Vecchi e nuovi incontri (Capitolo 13)

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Darian ed il Grande Nano si guardarono negli occhi con un sorrisetto spavaldo. In una frazione di secondo, entrambi scagliarono un pugno che collisero, creando una fortissima onda d'urto. Mida e Lucia si coprirono il volto con le braccia.

Il Grande Nano provò a dare un calcio a Darian, che lo parò. Quest'ultimo provò a colpirlo con un destro, ma l'eremita lo bloccò. Continuarono a scagliarsi colpi senza prevalere sull'altro. "Non sei peggiorato così tanto" commentò Darian. Il Grande Nano raccolse la mazza e si lanciò contro l'uomo. Nessuno dei due riusciva a colpire l'avversario, che bloccava sempre i colpi dell'altro.

Un paio di minuti dopo l'inizio dello scontro, l'eremita scagliò un fendente che aveva chiamato Apri-acque. Darian lo bloccò, parandosi incrociando le braccia. Dietro di lui si aprì nel terreno uno squarcio di un paio di metri, causato dall'attacco. Mida notò che in cielo le nuvole erano scomparse: quella serie di attacchi era riuscito a spostarle.

"Noto che allenare i ragazzini non ti ha arrugginito, sbaglio Darian?" ridacchiò il Grande Nano. "Neanche tu sei peggiorato, andando a caccia di cervi" rispose Darian: "Ok, ammetto che questa mi è uscita male". L'eremita provò ad attaccarlo un'altra volta con la sua mazza, ma Darian lo parò e scagliò un pugno sul suo fianco destro. Il Grande Nano finì contro una roccia e si rialzò subito e, scagliandosi ad una velocità di quasi 8.000 km/h, colpì Darian con la sua arma, facendolo volare per quasi una decina di metri.

Quest'ultimo si rialzò immediatamente. Entrambi si lanciarono uno sguardo di sfida, con un sorrisetto di compiacenza stampato sul volto. "Direi che basta così" affermò il Grande Nano. "Sono d'accordo" rispose Darian, mentre si spolverava la felpa. 

Mida era leggermente confuso da ciò che era appena successo: "Perché hanno smesso di combattere?". "Sei idiota per caso?" fece Lucia con tono da saputella: "Se quei due si scontrassero facendo sul serio, sarebbero in grado di distruggere l'intero pianeta!". "Oh" rispose il ragazzo: "Capisco. Ma c'era bisogno di darmi dell'idiota?". La ragazza rispose: "È quello che sei. Dio mio, mi chiedo come abbia fatto il maestro Darian a prendere sotto la sua ala uno stupido come te" concluse, coprendosi il volto con la mano.

"Questa qui mi sta già antipatica" borbottò Mida. Lucia, sentendolo, gli diede un pugno sulla testa. "EHI!" esclamò il ragazzo: "Si può sapere che ti è saltato in mente?". La ragazza, senza neanche degnarlo di uno sguardo, rispose: "Dovresti avere le palle di dire le cose in faccia alla gente". "Sembra non vadano molto d'accordo..." fece il Grande Nano. "Hai ragione" rispose Darian, ridacchiando: "Ma tanto li costringeremo a lavorare insieme!". "Mi ero dimenticato dei tuoi metodi molto democratici..." rispose l'eremita.

19:15

"Quindi Sartori è lì?" domandò una voce proveniente da una ricetrasmittente, era quella di Ares. "Esatto Sua Eccellenza, ha portato con sé una ragazza. Dev'essere una sua alunna" rispose Kopija, mentre Akinari era andato a lavarsi nel bagno della loro stanza d'hotel. "Cosa dobbiamo fare?" chiese il croato, sperando nell'opzione migliore: la ritirata. Non arrivò nessuna risposta. Kopija sapeva che non era un problema della linea: stava iniziando a sudare freddo e a tremare.

"Li affronterete tutti e quattro" disse con voce decisa dall' altra parte della cornetta Ares: "Tu affronterai Darian e l'eremita, Akinari i due ragazzi". Ciò che Kopija temeva di più, si era avverato. L'uomo, provò a controbattere: "M-Mi perdoni Sua Eccellenza" balbettò: "S-Se posso dirlo, a me sembrerebbe una m-missione suicida...". La risposta del greco non fece tardi ad arrivare: "Caro Kopija, sai bene che ti chiedo questo soltanto perché mi fido delle tue capacità" chiuse momentaneamente il microfono per non far sentire la sua risata e poi continuò: "Sai bene anche che ho fatto molte cose per il tuo paese, nonostante non faccia parte delle mie cariche da Guardiano".

"S-Sì, me lo ricordo Sua Eccellenza. S-Scusi se ho dubitato di lei" rispose Kopija. "Molto bene" disse il greco: "Ah e ricorda che lo facciamo per il Maestro Zubinov. È una fortuna che tu sia un mio sottoposto. Con lui, gli errori si pagavano con la morte!". Kopija rimase in silenzio. Ares augurò una buona missione ad entrambi, chiudendo la telefonata.

Vicino ad Ares, Vladimir aveva ascoltato la conversazione. Lo guardava come un estraneo: "Si sente appagato uccidendo i suoi stessi sottoposti?" pensava: "Devo limitarmi a fare quello che mi ha detto Sua Eccellenza Tien Tsu. Dovrò prendere ordini da questo pervertito ancora per poco...". Con la scusa di andare al bagno, uscì dalla stanza. In realtà, era disgustato da ciò che stava accadendo là dentro: delle ragazzine giovani erano state pagate, alcune invece obbligate sotto minaccia, a intrattenere Ares con uno spogliarello.

Il mattino seguente

Mida era sdraiato a terra e si stava rilassando guardando le nuvole. "Ecco dove ti eri cacciato" disse Lucia avvicinandosi a lui: "Allora, ti sbrighi? Bisogna allenarsi!". Il ragazzo, infastidito dall'atteggiamento prepotente della ragazza, si mise in piedi. "Mettiamo subito le cose in chiaro" disse Lucia, mentre si dirigevano al campo per l'allenamento: "Tu non mi piaci, sei il tipo di persona che odio di più, quello che continua a dire di non essere capace di far qualcosa e poi ci riesce benissimo, prendendosi i complimenti da tutti."

Mida, ancora mezzo addormentato, inclinò la testa di lato e fece una faccia smarrita, non capendo a cosa si riferisse la ragazza. I due arrivarono al punto d'incontro. C'erano Darian ed il Grande Nano ad aspettarli: "Vi stavamo aspettando" disse l'eremita, coprendosi il braccio sinistro con la manica del suo saio. Darian si mise dietro ai due ragazzi, ridacchiando. D'un tratto, diede un colpo secco sulla nuca a Lucia, che cadde a terra priva di sensi. L'eremita, invece, colpì con un diretto lo stomaco di Mida.

Il corpo di Darian cambiò volto, trasformandosi in quello di Kopija: "Fuori uno" disse: "Adesso devi fare fuori l'altro, Akinari!". Il Grande Nano, infatti, si rivelò essere Rimuru, che si era ricoperto con uno dei suoi slime. Kopija corse diretto verso Darian e l'eremita, per impedire che intralciassero il ragazzo.

"Dove pensi di andare, maledetto?" disse Mida, che lo inseguì. Qualcosa gli bloccò le gambe, facendolo cadere a terra: "Che diamine? Ma ci fa un'auto qui?!" esclamò il ragazzo. "Controllando l'immaginazione si può fare di tutto" rispose Kamato, creandosi un'armatura grazie ai suoi slime.

"Capisco" borbottò Mida, togliendosi l'auto di dosso e scagliandola contro il Akinari. Quest'ultimo la schivò e bloccò Mida, che aveva provato a colpirlo allo stomaco. Il nipponico lo colpì violentemente al volto, lo afferrò per il braccio sinistro e continuò a prenderlo a pugni. Dopo un po', lo alzò e iniziò a sbatterlo a terra a destra e sinistra, ripetutamente.

Mentre cercava di alzare Mida da terra per un'ultima volta, sentì che il suo braccio non riusciva più a muoversi: il ragazzo era in piedi ed era stato lui a bloccarlo. "Mi aspettavo di più" disse annoiato Mida, colpendo con la mano bionica il volto di Akinari, rompendogli il naso.

Quest'ultimo, si mise la mano sul naso, colante di sangue. Mida iniziò a prenderlo a pugni, recando gravi danni al nemico, la cui armatura sembrava non essere molto efficiente. Akinari, stufo dei colpi ricevuti, prese Mida per la testa e trasformò il suo braccio destro in un cannone e sparò vari colpi contro il ragazzo.


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Mida sarà sopravvissuto all'attacco di Akinari?

Darian ed il Grande Nano si accorgeranno di Kopija?

Nel prossimo capitolo: "Kopija e incolla"

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