Lucia (Capitolo 12)

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Accademia di Padova, 23 marzo, 16:03

Seduto davanti alla statua del Petrarca, Darian aveva con sé uno zaino da viaggio e sembrava stesse aspettando qualcuno. "Quanto diamine ci mette?" disse guardando l'orologio che aveva sul polso: "Doveva essere già qui da una decina di minuti...". Appoggiò le guance sui pugni e si sedette ad aspettare.

Qualche minuto dopo, arrivò davanti a lui una ragazza. Aveva dei capelli castano-chiari, che teneva raccolti in una coda, lasciando però liberi due ciuffi sul viso; le sue forme erano leggermente accentuate nonostante la sua età: avrà avuto tra i quindici ed i sedici anni. Era vestita in modo sportivo e portava sulle spalle anche lei uno zaino da viaggio. "Eccomi, sono arrivata" disse tranquillamente.

"Era ora, sono quasi venti minuti che ti aspetto!" le disse Darian con tono offeso. "Guarda che l'appuntamento era alle 16 e dieci, non alle 16 meno dieci" rispose la ragazza. Darian, ricordandosi di quando si erano accordati il giorno prima, sbatté un paio di volte le palpebre e rimase in silenzio.

"Comunque, devi ancora dirmi dove dobbiamo andare" continuò la ragazza (Lucia). "Hai ragione, beh, andremo a visitare un mio alunno che ho mandato ad allenarsi con un eremita" rispose Darian. "Ok, ma è tanto lontano?" chiese Lucia. L'uomo si mise lo zaino in spalla: "Ci vorrà al massimo un'oretta di macchina. A proposito, andiamo a caricare i bagagli".

Casa del Grande Nano, 16:11

Nel frattempo, Mida, dopo una sessione di addominali con le gambe ancorate al ramo di un albero, continuava ad allenarsi. Per incrementare la velocità del ragazzo, il Grande Nano decise di colpirlo ripetutamente. Mida, usufruendo del Cringe di 1° livello, doveva cercare di schivare tutti gli attacchi dell'uomo.

Su venti, ne schivò tredici. "Non male" disse l'eremita: "Al momento, raggiungi una velocità massima di 320 km/h ma, considerando che ieri contro quel mostro eri ad un limite di 190, potresti fare passi avanti se continui così!". Mida disattivò la trasformazione: "Giusto per curiosità" chiese: "Qual è la velocità più alta che ha mai raggiunto?". Dentro di sé rise per il gioco di parole. Il Grande Nano posò la mazza a terra: "Beh, nei miei tempi d'oro, una volta ho raggiunto la velocità di 213'000 km/s, ma il mio fisico non reggerebbe più una velocità così alta" disse sorridendo.

Mida, invece, sbiadì esclamando: "213MILA?! MA E' QUASI LA VELOCITA' DELLA LUCE!". Riattivò il Cringe di 1° livello e, con tono deciso, disse: "Riprendiamo l'allenamento, devo diventare ancora più forte!". L'eremita raccolse la sua mazza e tornarono ad allenarsi.

Mentre il ragazzo ed il Grande Nano riprendevano il loro allenamento, Darian parcheggiò l'auto e, insieme a Lucia, s'incamminarono in un sentiero che portava al bosco. "Dimmi, non ti senti osservata?" chiese l'uomo. "Sì, da un paio di minuti" rispose la ragazza. Sotto i loro piedi, intanto, una poltiglia di color viola gli immobilizzò le gambe, impedendogli di muoversi. "Dev'essere un attacco di qualche nemico" commentò Darian. "Sarà quell'eremita?" chiese Lucia; "No, probabilmente di qualche membro della Squadra Zubinov" rispose l'altro.

Quest'ultimo, incrociando le dita delle mani, formò un cerchio con i pollici e gli indici. In quello spazio, comparì una piccola luce bianca: "Laser della tigre" disse e, dalla luce bianca, uscì un piccolo getto di energia che iniziò a bruciare lo slime viola, il quale si ritirò, lasciando andare i due. "Ma le tigri non sparano laser..." commentò Lucia con voce un po' delusa. "Lo so" le rispose Darian: "Devo trovarle un nuovo nome".

Lo slime mutò in una forma umanoide con dei tratti non ben definiti e si scagliò contro di lui. L'uomo, con calma e tranquillità, lo colpì di lato con un pugno sul volto, sfasciandoglielo: "È tutto tuo" disse rivolto a Lucia, mentre scrutava l'orizzonte cercando di capire dove andasse a finire il sentiero.

La forma umanoide, non riuscendo a rigenerarsi, si lanciò ancora una volta contro Darian. Stavolta però, Lucia si mise tra i due e, con un calcio, colpì lo slime allo stomaco. Quest'ultimo si inginocchiò a causa del colpo subito e provò a contrattaccare, ma la ragazza lo colpì in viso con una sfera di energia: "Tecnica del disgusto: sfera!" esclamò, facendo poi esplodere la poltiglia viola.

"Però anche tu dovresti cambiare nome alle tue tecniche" si lamentò Darian: "Così sono davvero noiose!". Lucia lo ignorò e proseguirono lungo il sentiero. A qualche decina di metri da loro, sul ramo di un albero, il ragazzo della Squadra Zubinov aveva spiato i due con un binocolo. Dopo aver visto che uno dei suoi Slimy era stato distrutto, impallidì. Rivolto all'uomo, che era sotto l'albero, disse con voce impaurita: "Kopjia, non ci crederai mai a quello che ho visto!" l'uomo alzò lo sguardo e chiese: "Cos'hai visto Akinari?". Il ragazzo gli rispose: "Darian Sartori è qui e sembra aver portato con sé qualcun altro!". Kopjia sbiancò: "EH?! SARTORI E' QUI? MA COS'E' VENUTO A FARE?" iniziarono a tremargli le mani: "Già era difficile prima con il pivello e l'eremita" pensò: "Adesso siamo ancora di più nella merda!"

Mida continuava ad allenarsi senza sosta. Stavolta, oltre a schivare gli attacchi del Grande Nano, doveva pure contrattaccare. Su venti attacchi, ne aveva schivati sedici, senza però riuscire a colpire l'uomo. Solo una volta l'aveva sfiorato. "Bene, stai facendo progressi" si congratulò l'eremita: "Adesso hai raggiunto una velocità che si aggira intorno ai 470 km/h!". Mise via la sua arma e andò a rinfrescarsi al ruscello. "Non continuiamo?" chiese il ragazzo, che voleva continuare ad allenarsi. Il Grande Nano rispose: "Per oggi basta, non farebbe bene al tuo corpo aumentare tutta la propria potenza in un giorno solo. Ti distruggerebbe"

"Dovremmo essere arrivati" disse una voce proveniente dal bosco. Mida la riconobbe subito: era quella di Darian. Il ragazzo vide l'uomo e Lucia uscire dalla boscaglia e si chiese chi fosse la ragazza che era con lui. "Oh, Mida!" esclamò Darian: "Allora sei qui! Pensavo ti saresti perso nel bosco!" gli tirò una pacca sulla spalla e guardò la ragazza: "Oh giusto, voi due non vi conoscete ancora. Mida, Lucia. Lucia, Mida" i due si strinsero la mano. "Hai un bel coraggio per venire qui, Darian!" fece con voce seria il Grande Nano. L'altro sorrise, si tolse lo zaino dalle spalle e si avvicinò verso l'eremita. Entrambi si guardarono con aria di sfida. Nell'aria si sentiva che lo scontro stava per iniziare. 

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