In viaggio verso l'eremita (Capitolo 9)

3 2 0
                                    

21 marzo, 9:45

Sotto casa di Mida era arrivata a prenderlo una macchina di lusso nera. Il ragazzo controllò di avere tutto il necessario per il viaggio, salutò i suoi genitori e partì. A guidare la vettura era Mark, elegantemente vestito, una cosa che possiamo definire un ossimoro.

“Come mai sei tu a farmi da autista?” chiese Mida. “Ho perso una scommessa con Darian…” rispose l’uomo: “A proposito, mi ha detto di dirti un paio di cose prima del nostro arrivo. Prima di tutto, devi stare attento a non prenderlo come un gioco, l’allenamento a cui ti sottoporrai è decisamente più intenso di quello che faccio fare a voi ragazzini. Secondo punto, se qualcuno dovesse chiederti chi ti ha mandato, non parlare mai bene di Darian”.

“Non l’avrei fatto in ogni caso, ma come mai?” chiese confuso il ragazzo. “Diciamo che quei due hanno avuto una discussione qualche anno fa…” gli spiegò Mark.
“Capisco… comunque, com’è questo eremita? È forte?” chiese Mida con un certo entusiasmo e gli occhi a stellina. “Beh, l’ultima volta che l’ho incontrato era forte, ma non so se in questi anni sia migliorato o no” disse Mark tenendo gli occhi sulla strada: “Anche l’eremita ha molto a cuore la questione della Squadra Zubinov, quindi, nel caso, non pensare minimamente a sfidarlo e spiegagli direttamente perché sei lì” si raccomandò.

“Ok. Comunque, perché Darian ce l’ha con questa Squadra Zubinov?” domandò il ragazzo, che sembrava esser stato più curioso durante quell’ora di viaggio che in tutta la sua infanzia.
“Un giorno te lo spiegherà lui o il Guardiano Furlan. Abbiamo promesso di non parlarne con nessuno, a meno che lui non ci dia il permesso” rispose con tono misterioso Mark, mentre si accingeva a fare manovra per parcheggiare.

Arrivati a destinazione, Mark fece scendere Mida dall’auto e si raccomandò un’ultima volta: “Dentro al tuo zaino dovrebbe esserci un walkie talkie, in caso di emergenza usalo, è collegato alla zona comunicazioni della base.”
“Va bene”. L’auto partì e Mida si guardò attorno per analizzare la zona in cui si trovava.
“Eremita, eh? Arrivo subito!” disse tra sé e sé “Però… non capisco. È da qualche minuto che mi sento come osservato… mhhh… sarà una mia impressione”. Si diresse lungo un sentiero che conduceva dentro il bosco, emozionato dall’idea di incontrare quest’eremita.

Nel frattempo, una strana ombra che fino a poco tempo prima era dietro di lui scomparve nel bosco.

Dopo quasi quaranta minuti di camminata, Mida si guardò attorno, per cercare di orientarsi: “Non è che magari mi sono perso? Forse dovrei ripercorrere il sentie-“ sbatté un paio di volte le palpebre per rendersi conto che il sentiero non c’era più: “E ADESSO CHE FACCIO? SE USASSI IL WALKIE TALKIE PER CONTATTARE LA BASE, DARIAN MI PRENDEREBBE IN GIRO PER ALMENO UN PAIO DI MESI. CHE FACCIO? CHE FACCIO?”
Finito di parlare, si sentì qualcosa muoversi dietro ad un cespuglio; Mida si girò di scatto e si mise in posa di battaglia. Dal cespuglio uscì un lupo dal manto scuro che tentò di azzannarlo. Il ragazzo si difese fermando con le mani le fauci del predatore e lanciandolo addosso ad un albero.

Una volta rialzatosi, il lupo si trasformò in uno strano liquido scuro, diventando poi un gorilla. “Oh, quel lupo si è appena trasformato in un gorilla” disse Mida con tono calmo, poi si rese conto di ciò che era appena successo: “QUEL LUPO E’ DIVENTATO UN GORILLA?!” esclamò sbarrando gli occhi. L’animale si lanciò subito contro di lui, ma riuscì a bloccare le braccia del primate: “Non penso sia uno vero, quindi posso prenderlo a botte senza rischiare denunce dal WWF” borbottò, tirando poi un calcio al fianco sinistro dello scimmione.
L’animale incassò il colpo e tirò un pugno sul volto di Mida, che si schiantò addosso ad un albero: “Ho sentito dire che i gorilla sono degli animali con una forza bruta assurda, riescono perfino a sollevare un’auto, ma io non sono un’auto o almeno, lo sono in parte” pensò guardandosi il braccio bionico creato da Chesnay.

Il gorilla tentò di colpire ancora Mida con un pugno, ma il ragazzo fermò il suo braccio e scagliò un Colpo dei 100 tori imbufaliti sul ventre dell'animale, trapassandolo. “I do not wish to be monke anymore” disse ridacchiando, ma, forse fortunatamente, non lo sentì nessuno. Da lì, il primate si trasformò in una strana sostanza appiccicosa che iniziò ad avvolgere Mida, che dovette ricorrere al Tuono dello schifo per aprirsi un varco e poter fuggire da esso.

Quando si voltò indietro per controllare se la strana sostanza stesse ancora per attaccare, vide che gli alberi che lo circondavano si trasformarono anch’essi in quella strana sostanza appiccicosa e a loro volta si trasformarono in predatori affamati. Mida era circondato, l’unica opzione era combattere. Una tigre provò a saltarli addosso, ma il ragazzo le impiantò nel petto un bastone che aveva trovato poco prima.

Dopo una decina di minuti passata a sferrare varie volte il Colpo dei 100 tori, le mani di Mida iniziarono a sanguinare: “Ma quanti diamine sono?” ansimò, scagliando un altro colpo addosso ad un orso, il quale però non sembrava averne risentito tanto. “Potrebbe essere un’idea stupida, ma posso comunque provarla…” disse Mida appoggiando le nocche a terra e usando l’onda d’urto causata dal Tuono dello schifo per volare in aria.

Il volo durò qualche secondo e Mida atterrò sulla schiena di un leopardo: “Dovrei aver recuperato abbastanza energie” pensò. Mentre stava tenendo ferme con le mani le fauci di un lupo, vide che gli altri animali iniziarono ad accasciarsi a terra con delle ferite, come se qualcuno li avesse attaccati. Il ragazzo riuscì, ma per poco, a vedere qualcuno che si stava muovendo ad una velocita altissima, almeno per un normale umano.

Mida sentiva che il lupo non opponeva più resistenza e, dopo essersi voltato per capirne il motivo, vide che dell'animale rimaneva solo la testa. Lanciò un urletto di spavento e lasciò cadere la testa del lupo a terra; davanti a lui comparve una figura ed il ragazzo lanciò ancora un urletto acuto per lo spavento.

EmotionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora