Intrusione (Capitolo 25)

7 2 0
                                    

Il mattino seguente

"Si è rotto?" domandò a Lucia a Mida, il quale stava controllando alcuni movimenti del braccio bionico. "Per il momento sembra di no" rispose il ragazzo: "Però mi sa che tra poco dovrò chiedere a Chesnay di procurarmene un altro". La ragazza fece un'espressione leggermente confusa: "Chesnay? È quello che ha il laboratorio all'Accademia?".

"Sì, ma senza Darian non avrei mai potuto averlo" disse Mida. I due sorrisero e ci fu un piccolo momento di silenzio. "A proposito, sai se per caso ci ha contattati?" domandò il ragazzo. "Mh? Ah no no" rispose Lucia. "Però hanno fatto in modo che la carta non venga accettata da molti negozi. Adesso dovrò pagarmi i vestiti di tasca mia" disse con tono rassegnato.

Mida si fece serio: "Ieri ho ucciso il fratello del Guardiano di questa zona. Non gli ci vorrà molto per trovarci e farci fuori. Secondo me, dovremo trovare le prove stasera. Potresti chiedere a Darian le coordinate della casa di questo Vincenzo Romeo?". "S-sì, lo chiamerò più tardi... sicuro che le ferite non ti facciano male?" domandò la ragazza, che sembrava concentrata su altro.

"Sì sì tranquilla" ridacchiò il ragazzo, controllando davanti ad uno specchio le cicatrici sulla schiena procurate dallo scontro con Gordias.

Accademia di Padova

"Capisco. Fategli le condoglianze da parte nostra" Paolo Furlan chiuse una telefonata, dalla quale era stato informato del lutto di Vincenzo Romeo. Mise il telefono in tasca e si diresse in un'aula di Controllo Emotivo, dove Darian stava facendo lezione.

Aprì la porta dell'aula. I ragazzi si alzarono in segno di rispetto, ma lui fece segno di star seduti. "Darian, potresti venire un attimo nel mio ufficio?" chiese il Guardiano. L'uomo annuì con la testa ed uscì dalla classe.

Arrivati nel suo ufficio, Furlan chiuse la porta. "Cos'è successo? Devi trovare una scusa per non andare a qualche inaugurazione?" domandò Darian, ridacchiando. "Pochi minuti fa mi è arrivata la notizia che il fratello di Vincenzo Romeo è morto ieri pomeriggio" disse il Guardiano con tono serio.

"Mi dispiace per lui, ma che cosa c'entra?" chiese Darian. "Ricordi che hai mandato quei due ragazzi in Calabria? Dobbiamo capire se sono stati loro oppure no. Nel caso, dovremo subito annullare la missione e riportarli qui. Romeo potrebbe massacrarli e venire qui per fare lo stesso con noi. Contattali adesso" disse Furlan. Darian compose il numero di Lucia, nessuna risposta. Neanche quello di Mida rispondeva.

Hotel dove alloggiano Mida e Lucia

Il telefono squillava, ma nessuno rispondeva. I due ragazzi si erano addormentati. Mida aveva involontariamente abbracciato la ragazza, la quale, quando si svegliò, fece finta di niente e rimase lì; in fondo non le dispiaceva.

Ad un certo punto, anche il ragazzo si svegliò. Accese il cellulare per vedere che ora era, facendo scivolare la ragazza sul materasso. "È quasi ora di pranzo. Vuoi che andiamo a prenderci qualcosa?" domandò. Lucia rispose con aria confusa: "Cosa? Ah sì sì. Vado a prepararmi". Mentre lei andò a vestirsi, Mida si chiese come mai quel giorno fosse così assente, ma non si fece molte domande.

Notò che, nella schermata del suo telefono, vi era una notifica. "Chiamata persa da Darian". Pensando fosse qualcosa d'urgente, il ragazzo lo richiamò. Ancora nell'ufficio di Furlan, Darian sentì il suo telefono squillare: "È Mida". "Che fai, non rispondi?" chiese il Guardiano. "Nah, aspetto un po' prima di rispondere. Lui prima non ha risposto subito" rispose l'uomo, stiracchiandosi sulla sedia in cui era seduto.

"VUOI RISPONDERE SI' O NO DARIAN? GUARDA CHE POSSO BENISSIMO MANDARTI A FARE BENEFICENZA IN BASILICATA!" urlò Furlan innervosito. Darian prese un colpo, mettendosi sull'attenti. "NO TI PREGO, IN BASILICATA NO!" esclamò, rispondendo poi al telefono. "Oh, ciao Mida" disse con tono calmo e pacato. Il Guardiano scosse la testa e si girò di spalle, facendo finta di sistemare la libreria.

EmotionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora