina; chi o cosa sarà?

Nel prossimo capitolo: 300 contro 1

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