La riunione (Capitolo 3)

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Mentre Mida era andato insieme a Mark per conoscere meglio la struttura, Darian era in procinto di entrare nell'Ufficio dei Guardiani, ove quel giorno doveva esservi una riunione importante.

Dopo esser entrato ed aver chiuso la porta, davanti a lui erano presenti 7 uomini, con un'aria seria, che sembrava lo stessero aspettando pazientemente, seduti davanti ad un tavolo. "Oh, vedo che siete già qui. Cosa sono quei musi lunghi? Vi è morto il gatto?" disse scherzosamente Darian, che sembrava essere uno dei più giovani lì presenti. 

"Non credo questo sia il momento di scherzare, Darian, avrai comunque il privilegio di poter partecipare alle nostre riunioni grazie alla tua forza e al tuo stato, ma ti ricordo che ti stai rivolgendo ai tuoi superiori, quindi come minimo sarebbe gradito un po' di rispetto" disse uno dei sette, egli era Dario Poretti, 47 anni, Guardiano del Centro-Nord, le zone comprese tra la Lombardia e l'Emilia-Romagna erano amministrate da lui.

 "Lascia stare, tanto non cambierà mai quel ragazzino" disse con tono stanco Guido Baglio, 59 anni, Guardiano delle Isole; amministrava i territori della Sicilia, Sardegna ed una parte dell'Arcipelago Campano. "Bene, credo potremmo iniziare a parlare dell'ordine del giorno" interruppe Paolo Furlan, 43 anni, Guardiano del Nord-Est, aveva sotto amministrazione le zone comprese tra Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto ed era pure Vice-Guardiano d'Italia, dato che quello in carica si era dovuto assentare per dei misteriosi problemi di salute. "Alcuni uomini del Guardiano Poretti hanno notato delle attività sospette nel ferrarese, alcuni dei qui presenti credono si tratti di alcuni affiliati alla squadra Zubinov" continuò.

"La squadra Zubinov?!" pensò Darian. Improvvisamente i suoi occhi si spalancarono, l'aria burlona avuta fino a poco fa era sparita e lasciava spazio a qualcosa simile ad un misto fra terrore e stupore.

"Per chi non lo sapesse, la squadra Zubinov prende nome dal suo creatore, Andrey Zubinov, il quale, dopo aver servito il governo sovietico sin dal 1979, sino alla sua dissoluzione. Fondò, tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000 la sua squadra, la quale si pone l'obiettivo di eliminare i Guardiani a loro non comodi e prendere il potere, rovesciando i governi e trasformandone i cittadini in schiavi". Nel frattempo, Darian continuava a provare questa sensazione di malinconia e terrore, dentro la sua testa continuavano a riecheggiare come delle urla: "Mamma!", "Darian, scappa!".

"Nel 2002, la squadra Zubinov aveva raggiunto il culmine della sua potenza, avendo preso dalla propria parte vari Guardiani che amministravano varie zone dell'Asia e dell'Africa, ricordiamo ad esempio Tien Tsu, Guardiano di Pechino e Mohamed Khali, Guardiano di Teheran, il quale aiutò anche il suo paese durante la Guerra del Golfo". Darian sembrava come assente: se ne stava lì seduto, con le mani davanti al volto ed uno sguardo perso, aveva anche iniziato a sudare freddo ed il suo battito continuava ad aumentare.

"Fortunatamente, però, nel 2004, l'allora Guardiano del Centro-Lazio (territori del Lazio, Abruzzo e Molise) e attualmente Guardiano d'Italia a vita, Cesare Paoletti, dopo tre giorni e tre notti di battaglia con Zubinov, riuscì a sconfiggerlo ed i suoi discepoli vennero privati di ogni potere e rinchiusi in un carcere di massima sicurezza in Antartide" continuò: "Negli ultimi mesi però, sono state registrate delle anomalie: ultimamente molti alunni delle nostre Accademie hanno abbandonato di loro spontanea iniziativa. Fino a qui, nessun problema, ma abbiamo notato insieme ai Guardiani Poretti e Rossi (Carlo Rossi, 35 anni, Guardiano del Nord-Ovest, amministrava i territori compresi tra il Piemonte, la Liguria e la Valle d'Aosta. Era un uomo molto calmo e silenzioso, dall'inizio della riunione non aveva mai aperto bocca) il fatto che coloro che abbandonano le nostre accademie hanno due cose in comune: la prima, è il fatto che indossino tutti gli stessi abiti, ovvero un camice scuro con una spilla sul petto, vicino al colletto e sembra che abbia la forma di una Z. L'altra cosa che abbiamo notato, è che tutti, prima di entrare nelle nostre Accademie hanno provato almeno una volta a suicidarsi!".

In quel preciso istante, senza alcun motivo, nella mente di Darian rifiorì il momento in cui incontrò Mida: "E se magari il ragazzo avesse qualcosa a che fare con questa storia?" durante il discorso, Darian sembrava davvero agitato, come un cerbiatto che deve cercare di scappare dal lupo affamato che lo sta inseguendo. "Per evitare che altri studenti abbandonino le nostre Accademie, dovremo sostituire i nostri maestri dilettanti, con quelli esperti, nel caso dell'Accademia di Padova, l'unico maestro con più esperienza e conoscenze siete tu e Mark, Darian" "Capisco" rispose seriamente, non era affatto da lui, infatti alcuni dei Guardiani lì presenti si stupirono. "Darian, abbiamo scelto te perché sappiamo che la squadra Zubinov è un'argomento molto importante per te e siamo a conoscenza che, nei tuoi primi anni d'Accademia, hai fatto tutto il possibile per accertarti del fatto che non esistesse più" Baglio si mise alla sua sinistra e gli mise una mano sulla spalla, sussurrandogli tali parole: "Darian, so che è dura, ma devi farcela. Fallo per tua madre" e uscì dalla stanza.

Quando ormai erano tutti usciti dalla stanza, Furlan trattenne Darian per un paio di minuti: "Hai portato un novellino prima, vero?" "Sì, ma tranquillo, di lui ci si può fidare" "Bene, sappi che l'ho affidato a te non per caso" "Che intendi dire?" chiese perplesso Darian: "Lui, sarà colui che distruggerà Zubinov, prima che vi trovaste davanti alla statua del Petrarca, l'ho spiato-" "Ohi ohi, ma quando fai 'ste cose non senti un po' di freddo ai polsi?" lo interruppe Darian col suo fare spiritoso che gli era tornato. Furlan, notando ciò, fece finta di nulla: "E' riuscito ad imitare il tuo Colpo dei 100 tori imbufaliti senza nessun allenamento né fisico, né di Controllo Emotivo" Darian sorpreso rispose "A-aspetta, cosa?! Sicuro che non fosse solo un miraggio? Andiamo vecchio, l'età ti sta facendo brutti scherzi eheheh" ma dentro di sé pensava "Come diamine è possibile che sia riuscito ad usarlo senza nemmeno una lezione? Io c'ho messo tre anni facendo il doppio degli allenamenti che farà lui" Furlan uscì dalla porta, poco prima di andarsene, però, disse con tono da rimprovero a Darian "Vedi di non fare casini" "No problem" gli rispose.

"Quindi... sa già come sbloccare il Colpo dei 100 tori? Eheheh allora vuol dire che passeremo subito alla parte difficile del tuo allenamento ragazzo" disse tra sé e sé, provando anche ad imitare una risata maligna, che sembrava più uno di quei giocattoli per cani a forma di pollo, mentre viene preso a pugni.

Mentre Darian continuava a ridere, l'uomo da un metro e settanta citato nel capitolo precedente, bussò alla porta: "Maestro Darian, Mida ha finito il giro d'ispezione e dobbiamo pulire la stanza" "Ah... giusto, adesso me ne vado".

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