"AHIA! E fa' piano!" esclamò Mida, mentre Lucia gli stava togliendo i chiodi dalla schiena. "Se non te li togliessi così, ti farebbe ancora più male" rispose scocciata la ragazza. "AHIA! Satana bueo ma§io!" urlò ancora il ragazzo dal dolore.
Nel frattempo, sulla via del Corso che attraversa buona parte del centro della città, arrivò un'auto nera di lusso, che parcheggiò a lato della strada. Dalla vettura uscì Vincenzo Romeo. Vestito elegante come suo solito, entrò in un piccolo negozietto di souvenir.
Una volta entrato, l'uomo si accertò che non ci fosse nessuno e si avvicinò al bancone con fare minaccioso. Da sotto il bancone uscì un ometto alto circa un metro e settanta. I capelli, rimasti ormai solo ai lati e dietro la testa, facevano intuire che la sua età oscillasse tra i 37 ed i 45 anni. Dopo essersi sistemato gli occhiali, l'uomo prese un colpo, tremando: "D-Don Romeo, c-come mai siete venuti accà?".
Romeo, guardando l'uomo dall'alto verso il basso con uno sguardo minaccioso, disse con una voce ferma e decisa: "Lo sai benissimo. Non c' pagasti o' mensile al fratello di Greco. E gli sparasti pure. Adesso però, avi a pagare". Il negoziante, con voce tremante, rispose: "S-Scusatemi Don Romeo, non c'era bisogno che vi scomodaste. C-C'è stato solo un malinteso!". "Un malinteso..." ripeté l'energumeno passandosi la mano sulla barba: "Hai tempo fino alla fine della settimana per pagare il debito a Greco. Altrimenti..." prese una piccola statuetta in ceramica e la frantumò stringendola in una mano: "Chista sarà a' fine i to fighia". Dopodiché, Romeo uscì dal negozio e salì nella sua auto, andandosene.
Un paio di minuti dopo, Mida e Lucia stavano passeggiando per il centro della città. "Sicuro che non vuoi andare al Pronto Soccorso?" domandò la ragazza. "Nah tranquilla, ormai iniziano a non farmi più male" rispose tranquillo il ragazzo. In effetti, le ferite di Mida stavano guarendo molto più velocemente rispetto ad una persona persona.
Lucia si sentì strattonare la maglietta. Si voltò e vide che era la bambina che avevano incontrato quando erano arrivati in città. Dopo essersi salutate, si abbracciarono e continuarono a camminare, ignorando Mida, che nel frattempo era entrato in un negozio.
"Mhh... quale potrei portare alla nonna?" borbottò, mentre se ne stava piegato sulle ginocchia ad osservare le varie ceramiche. "Lei quale mi consiglia?" chiese al proprietario del negozio, seduto dietro il bancone, con la faccia appoggiata sulle mani ed uno sguardo rassegnato. "Mi ha sentito?" domandò il ragazzo. "Mh?" fece il negoziante alzando lo sguardo: "Senti ragazzo" disse "Tra poco chiudo, potrai ripassare domani". L'uomo prese un cornetto e lo diede a Mida, che pagò e uscì dal negozietto con un'aria un po' confusa: "Ma c'è scritto che chiude alle sette...".
"Ecco dove ti eri cacciato!" disse Lucia, tenendo tra le mani un paio di borse piene di vestiti. "Scordati che te le porti anche stavolta" disse Mida. Il telefono squillò ed il ragazzo rispose. Era Darian. "Come stanno procedendo le ricerche?" chiese l'uomo. "Non abbiamo fatto molti progressi. Oggi siamo stati attaccati da un ragazzo che frequentava l'Accademia qui vicino" rispose Mida. "Capisco..." rispose l'uomo: "Allora, dimmi: CHI DI VOI DUE HA SPESO PIU' DI 1600€ IN VESTITI UTILIZZANDO I NOSTRI FONDI?". Il ragazzo allontanò il cellulare dall'orecchio per salvare i propri timpani.
Successivamente, riavvicinandolo all'orecchio, rispose con tutta calma, osservando le borse di Lucia: "Mhh... Non lo so" e poi chiuse la telefonata. Subito dopo iniziò a sudare freddo, pensando a quanto Darian si fosse infuriato con loro.
Quella sera
A casa di Don Romeo, in una sala illuminata da una timida luce, il Guardiano stava parlando con un'altra persona, che si era accomodata davanti a lui. "Gordias è stato messo fuori combattimento oggi, lo abbiamo trovato in mezzo alla strada in via Giulia. Era pieno di sangue e aveva varie ossa fratturate. Il dottore ha detto che non si rimetterà prima di due mesi" disse l'ospite di Romeo, che si rivelò essere un uomo con un'età intorno ai trent'anni. Aveva dei capelli chiari ricci, con una barba corta ma poco curata. Sul viso, presentava delle occhiaie, date dal fatto che lavorava fino a tarda notte.
"Impossibile sia stata una delle famiglie della zona. Sai qualcosa?" domandò l'energumeno. "So solo che non sono del posto e che sono dotati anche loro di poteri come i nostri" rispose l'ospite. "Loro hai detto?" ripeté Romeo. "Sì, dovrebbero essere un ragazzo ed una ragazza. Sono anche abbastanza giovani, ma non per questo dobbiamo abbassare la guardia".
Il Guardiano annuì con la testa: "Non dobbiamo correre rischi, meglio usare subito le maniere forti!". "Vuoi che me ne occupi io?" chiese il ragazzo. "Non serve pensavo di mandargli contr-" rispose Romeo, ma l'ospite lo interruppe: "Non preoccuparti, lo faccio con piacere. E poi, ti devo ancora un favore. Giusto, fratello?". I due risero e continuarono la serata parlando e bevendo.
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Davvero l'ospite è il fratello di Vincenzo Romeo? Metterà i due ragazzi alle strette?
Nel prossimo capitolo: "Umorismo: arma a doppio taglio"
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Emotion
AdventureMida è un ragazzo 15enne normale. Un giorno incontra Darian che, dopo avergli salvato la vita, gli farà scoprire il potere generato dalle emozioni. Saranno raccontate le loro avventure ed i loro scontri con la Squadra Zubinov, un'organizzazione che...