2 Guardiani 1 ora (Capitolo 38)

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Non molto lontano dallo scontro tra i due Guardiani

"TI HO DETTO DI LASCIARMI!" continuava a lamentarsi Lucia, presa sottobraccio da Mida qualche momento prima. "*Anf anf* Qui dovremmo essere abbastanza lontani" ansimò il ragazzo, mollandola a terra e appoggiandosi sulle proprie ginocchia. Lucia, con sguardo serio ed arrabbiato, gli diede uno schiaffo. "Ehi! Si può sapere che ti prende stasera? Ogni scusa è buona per colpirmi!" esclamò Mida, mettendo la mano dove era appena stato colpito.

"Te l'ho detto che non volevo essere trasportata in quel modo!" rispose Lucia innervosita, dandogli poi un altro schiaffo: "Questo è per non avermi ascoltata prima. Davvero non riesco a capire come Darian possa affidarsi ad uno come te: anche in uno scontro in cui rischi la vita ti metti a giocare! Sei peggio di un bambino!". Mida strinse i pugni: "Te l'ho detto, non stavo giocando! E poi, se non ti va bene come combatto, allora mettilo KO tu se ci riesci!". "Non m'interessa" rispose la ragazza: "Ascolta bene, perché lo dirò solo una volta. Essendo che sia Vincenzo Romeo che Guido sono due Guardiani, possono lottare per un tempo massimo di un'ora, non oltre".

"Sì sì" disse Mida con tono menefreghista e dandole le spalle: "Vado a dormire. Svegliami qualche minuto prima che scada l'ora". Detto questo, si sdraiò su una panchina, chiuse gli occhi e iniziò a russare. "Tsk! Ma chi ti credi di essere?" disse Lucia, mettendosi dopo la mano sulla fronte, mentre le tornavano alla mente ricordi spiacevoli.

A qualche decina di metri da loro

"*Anf anf* A quanto pare so ancora tenerti testa ahahah!" rise Guido Baglio. La sua camicia era lacerata ed era macchiata di sangue come il martello, che teneva sulla spalla destra. Dall'altra parte, Vincenzo Romeo, rimasto a petto nudo con varie ferite sanguinanti ed il fiatone, osservava l'avversario.

I due si lanciarono di nuovo verso l'altro. Il Falco Nero del calabrese collise contro il Cariddi del siciliano. Nessuno dei due riusciva a prevalere sul proprio avversario. Il loro scontro aveva fatto tramare leggermente la terra sotto ai loro piedi, facendo crepare l'asfalto della strada.

Dopo un grosso sforzo, Guido Baglio riuscì ad avere la meglio su Vincenzo Romeo e lo colpì al fianco con il Cariddi. Il Guardiano del Mezzogiorno afferrò la testa del martello, bloccandone i movimenti, ma l'altro lo colpì con un sinistro in volto.

I due continuarono a scambiarsi colpi che collidevano l'uno contro l'altro. Vincenzo Romeo non si aspettava che il Cariddi riuscisse a resistere alla forza dei suoi colpi. Dall'altra parte. Baglio iniziava ad essere affaticato per via dello scontro: "Merda! Spero di poter resistere per un'altra mezz'ora!" pensò, mentre parava i colpi del calabrese, che sembravano essere sempre più veloci e decisi.

Un gancio destro colpì il viso di Baglio, che continuava a resistere. Un sinistro lo colpì al fianco, una ginocchiata allo stomaco, una gomitata sul naso. Lui, però, continuava a stare in piedi e resisteva; non tanto per far passare il tempo sufficiente, ma per un senso d'orgoglio personale. Che figura avrebbe fatto se avesse perso contro uno più "piccolo" di lui? Ma soprattutto, sarebbe più riuscito a guardare Lucia negli occhi dopo una simile figuraccia?

Notando un varco nella difesa di Vincenzo Romeo, più precisamente sul fianco sinistro, il Guardiano delle Due Isole diede un colpo secco con il dorso della mano. L'altro incassò il colpo e rimase col fianco bloccato per alcuni secondi, prima di venir colpito da un calcio al volto, che lo scaraventò a qualche metro da lì.

"La prego Guardiano Romeo, ci aiuti!" gridò una donna in lacrime, tirandogli il braccio: "Uscire dalla città è impossibile! Ci sono degli uomini che ci sparano a vista! La prego, faccia qualcosa!". L'uomo, senza proferire parola, si rimise in piedi. Con la mano sinistra, sollevò la donna afferrandola per il collo e la sbatté addosso ad un muro. Con la mano destra, invece, la colpì con un pugno secco sul volto.

Il sangue schizzò dappertutto. Anche il volto del Guardiano si macchiò di sangue innocente. "Non hai visto che sono occupato, stupida donna?" disse, facendo scivolare il cadavere a terra, che lasciò sul muro una grossa striscia di sangue.

"Bastardo! Come puoi trattare così la gente che da anni crede in te e nella tua autorità?" domandò Baglio furioso, mentre una vena s'ingrossava sulla sua fronte. La risposta dell'altro fu fredda e diretta: "Non m'interessa niente delle vite di questi ratti. Voglio solo che paghino per come mi hanno trattato dopo la morte di mio padre". "Tsk! Tuo padre era un mafioso di merda come gli altri! Se ognuno di noi dovesse vendicarsi per queste cazzate, allora ci ammazzeremmo a vicenda ogni singolo istante!" rispose il Guardiano delle Due Isole, stringendo tra le mani il Cariddi.

"Non osare gettare merda sul nome di mio padre!" esclamò Vincenzo Romeo furioso. I capillari sui suoi occhi s'ingrossarono, come i suoi muscoli. La sua pelle assunse un colore leggermente rossastro. Il Guardiano si scagliò verso il suo avversario, che venne assalito da varie decine di colpi con una forza impensabile.

Vincenzo Romeo attaccava senza sosta Guido Baglio, che prendeva colpi senza rispondere o difendersi. Ormai la sua controparte del Mezzogiorno aveva annichilito la parità delle loro forze. Vincenzo Romeo, dopo aver fatto volar via il Cariddi dalle mani di Baglio, lo colpì con un montante alla bocca dello stomaco, facendolo crollare a terra.


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Guido Baglio è stato messo alle strette; alla fine riuscirà a resistere il tempo necessario affinché Mida recuperi le forze?

Perché Lucia ha reagito in quel modo per via del gesto del ragazzo?

Nel prossimo capitolo: "Ultimo round?!"

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