Proposta inaspettata (Capitolo 53)

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Aprendo gli occhi, Mida vide che il maori era immobile a mezz'aria. Con un piede, Carlos era riuscito a fermare l'uomo palla: "Scusa il ritardo Midinho, ma ho avuto delle faccende da sbrigare!". Il ragazzo, vedendo che il compagno di cella era venuto in suo soccorso, ridacchiò nervosamente.

"Perché proprio loro due?" si domandò Lupo che Corre, osservando la scena: "Un membro della Vecchia Guardia ed il responsabile del disastro di Reggio?". Il direttore si alzò in piedi, attirando l'attenzione di tutti: "Gladiatori!" urlò: "A chi mi porterà le teste di Mida Faggin e di Carlos Silva avrà uno sconto sulla propria pena di almeno 10 anni!".

Tra i partecipanti ed il pubblico si creò un mormorio generale: "Mida Faggin?! È per colpa di quel bastardo se sono in questa topaia!" "Un membro della Vecchia Guardia? Pensavo fossero tutti morti!". I carcerati si lanciarono in massa verso Mida e Carlos. Quest'ultimo calciò via Oahu e si preparò allo scontro. "Maledetto!" urlò Niihau, volando verso il brasiliano. Quest'ultimo lo fermò col petto ed iniziò a palleggiarci con le ginocchia. Dopo averlo alzato all'altezza giusta, con una semirovesciata colpì Molokai al volto, mettendo sia lui che il fratello fuori gioco.

Mida gli coprì la schiena mettendo al tappeto due detenuti che gli si erano avvicinati. "Il fatto di non poter usare le emozioni rende il tutto più complicato!" commentò il ragazzo. "Devi ancora impararne di cose, filho..." sospirò Carlos, appoggiandosi alle mani e colpendo a piedi uniti un avversario. Dopodiché, ruppe l'osso del collo ad un altro gladiatore con un calcio.

"Sai usare la jinga?!" esclamò Mida con gli occhi a stellina. "Certo" rispose Carlos: "In Brasile ce l'hanno tutti nel sangue. Da Pelé a Neymar, da Juliana Moreira a Bolsonaro. Anche se su quest'ultimo ho dei dubbi". Appoggiandosi alle spalle del ragazzo, colpì al volto un detenuto alle loro spalle. I due continuarono insistentemente ad opporre resistenza all'orda di nemici che si era lanciata verso di loro.

Improvvisamente, dalle pettorine di ogni partecipante, uscirono delle scosse elettriche che fecero crollare tutti a terra. "Per oggi basta così" disse ad alta voce Lupo che Corre: "Tornate nelle vostre celle, avrete tempo anche domani per ammazzarvi". Le guardie entrarono nel campo di battaglia, ammanettarono i prigionieri e li portarono di peso nelle loro celle.

Un'ora dopo

"Hai visite" disse una guardia, aprendo la porta della cella di Mida e carlos. Una figura anonima incappucciata entrò. Mida capì che non si trattava di Diana, la figura era troppo robusta per essere lei. La figura si tolse il cappuccio, mostrando una lunga chioma bionda: "Quindi sei tu Mida Faggin...".

"Chi diamine sei tu?" domandò il ragazzo. "Oh giusto, che maleducato che sono. Mi chiamo Ares, Guardiano della Grecia" rispose l'uomo. A Mida quel nome suonava familiare. Si scervellò nel ricordarsi dove lo aveva già sentito nominare, oltre che nella mitologia greca. "Ares, Guardiano della Grecia... tu eri nella lista di Vincenzo Romeo... tu fai parte della Squadra Zubinov!" esclamò il ragazzo, dopo che tutto gli ritornò in mente.

"Oh. Allora non serve allungarci troppo con le presentazioni" sbuffò Ares: "Sono venuto qui per farti una proposta, caro Mida. Fosse per me, ti ammazzerei seduta stante, ma Tien Tsu mi ha detto di proportelo lo stesso. Dunque, cosa ne dici di unirti alla Squadra Zubinov?".

Il ragazzo sbiancò dalla proposta fattagli dal greco. Tutto si sarebbe aspettato, ma non questo. Nella sua mente balenarono vari pensieri.


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Cos'è la "Vecchia Guardia" di cui parla Lupo che Corre? Come mai Tien Tsu ha voluto che Ares facesse questa proposta a Mida? Che cosa sceglierà il ragazzo, accetterà o rifiuterà?

Nel prossimo capitolo: "La decisione"

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