Si prepara il piano (Capitolo 18)

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15 aprile, Heraklion, isola di Creta

Era notte fonda e degli uomini incappucciati entrarono in un edificio sulla costa dell'isola. Quando tutti arrivarono, Ares si accertò che nessuno li avesse visti e/o seguiti. Dopodiché, accolse i suoi ospiti e li fece accomodare in una sala.

Il greco diede il benvenuto a tutti ed iniziò il suo discorso: "Come sapete, la vostra evasione dal penitenziario McBurn non è passata inosservata. Sono riuscito a convincere gli altri Guardiani a non chiudere tutti i confini, ma prima o poi si chiederanno perché non ci sono notizie di voi. Dunque, propongo di approfittare di questo periodo di tempo per gli addestramenti". Successivamente, proiettò su un muro i volti di Mida e Darian: "Fino adesso abbiamo agito senza seguire un obiettivo preciso. Ma adesso sono loro i nostri obiettivi: Darian Sartori, ultimo erede della famiglia Sartori e creatura più forte al mondo. Dall'altra parte, un nuovo arrivato, Mida Faggin. Ha iniziato a frequentare l'Accademia di Padova da poco più di un mese, ma è riuscito a tener testa a due membri del gruppo C, il terzo più forte dei nostri gruppi".

Si sedette ed incrociò le dita davanti al volto, appoggiandosi coi gomiti sul tavolo, poi continuò: "Dobbiamo portare quel ragazzino dalla nostra parte. Se riuscissimo ad addestrarlo, potremmo usarlo per toglierci dalle scarpe qualche sassolino".

Tra gli spettatori, Tien Tsu si alzò in piedi e, tenendo una grossa valigia nella mano destra, si avvicinò ad Ares: "Perfetto. Comunque, promuovo Vladimir ed Ikram nel Gruppo A; più tardi penseremo alla riorganizzazione degli altri gruppi". Appoggiò la valigia sul tavolo e tirò fuori quello che sembrava un pezzo di cadavere congelato. "Questo, signori, è ciò che resta invece del vero uomo più potente al mondo, Andrey Zubinov".

I presenti lo guardarono con espressione sorpresa e aprirono un borbottìo, il quale finì poco dopo. Del cadavere rimaneva qualche pezzo del torace, il braccio destro e la testa, di cui una parte era stata staccata durante lo scontro finale con Paoletti. "Stiamo studiando un modo per riportarlo in vita" riprese Tien Tsu: "Ci vorranno settimane, se non mesi per far sì che ciò accada e inoltre avremo bisogno di organi, sangue e arti compatibili" si avvicinò ad uno degli uomini incappucciati e ne estrasse il cuore: "Questo non va bene" disse con tono deluso e lo buttò per terra, dove il corpo inerme della vittima sarebbe caduto poco dopo.

8 giugno, Padova

Con la scuola finita da poco, Mida si stava godendo il meritato riposo dopo mesi di lavoro. Mentre era sdraiato il letto, con le mani dietro la testa. Mentre guardava verso il soffitto, squillò il telefono. Era Lucia.

"E adesso cosa vuole questa?" borbottò. "Darian mi ha appena chiamato, vuole che andiamo all'Accademia. Alza il culo e parti!" disse la ragazza, ancora prima che Mida potesse pronunciare la parola "pronto". "Simpatica come al solito" rispose il ragazzo: "A che ora dobbiamo essere lì?". "Tra circa 10 minuti, ma tanto a te non serve prendere l'autobus. Puoi letteralmente correre fin lì" disse Lucia. "EHI! Vuoi anche decidere che mutande devo indossare?" domandò Mida con voce spazientita. "No" rispose la ragazza: "Sarebbe imbarazzante. Ma non perché mi vergogno nello scegliere la biancheria di un ragazzo, ma perché sei tu". Il ragazzo ci rimase di sasso e chiuse la telefonata.

Approfittando del Cringe di 1° livello, Mida ci mise pochi secondi ad arrivare davanti all'entrata dell'Accademia. "Guarda un po' chi è arrivata in ritardo" ridacchiò, vedendo Lucia arrivare. La ragazza, innervosita un po' dalla sua presenza e un po' dallo sfottò, lo colpì alla testa. "AHIA! Ma si può sapere che ti ho fatto?!" esclamò il ragazzo, mettendosi le mani sul capo.

Dopo esser entrati nell'Accademia, i due raggiunsero Darian. "Avreste voglia di andare in vacanza?" domandò l'uomo. "Una vacanza?! Non vedo l'ora!" rispose Mida, tutto contento dopo aver sentito la parola "vacanza". Lucia, però, s'insospettì: "Una vacanza? Non c'è nessun trabocchetto?". Darian girò lo sguardo, abbassando le labbra e alzando le spalle: "No...". I due ragazzini continuarono a fissarlo.

"E va bene" sospirò l'uomo: "Diciamo che più che una vacanza è una missione in incognito". "Di che cosa si tratta questa missione?" chiesero Mida e Lucia, incuriositi. "Dovete sorvegliare una persona" rispose Darian, passandogli una foto. Lucia fece una faccia sorpresa: "Ma questo è...". "Vincenzo Romeo." disse l'uomo: "Guardiano del Mezzogiorno. Un uomo dalla forza fisica impressionante. Un tipo come lui potrebbe darmi benissimo del filo da torcere. Parlando della vostra missione, in questo periodo dell'anno si trova nella sua residenza a Reggio Calabria e voglio che investighiate su di lui. Il Guardiano Furlan teme che possa avere rapporti con la Squadra Zubinov. Naturalmente le vostre famiglie saranno avvisate e avrete a disposizione tutti i fondi di cui avrete bisogno".

"E dove dormiamo? Se andassimo nella sede dei Guardiani si insospettirebbe, no?" domandò Mida. "Per una volta dici qualcosa di intelligente" commentò Lucia, ricevendo poi un'occhiata offesa dal ragazzo. "Vi prenoteremo un hotel a cinque stelle. Mi raccomando: qualunque cosa succeda, NON sfidatelo mai in uno scontro fisico. Le probabilità di vittoria sono sotto lo zero" rispose Darian, soffermando lo sguardo su Mida.

"Quando dobbiamo partire?" chiese la ragazza. "Il dieci. Questi sono i biglietti dei treni." l'uomo glieli passò e la ragazza notò che, invece di due, ce n'erano quattro. "Farete uno scalo a Roma, per sicurezza. E perché... non ci sono treni diretti..." disse l'uomo. "Va bene. Adesso possiamo andarcene?" domandò Lucia. L'uomo fece cenno con la testa e la ragazza si alzò. Nel frattempo, Mida era rimasto concentrato nell'osservare i pesci nell'acquario dell'ufficio di Darian. Lucia lo afferrò per il braccio e lo trascinò con sé fuori dalla porta.

10 giugno, stazione di Padova

"Mi spieghi perché devi portarti tutte queste robe?!" esclamò Mida, mentre teneva in mano le borse che Lucia si era presa per il viaggio: "E poi perché le devo portare io?". La ragazza abbassò gli occhiali da sole e, guardandolo con un'aria di superiorità, rispose: "Hai detto varie volte che quello più forte dei due eri tu, non credo che portare qualche borsa in più sia un problema. Dobbiamo sbrigarci, il treno sta per arrivare.

Dopo circa una decina di minuti, i due ragazzi salirono sul treno e scoprirono che era stata prenotata tutta la carrozza. "Devono aver fatto anche questo per sicurezza" pensò a voce alta Lucia: "SUL SERIO TI STAI GIA' METTENDO A DORMIRE???" chiese, guardando Mida, che si era già appisolato. "Senti" rispose il ragazzo, con voce stanca: "Ci attendono 12 estenuanti ore di viaggio. Almeno chiudi quel becco da oca!" si mise una mascherina per dormire, prendendo sonno poco dopo. Lucia, invece, si mise a leggere una rivista e prese sonno anche lei poco dopo.




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Mida e Lucia scopriranno qualcosa in questa missione? Cosa farà Tien Tsu con il corpo di Andrey Zubinov? Mida cederà ai prezzi esorbitanti del bar dei treni delle Ferrovie dello Stato?

Nel prossimo capitolo: "Arrivo in Calabria Saudita"

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